Chiacóne, il fico secco mandorlato tipico dolce delle feste

Tra i dolci tipici della tradizione pugliese “povera” di un tempo troviamo il Chiacóne: il fico secco mandorlato, gustato da grandi e piccini soprattutto nel periodo autunnale e natalizio. Una vera carica di energia che definire dolce povero è davvero riduttivo, i fichi secchi mandorlati, soprattutto un tempo quando non c’era la scelta di prodotti di oggi, erano uno dei dolci più amati. Nella loro semplicità e bontà, rappresentano una leccornia che ci fa pregustare il periodo delle feste, ma allo stesso tempo racchiude un vero tesoro dal punto di vista nutrizionale, dal gusto speziato e dolce.

Oggi, purtroppo, sono pochissimi quelli che nelle loro case dedicano il loro tempo alla preparazione di questo dolce della tradizione pugliese dalle origini antiche. La preparazione avviene quindi principalmente nelle pasticcerie e, più in generale, nei laboratori artigiani specializzati. Un gusto speciale che racchiude in sé il caldo sole dell’estate, col quale i fichi hanno raggiunto la loro maturazione. Il sole è fondamentale anche per la loro preparazione, i fichi devono essere prima di tutto seccati al sole, c’è l’alternativa che prevede di raggiungere il medesimo risultato nel forno.

Senza dubbio il primo procedimento sarà quello da preferire, prima di tutto  perché rappresenta la vera tecnica tradizionale per poter ottenere i veri chiacóni di una volta, sarà necessario scegliere frutti maturi ed esporli al sole interi su assi di legno per alcuni giorni. Il procedimento è piuttosto semplice e gli ingredienti della ricetta tradizionale sono mandorle lessate e pelate, scorza di limone preferibilmente bio, cannella in polvere, foglie di alloro che serviranno a disporli dopo la cottura ai fini della conservazione. Dopo averli seccati al caldo sole pugliese, ai fichi viene tolto il picciolo, quindi si tagliano dalla parte del picciolo avendo cura di lasciarli attaccati dalla parte opposta. I fichi aperti in questo modo si dividono come numero, quindi se abbiamo venti frutti in totale, dieci li andremo a farcire e gli altri dieci serviranno da “copertura” dei fichi farciti. Prendiamo i primi dieci: su ogni metà del frutto si mette cannella in polvere e scorza di limone e successivamente una mandorla intera lessata e pelata. A questo punto passiamo a coprire i fichi farciti premendo sul contorno in modo che aderiscano bene, si passa quindi alla cottura in forno.

Una volta pronti e fatti raffreddare, disporremo i fichi a strati in un ampio vaso di vetro, che andrà poi richiuso, interponendo qualche foglia di alloro, che saprà donare quel sentore di un tempo. I fichi secchi mandorlati si conservano bene per 5-6 mesi, avremo così a disposizione per l’inverno la dolcezza ed il gusto intenso dell’estate. Oggi la ricetta è stata rivisitata e i chiacóni sono farciti anche col cioccolato o altri ingredienti in aggiunta ai tradizionali. Da alcuni anni, i chiacóni diventano a loro volta la farcitura di panettoni super golosi. Il classico dolce natalizio per eccellenza incontra quindi una delle tradizioni più antiche, in un matrimonio di sapori tra l’antico ed il moderno.

Foto Credit: Anna Rao

 

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