Maria Francesca Di Martino e le Donne dell’Olio

Recentemente, girovagando sui social, mi è capitato di fermare lo sguardo su alcune foto che ritraevano donne vestite con tipici abiti orientali, il classico copricapo, vestiti lunghi, piuttosto abbondanti e coprenti, come da consuetudine in Medio-Oriente. Mi sono soffermata a guardarle perché erano con una produttrice olearia di Trani che ho subito riconosciuto.

Leggendo poi alcune righe che meglio descrivevano le immagini, ho casualmente scoperto che fanno tutte parte di un’unica realtà: un’associazione che mette rete donne produttrici di olio extravergine di oliva in diverse parti del mondo. Un’associazione di cui fa parte anche Maria Francesca Di Martino, titolare della omonima azienda, con sede a Trani, che ha avuto il piacere di ospitarle per alcune giorni.

Così, incuriosita da una foto che già nel momento in cui è stata scattata fondeva due mondi così diversi, Oriente ed Occidente, ho contattato Maria Francesca che, con il suo consueto approccio positivo, costruttivo, collaborativo e soprattutto di apertura verso ciò che non necessariamente è uguale a noi, mi ha raccontato un pò di più di questa bellissima realtà associativa.

Una storia cominciata più di vent’anni fa con l’intento di mettere assieme le donne produttrici di olio evo. Una scommessa che è cresciuta nel tempo e che fonda le sue radici nella nascita dell’associazione “Pandolea”.

“Cos’è Pandolea?” – le ho chiesto.

“Pandolea è un’associazione di donne che hanno trovato nella passione condivisa per l’olio evo un motivo di unione, di condivisione di esperienze e, soprattutto, di promozione della cultura dell’olio extravergine di oliva. Le donne fondatrici di questa associazione hanno la caratteristica di essere in prima persona produttrici. Ma l’associazione è aperta a tutte le donne che hanno comunque un ruolo nel mondo dell’olio e nella diffusione della cultura dell’extravergine di qualità, il collegamento diretto alla produzione è l’elemento che, comunque, maggiormente la caratterizza”.

“Pandolea, un nome curioso per un’associazione, a cosa si ispira?”

Il nome della nostra associazione gioca sul richiamo al mito di Pandora, la donna–madre-generatrice con la doppia valenza di “colei che tutto dona” ­nel male (dal suo vaso usciranno i guai per gli uomini, rei di essersi impadroniti del fuoco), ma anche nel bene perché nel vaso rimane chiusa la Speranza.

“Di che cosa si occupa l’associazione?”

In pratica, crediamo che nel mondo dell’olio l’essere donna può portare davvero una speranza: la speranza che la sensibilità e la passione prevalgano sul mero commercio, che il gusto e la propensione alla degustazione portino prodotti sempre migliori, che l’essere donne, ovvero, generatrici-madri, porti anche a una maggiore sensibilità per l’ambiente, per il paesaggio, per il rispetto di un’agricoltura e di una produzione sostenibile.

Insomma, che i valori dell’essere donna si trasfondano anche nel mondo dell’olio rendendolo più bello!

“Quali sono le principali attività di Pandolea?”

Tra le caratteristiche principali dell’essere donna come detto rientra la nostra innata e spiccata propensione verso la formazione e l’educazione, anzi la donna oltre ad avere una attitudine all’attività educativa riesce a proporla con un garbo e una semplicità che molto spesso costituisce una strategia vincente. Quindi dal momento che la nostra organizzazione Pandolea tende a mettere insieme tutti i valori aggiunti dell’essere donna finalizzandoli ed indirizzandoli verso il bellissimo modo dell’olivo e dell’olio evo non potevamo trascurare questa aspetto della ns indole anzi l’attività di formazione è tra i ns primari obiettivi e come tale viene riportata proprio come punto specifico del nostro statuto.

Fare formazione per pandolea è inteso come “avvicinare” al mondo dell’olivicoltura e dell’olio evo, portare il mondo oleicolo alle persone, e in questo caso vicino ai giovani in modo tangibile, immediato e diretto. E per fare formazione usiamo format vicini al mondo dei piccoli e dei giovani, in particolare tre progetti sono ormai collaudati da anni e riscuotono sempre molto successo, su tutti il più identitario è Bruschetta vs Merendina che oggi viene svolto in contemporanea, nel mese di marzo, in tutti i paesi del mediterraneo grazie all’adesione tramite Pandolea International alla Rete delle Donne del Mediterraneo.

Con il progetto Bruschetta vs Merendina, che io svolgo annualmente ormai da anni nella mia azienda, si vuole sensibilizzare i bambini, ma attraverso loro i genitori, all’importanza di una corretta, sana e semplice alimentazione che sembra un argomento scontato oggi in cui si parla tanto dei benefici della dieta mediterranea ma in cui i cibi ultraprocessati la fanno da padrone sulle ns tavole ma purtroppo anche nelle cartelle dei ns bambini.

