Valentina Avantaggiato, classe ’84, è la sindaca di Melpignano dal 2020, comune conosciuto per “La Notte della Taranta”. Durante il suo mandato ha posto la cultura e i temi sociali al centro della sua agenda politica. Gli studi l’hanno portata a Bologna, dove ha conseguito la laurea specialistica in Relazioni Internazionali, ma nel 2014 il richiamo alle sue origini pugliesi si è fatto sentire sempre più forte a tal punto da spingerla a ritornare a casa con un progetto politico dedicato proprio alla sua Melpignano.
Come mai ha deciso di scendere in campo?
Era un desiderio che avevo da tempo quello di tornare nella mia terra e nel 2014 ho lasciato Bologna dove mi ero trasferita per studiare. Nel 2015 mi chiesero di candidarmi e per cinque anni ho fatto la vicesindaca e nel 2020 ho deciso con un gruppo di giovani e di vecchie leve della politica di metterci in gioco e con le elezioni di settembre sono diventata la sindaca della mia Melpignano. Ho sempre fatto politica e posso dire di essere cresciuta alle feste dell’Unità, questo è un territorio stimolante soprattutto per le tante cose che ci sono da realizzare a livello culturale.
Quali sono le opportunità che un comune come Melpignano può offrire?
Negli ultimi anni si assiste a un ritorno rispetto allo spopolamento iniziale, la pandemia ha rimesso al centro l’uomo, riuscendo a definire nuove esigenze, rivalutando luoghi un tempo definiti “marginali”. Qui il costo della vita è indubbiamente inferiore, ci sono una serie di opportunità da costruire, ci vuole inventiva e non aspettare che le cose cadano dall’alto. Sicuramente i trasporti non sono efficienti e in alcune zone la linea wifi non assicura la connessione, ma il nostro lavoro ha l’obiettivo di ridurre i divari rispetto ai centri più evoluti e di migliorare le condizioni di vita di chi vive qui.
Il 26 agosto ci sarà la 26esima edizione della notte della Taranta che negli anni è riuscita a diventare un evento mediatico di grande rilevanza. Cosa aspettarsi per questo nuovo anno?
Fiorella Mannoia sarà la maestra concertatrice di quest’anno che darà voce alle donne e ai loro racconti, dalle nostre tradizioni, alle lotte contadine. Le percussioni avranno un ampio spazio e la Mannoia sarà affiancata dal marito, Carlo Di Francesco.
Melpignano non è solo la notte della Taranta. Cosa c’è di bello che risulta ancora poco conosciuto?
La stessa notte della Taranta parte dalla ricchezza del territorio salentino e nasce dalla sfida di voler dialogare con il mondo, tramite una cultura che si pensava erroneamente minore e la voglia di riscatto. Nel Salento il turismo si concentra sulla notte della Taranta ma ci sono paesini che meritano il viaggio. Gran parte dei nostri edifici storici sono stati acquisiti a patrimonio pubblico e sono stati ristrutturati, come Palazzo Marchesale che è diventato un contenitore di cultura e un centro archivio musicale. Grazie al finanziamento Borghi linea B abbiamo ottenuto l’approvazione di un Master in Gastronomia sostenibile e politiche pubbliche del cibo, in collaborazione L’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Università del Salento, che partirà a novembre. Ci sarà un nuovo approccio verso il cibo, che verrà considerato come veicolo di lettura di un territorio. Puntiamo a investire nel turismo, attraverso l’attenzione e l’accoglienza.
Quali sono i suoi obiettivi e quelli della sua squadra politica?
Noi proviamo a costruire una visione a 30 anni del nostro paese con una prospettiva strategica e quotidiana che ci pone davanti a sfide costanti. Un amministratore deve dare risposte ai problemi osservandoli in prospettiva. Il rincaro del gas, la crisi del welfare con gli asili nido che mancano, una nuova formazione, sostenendo le colonie estive, abbiamo chiuso uno studio di fattibilità sulla povertà energetica per farci produttori di energia pulita.
La nuova generazione politica cosa ha rispetto ai protagonisti della scena politica passata?
Non ci siamo trovati, ma abbiamo condiviso un orizzonte politico.
Sta pensando al suo futuro quando il mandato di sindaca sarà concluso?
In questa fase non ci penso, voglio fare le cose buone per Melpignano. Faccio parte della segreteria regionale del Partito Democratico e condivido la linea portata avanti dalla segretaria, Elly Schlein, puntando verso battaglie urgenti in questo momento storico, come il salario minimo garantito e la sanità pubblica d’eccellenza per tutti.
La presenza sempre più numerosa delle donne in politica come la vede?
Credo nel valore delle donne che se messe nelle stesse condizioni di partenza rispetto agli uomini possono fare grandi cose. Dare a tutte le persone le stesse possibilità, questo l’obiettivo da porsi. Essere genitori non deve essere un condizionamento. Se la donna, ad esempio, è costretta a restare a casa dopo il parto, non per una sua scelta, non è giusto.