Massimo Ferosi, lo chef atipico che punta alla Stella Michelin

“Ora non è tempo di pensare a ciò che non hai. Pensa a quello che puoi fare con quello che c’è”. Queste le parole di Ernest Hemingway che lo chef Massimo Ferosi ha fatto sue, condividendo ogni singola sillaba di quella frase, che ha tatuato nella sua anima. Lo scrittore statunitense ha giocato un ruolo fondamentale nella vita professionale di Massimo Ferosi, l’ha accompagnato in ogni sua nuova sfida professionale, per questo motivo le frasi più celebri di Hemingway rivivono sulle pareti del ristorante “Il Presidente” di Lucera.

Massimo Ferosi si definisce uno chef atipico, infatti, la sua vita incontra il mondo della cucina in modo casuale e non programmato. Massimo ha una laurea in grafica e un’esistenza lavorativa proiettata verso il mondo della comunicazione, non ha frequentato una scuola alberghiera e la passione per la cucina l’ha coltivata a casa, lui stesso dice: “Casa mia è sempre stata un ristorante. Dopo aver seguito per lavoro una campagna elettorale decisi di rilevare un lido balneare a Rodi Garganico, il primo anno realizzai un’idea di ristorazione veloce e ristretta, alla mia terza estate ho proprio aperto un ristorante sempre a Rodi dal nome: “Il Vecchio e il Mare” in onore al mio scrittore preferito, successivamente ho aperto “Casa Hemingway” a Lucera, un’osteria con pizzeria.

Chef Massimmo Ferosi

Massimo Ferosi non ha frequentato in età adolescenziale una scuola alberghiera, ma da grande ha avuto al suo fianco veri e propri maestri della cucina italiana dallo chef Sandro Tomei a Gennaro Esposito, con il quale ha coltivato negli anni un rapporto più stretto che supera il lavoro per sfociare nella sfera più privata ed intima. Il rapporto d’amicizia che li unisce si trasferisce nella realizzazione di cene a quattro mani, dove entrambi esprimono la propria personalità gastronomica, lavorando braccio a braccio, tra rispetto del territorio, valorizzazione della materia prima e cura del dettaglio. Mercoledì 19 novembre il ristorante il Presidente ospiterà una serata dal titolo: “Due amici si raccontano in cucina, un viaggio tra Campania e Puglia”, le due regioni si incontrano nei piatti firmati dallo chef Gennaro Esposito del ristorante due Stelle Michelin “La Torre del Saracino” di Vino Equense e Massimo Ferosi chef e patron del ristorante “Il Presidente” di Lucera. Tra Ferosi ed Esposito regna un sodalizio professionale che li lega a doppio filo al gusto, infatti, insieme collaborano per la realizzazione e la vendita di Panettoni, Casatielli, Colombe e Pastiere firmate proprio dallo chef napoletano.

Da sinistra chef Massimo Ferosi e chef Gennaro Esposito

Nel 2019 lo chef Ferosi ha dato vita al ristornate “Il Presidente”, realizzando una cucina incentrata totalmente sul fine dining e nel 2024 la guida Michelin gli ha conferito una menzione, Massimo non ha alcunreticenza nel dichiarare qual è il suo obiettivo: “Voglio raggiungere la Stella Michelin, vediamo cosa succederà quest’anno in Guida, ammetto non ci manca nulla, dall’ambiente super curato ai piatti, poi la provincia di Foggia merita un riconoscimento di questo valore”. Nel menù del ristorante “Il Presidente” lo chef Ferosi dedica ampio spazio ai piatti a base di verdura, infatti, “Diario Vegetale” è un elenco di portate che rende la verdura la protagonista indiscussa di piatti ad alta intensità di gusto. “Voglio accontentare il cliente – continua lo chef ho il pane per i celiaci l’attenzione verso i miei ospiti è massima”.

Ristorante “Il Presidente” di Lucera

Lo chef come papà e come nonno ha avuto grandi soddisfazioni, continua a sorridere alla vita e chiude la chiacchierata con una frase di Ernest Hemingway: “Il mondo è un Bel posto e per esso vale la pena di lottare”.

Zucca, scampo e bufala

 

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