E sempre in tema di formazione Pandolea promuove due iniziative per gli istituti tecnici puntando sullo strumento del concorso in quanto oggi i ns giovani sono molto attratti dall’aspetto competitivo ed affascinati dalle gare in genere. Nello specifico, proponiamo con cadenza annuale due concorsi diretti agli istituti tecnici. Il primo, giunto alla settima edizione è il Diploma d’argento volto verso gli studenti degli istituti agrari e realizzato oltre con il supporto della rete nazionale degli istituti agrari.

Con questo concorso vogliamo invitare i futuri agronomi a confrontarsi sull’olio evo che hanno prodotto. Il concorso, che ha il patrocinio del ministero dell’agricoltura,  è rivolto ovviamente a quegli istituti agrari che hanno tra le loro attività agricole sul campo quella della coltivazione e lavorazione delle olive tentando di stimolare la consapevolezza dei futuri agronomi che produrre olio evo non vuol dire solo molire le olive ma molirle a regola d’arte, rispettando le caratteristiche dei frutti, avendo in testa un obiettivo da realizzare che parta appunto dalla materia prima  ma che poi assuma una sua connotazione unica e precisa. I ragazzi sono invitati ad inviare i campioni degli oli evo da loro prodotti alla stessa giuria di esperti utilizzata per la redazione della guida del Gambero Rosso Gli oli d’italia, i ragazzi quindi avranno la possibilità di far valutare il loro lavoro da specialisti e saranno proiettati nel vivere una esperienza concreta e diretta a contatto con il mondo reale della produzione e della comunicazione.

Per quanto concerne il secondo concorso, extravergine assaggi di fine anno, è un concorso volto agli istituti alberghieri in cui la squadra partecipante sarà composta da un team di due studenti, uno chef ed un maitre, che riprodurranno nelle cucine delle sedi del Gambero Rosso, alla presenza della giuria di esperti,  l’aperitivo / finger food che avranno in precedenza ideato e proposto, abbinandolo ad un vino da loro ritenuto opportuno.

“Recentemente un gruppo di donne straniere è venuto a trovarti in azienda, da che Paese?”

La scorsa settimana sono venute qui da me a Trani un gruppo di donne giordane, sono le nostre corrispondenti in Giordania, tra loro in particolare c’era l’ingegnere Nehanya Muhaisin che dopo aver conosciuto la nostra presidente Loriana Abbruzzetti si è spesa per creare con enorme successo la Rete Araba delle Donne dell’Olio che conta oggi più di mille associate.

Lo scorso anno ci hanno invitato a visitare le loro aziende e i loro oliveti in Giordania e abbiamo ricambiato la loro ospitalità in occasione della loro venuta a Roma per il congresso della FAO Seeds for food che si è tenuto a Roma negli scorsi giorni.

Sono state due giorni in Puglia visitando aziende agricole, oliveti e frantoi della ns regione.

“Qual è il valore aggiunto che i progetti apportano a queste visite?”

Il valore aggiunto è la convinzione che si concretizza che l’unione anche tra aziende o persone che fanno la stessa attività non crea competizione ma deve creare sinergia ed occasione di crescita di tutto il settore e quindi di riflesso anche dei singoli.

“Che significa far parte di questa rete?”

Pandolea ha festeggiato a Roma due anni fa il suo ventennale e nel 2020 è nata sempre a Roma Pandolea International che vede la partecipazione di rappresentanti di diversi paesi del bacino del mediterraneo sancendo il grande sforzo di condivisione femminile di interessi comuni, di conoscenze e progettualità. Credere e lavorare in progetti condivisi da un grande slancio e una grande motivazione a fare di più e soprattutto a fare bene e sempre meglio.

“Ci sono altri progetti?”

Altra attività cara all’associazione è quella di mantenere vivo il ricordo di Ranieri Filo della Torre che tanto ha lavorato per il mondo olivicolo italiano con il concorso letterario a lui dedicato che è giunto quasi alla decima edizione e da qualche anno oltre al tema sempre a noi caro della formazione si è aggiunto quello della prevenzione, di cura attraverso la sana alimentazione e tramite adozione di corretti stili di vita. Il tema della salute della donna è, infatti, una nuova mission che si aggiunge alle tante progettualità della ns associazione.

“Con una parola come la descriveresti?”

Per concludere userei uno slogan caro alle pandoline, molto attuale adesso visto che stiamo avvicinandoci velocemente nel pieno di una nuova campagna olivicola olearia, quindi “OLIAMOCI BENE”, e buona campagna a tutti ma soprattutto a tutte le donne dell’olio!

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