Capperi, una pianta bella e buona da mangiare tipica del Salento

Le piante di capperi sono molto diffuse in Puglia, soprattutto nel Salento, infatti, è facile notarle lungo i cigli delle strade, nelle campagne e all’angolo delle abitazioni. I capperi sono tipici del paesaggio del Salento e della tradizione contadina. Durante tutto il Novecento, la mattina presto, intere famiglie si riversavano nelle campagne per raccogliere i capperi, uno ad uno, dalle piante cespugliose e basse. Negli anni Settanta, Racale era tra i paesi leader nella produzione del cappero.

La pianta di cappero (Capparis spinosa) è una specie affascinante e versatile, originaria delle regioni mediterranee. Questa pianta è conosciuta principalmente per i suoi boccioli fiorali non ancora aperti, noti come capperi e per i suoi frutti, detti cucunci. I fiori di capperi sono molto appariscenti, con petali bianchi o rosati e lunghi stami viola che aggiungono un tocco di eleganza ai giardini mediterranei. Tuttavia, non sono solo belli da vedere, ma anche estremamente utili in cucina. I capperi vengono raccolti e conservati sotto sale o in aceto, e sono molto apprezzati per il loro sapore pungente e caratteristico che arricchisce molti piatti della cucina mediterranea, come insalate, salse e piatti a base di pesce.

Coltivare i capperi richiede alcune attenzioni specifiche. La pianta di cappero predilige terreni aridi e ben drenati e un clima caldo e soleggiato. È una pianta perenne che può resistere a condizioni difficili, come la siccità e i terreni poveri. La propagazione può avvenire per seme o talea, ma è bene sapere che la germinazione dei semi può essere lenta e irregolare. Una volta stabilita, la pianta richiede poche cure, rendendola ideale per i giardini a bassa manutenzione.

I capperi non sono solo deliziosi, ma vantano anche numerose proprietà benefiche. Sono ricchi di antiossidanti, vitamine (soprattutto vitamina K e vitamina E), e minerali come ferro e rame. Questi nutrienti contribuiscono a combattere i radicali liberi, migliorare la salute della pelle e supportare il sistema immunitario. Inoltre, i capperi contengono composti bioattivi che possono avere effetti anti-infiammatori e benefici per la digestione.

Il frutto del cappero, il cucuncio, è meno conosciuto ma ugualmente interessante. I cucunci sono di forma allungata e si sviluppano dopo la fioritura della pianta. Possono essere consumati freschi o conservati come i capperi, e offrono un sapore unico e leggermente piccante che può arricchire antipasti e insalate. In sintesi, la pianta di cappero non solo abbellisce i giardini mediterranei con i suoi splendidi fiori, ma fornisce anche ingredienti preziosi per la cucina e benefici per la salute. Coltivare capperi è un’attività gratificante che richiede poche cure, e sia i capperi che i cucunci possono diventare protagonisti di molte ricette gustose e salutari.

 

Produzione e futuro dei capperi

Oggi, purtroppo, sono sempre meno i contadini che coltivano i capperi, la loro produzione prevede che vengono lavati, depicciolati e maturati sotto sale per 3-4 mesi. Vengono poi asciugati dell’acqua in eccesso e miscelati con sale marino secco, quindi invasati al naturale. La lavorazione del cappero può rappresentare una fonte di guadagno e lavoro per una parte del territorio.

Utilizzo versatile dei capperi

Il cappero è un frutto profumato e unico. Può essere abbinato a insalate verdi o di patate, pesce, carne stufata con vino bianco, pasta alla pizzaiola. Noi li usiamo per preparare le “pittule” (bocconcini di pasta di pane fritti) con pomodori, capperi e acciughe. Inoltre, i capperi del Salento sono molto apprezzati sul mercato. Il prezzo dei capperi varia a seconda della qualità e del processo di lavorazione, con i capperi sotto sale che rappresentano una delle varianti più richieste.

Foto credit: Erika Musardo

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