Donna Francesca, una “Sartoria Agricola” che parte da Mariotto

Si parla, ancora una volta, di una Azienda “al femminile” mirata a soddisfare non solo i bisogni ma anche  i desideri della clientela. L’azienda  agroalimentare Donna Francesca nasce nel 2013 con l’obiettivo di dare valore aggiunto a cibi di qualità italiani e offrire, al mercato in continua evoluzione, prodotti rari nuovi e cuciti addosso alle esigenze della clientela.

Ad affiancare Francesca, nel percorso professionale e in quello di vita c’è Piero Palmieri. Insieme hanno intuito e sviluppato la mission odierna, con una prospettiva orientata al lungo termine. É una perfetta equazione che vede impegnati i due imprenditori sia sul piano della lavorazione che su quello del rapporto con la clientela e della comunicazione.

La filiera corta e la lavorazione all’interno dell’azienda permettono ai consumatori di acquisire informazioni, instaurare un rapporto di fiducia ed in primis poter contare su frutti della terra dalle caratteristiche eccellenti come: mandorle, olive, ciliegie, fichi e pomodori. Questi sono i più “espressivi” prodotti coltivati e trasformati nei vari comparti .

Il comparto primario, nel quale l’azienda affonda le sue radici da cinque generazioni, si avvale di frutteti che si estendono per una superficie complessiva di circa 130 ettari;  il comparto della trasformazione è composto dall’opificio e dal frantoio oleario (già attivo nel 1882).

Ciascun prodotto è sapientemente lavorato e trasformato senza aggiunta alcuna di conservanti o coloranti, riuscendo ad esprimere così il meglio dei profumi, colori, fragranze e soprattutto gli squisiti sapori.

Ed è così che i Pomodori si propongono in Passata e Pomodori Pelati; le ciliegie si presentano in veste di Cotto di Ciliegie come il Cotto di Fichi: solo frutta essiccata al sole su grandi teli retinati e cotti lentamente solo con acqua.

 

Le Mandorle si esprimono in molteplici vesti.

La varietà è Filippo Cea (nata dal lavoro dell’omonimo agronomo), cultivar in purezza e autoctona poiché ben si adatta al territorio carsico dei nostri terreni. Croccante e dal grande calibro non è attraente esteticamente perché è una mandorla “gemellata”, non utilizzabile in confetteria (come ad esempio la qualità Avola), ma molto ricca in olio e per questa sua caratteristica trova impiego in tutti gli usi di pasticceria

Le mandorle sono presentate nelle versioni al naturale sgusciate e pelate: la pelatura a mano, previa sbollentatura, lascia inalterato il gusto della caseina che conferisce quel particolare sapore di burro.

Le troviamo altresì nelle versioni dolci come mandorle pralinate (con un particolare colore rosa dovuto alla pralinatura manuale in tegame d’acciaio anziché in bassina) e tostate salate.

Completano la gamma le Creme e Paste di mandorle adatte per la creazione di dolci e di gelati e per essere spalmate.

E infine il must, il prodotto che ha trovato la perfetta evoluzione ispirandosi al mondo della moda

in una inedita e originale interpretazione:  l’olio extra vergine d’oliva.

 

Donna Francesca unisce la visione artigianale con l’avanguardia della gastronomia contemporanea. All’idea di “fatto a mano” si aggiunge la prospettiva di “fatto solo per te”, per creare prodotti non esclusivi ma “inclusivi”, unici ma per tutti.

Tutto questo si traduce in Sartoria Agricola:  inedita definizione che colpisce l’immaginario e lascia spazio a molteplici interpretazioni.

Sartoria Agricola è un sistema unico al mondo che permette a ciascun cliente di avere un olio costruito secondo le proprie indicazioni di gusto e confezionato in eleganti bottiglie (personalizzabili) dal design innovativo.

In questo progetto anche il packaging  è frutto di una costante ricerca creativa e sostenibile, che punta al design ed alla moda: un insieme di stili e di influenze che modellano materiali completamente riciclabili esaltando il buono e il bello.

Oggi i prodotti dell’azienda, grazie alla cura e la precisione artigianale ereditata da una storia lunga cinque generazioni, sono distribuiti in quattro continenti, elevando così sempre più la Puglia a ruolo leader nella gastronomia.

 

 

 

 

 

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