La nuova edizione della guida del Gambero Rosso Pane e panettieri d’Italia 2024 porta buone notizie per la Puglia. Confermati tutti i “Tre Pani” – il massimo riconoscimento conferito dalla guida – nella regione: dal più recente Spacciagrani – Forno indipendente di Conversano, in provincia di Bari, alle star del pane pugliese Giuseppe Concordia di Panificio Adriatico (Bari), Marco Lattanzi di Panificio Il Toscano (Corato, Ba) e Luca Lacalamita di Lula (Trani, Bt). La Puglia documentata in guida vanta 36 panifici: ecco una piccola mappa per scoprirli tutti.
Foggia
Nonostante la storica tradizione legata all’arte bianca, la provincia di Foggia è presente in guida con sole sei insegne, di cui due a San Marco in Lamis, comune famoso per l’alto numero di forni in città dedicati al pane. A conseguire il riconoscimento “Un Pane” sono stati il Panificio casereccio Fania e Cocca ad Apricena, e il Panificio Artigianale Cellamaro a Cerignola. I “Due Pani” sono stati assegnati al Panificio Frasca Rocco di Foggia, Antica Panetteria Fulgaro dal 1890 e Forno Sammarco, a San Marco in Lamis, e Pastamadre a San Severo.
Bat
Due sole insegne nella Bat, ma di rilievo. Il Panificio iDicataldo, sito in via Giacomo Leopardi 45, a Barletta, conquista il riconoscimento “Due Pani”. I fratelli Di Cataldo si dedicano al pane da diversi decenni e in questo punto vendita e bistrot dall’aspetto moderno è possibile anche fare colazione, merenda e acquistare dal banco salumeria che mostra attenzione nella selezione prodotti. Confermati i “Tre pani” per Lula Pane e dessert, a Trani.
Bari
Nella provincia di Bari si concentra il più alto numero di “Tre pani” della regione. Si inizia da Giuseppe Concordia e il suo storico Panificio Adriatico in via Nicola De Giosa 113, a Bari. Si continua con Marco Lattanzi del Panificio Il Toscano, a Corato, per poi spostarsi a Conversano, verso l’insegna più recente. Si tratta di Spacciagrani – Forno indipendente di Francesco Colella, panificatore “di ritorno” al Sud, che in poco tempo ha saputo intercettare l’attenzione del pubblico con una panificazione che ha sedotto anche Antonello Magistà, patron del ristorante stellato Pashà.
La Nuova Tradizione di Terlizzi è l’unica insegna ad aver conquistato “Un Pane”. La città del pane per eccellenza nel barese, cioè Altamura, vanta due nomi in guida con “Due Pani”: l’Antico Forno Santa Chiara in via Martucci 10, e lo storico Panificio Di Gesù, in via Pimentel, 17. A inizio marzo 2023 i Di Gesù hanno inaugurato un nuovo bistrot in via Bari 14, e aperto dalle 8.00 alle 23.00, in cui è possibile assaggiare tutte le specialità in carta, consumandole sul posto. Due insegne con “Due Pani” anche a Gravina di Puglia: Forno 77 e Secolare Forno San Nicola.
Brindisi
Tre insegne in provincia di Brindisi. Ricevono “Un Pane” il Dolce Forno del Tommaso, a Torre Santa Susanna, in cui spicca una importante produzione di pasticceria; e Il forno di Erasmo a Mesagne, trasformatosi in poco tempo da impresa familiare a punto di riferimento per la città. “Due Pani” al Forno San Lorenzo Ceglie Messapica, creatura dei fratelli Antonio e Tommaso Chirico, cultori del lievito madre.
Taranto
Tre insegne da “Un Pane” per la provincia di Taranto. Si inizia da Laterza, con il panificio Laerte, per poi passare all’Antico Panificio San Martino, a Martina Franca, e a il Panificio Antonacci di Mottola. A Grottaglie svetta la Pregiata Forneria Lenti, dove Emanuele e Antonella con le loro tre figlie hanno conquistato i “Due Pani”.
Lecce
Molta più fitta di tappe la provincia di Lecce. Iniziamo dal capoluogo, dove sono segnalate Si.Se Schipa (“Un Pane”) e Boulangerie (“Due Pani”). L’unico altro “Un Pane” in zona è il Panificio F.lli Cutro, a Vernole. Spostandoci a Squinzano, si trova il “Due Pani” Antico Forno Turco Squinzano, seguito da Antica Panetteria Scordella di Taurisano. “Due Pani” anche per Panificio Vergine di Nardò, Panificio Caroppo di Minervino di Lecce, Fior di Pane di Melpignano, Panificio Verri di Caprarica di Lecce, Panificio biscottificio Rosetta di Carmiano, Panificio Antichi Sapori di Trepuzzi. Due nomi da “Due Pani” a Galatina: il Panificio Notaro e Settecroste.
Foto Credit: Bruno Thethe