Uno tra i legumi quasi dimenticati è Il lupino bianco, un tempo certamente molto più apprezzato nella nostra regione e spesso presente sulle tavole, anche perchè da sempre note le sue ricche proprietà nutrizionali.
Il suo nome scientifico è Lupinus albus, pianta annuale che presenta una radice robusta ed un fusto eretto che raggiunge un’altezza di 30-40 cm. Il lupino bianco è una pianta che fa parte della famiglia delle Fabacee, diffusa principalmente nella parte orientale del bacino del Mediterraneo. Fanno parte della famiglia delle Fabacee anche altri legumi come lenticchie, fagioli, fave e piselli.
Negli ultimi tempi si sta tornando a rivalutare questo alimento così prezioso e dalle mille virtù. La semina avviene in autunno, nei mesi di ottobre-novembre, la maturazione invece è in piena estate, tra giugno e luglio.
In Italia, sin dai tempi degli antichi romani, vengono coltivate diverse specie di lupini, non tutte però sono commestibili.
In generale nel continente europeo le varietà commestibili più diffuse sono: la Lupinus Albus (lupino bianco, la più diffusa nel nostro paese), Lupinus Luteus (lupino giallo) e Lupinus Angustifolius (lupino blu), che si distingue per le caratteristiche infiorescenze colorate.
Il lupino ha un alto contenuto di azoto che la pianta rilascia lentamente nel terreno che occupa, da questo ne deriva un altro utilizzo importante, quello di contribuire a migliorare la fertilità dei terreni. Utilissimo ad esempio per fertilizzare i terreni destinati agli agrumi.
I lupini, purtroppo, sono molto sottovalutati, nonostante le proprietà, il limitato apporto calorico e la versatilità, si prestano infatti ad essere utilizzati in numerose ricette.
Sono privi di glutine, ricchi di fibre, possono costituire un nutriente piatto unico oppure essere abbinati a delle verdure.
Forse non tutti sanno che dai lupini è possibile ottenere una farina che potrà essere la base per pasta fresca o gustose preparazioni da forno. Immaginate che 100 gr. di lupini contengono solo 119 calorie.
I lupini sono particolarmente consigliati sia nell’alimentazione dei celiaci, in quella dei vegetariani o vegani e ovviamente nelle diete ipocaloriche.
Fanno bene al cuore, aiutano a controllare il colesterolo cattivo, hanno inoltre la capacità di normalizzare la pressione arteriosa e rafforzare il sistema immunitario.
Talmente ricchi di proteine da essere soprannominati la carne dei vegetariani, la parte commestibile dei lupini è quella interna del seme, più bianca, la parte esterna gialla non è digeribile.
Per consumarli devono essere lavati, bolliti e salati.
È necessario specificare che i lupini contengono alcuni alcaloidi e per questo motivo occorre “deamarizzare” il prodotto prima del consumo, ma una volta pronti come possiamo gustarli al meglio?
Tante le possibilità, ad esempio potremmo aggiungerli ad una salutare insalata di arance e finocchio, oppure preparare l’hummus di lupini invece del solito di ceci. Ottima idea è anche quella che prevede di utilizzarli per gli hamburger: basterà preparare un composto con il mixer ad immersione unendo lupini, patate lesse ed un pochino di cipolla. Comporre quindi gli hamburger e passarli nel pangrattato, quindi cuocerli in forno o in padella.
I lupini meritano davvero di essere riscoperti!
Foto Credit: Vito Silvestri