Maria Laterza: la custode della cultura che ha fatto di Bari un faro per i lettori

All’angolo di Laterza, a Bari, si sono dati appuntamento intere generazioni. Non era solo un punto di ritrovo, ma un simbolo: lì si incontravano i ragazzi che avevano sete di cultura, di politica, di vita. È da quell’angolo che parte il racconto di Maria Laterza, donna discreta e determinata, custode di una tradizione familiare che ha reso la sua città un riferimento per lettori, autori e appassionati, erede di una tradizione familiare che ha segnato la vita culturale del capoluogo pugliese e non solo.
La storia affonda le radici a Putignano, dove alla fine dell’Ottocento cinque fratelli, giovanissimi e animati da un sogno, decisero di aprire una piccola cartoleria. Erano figli di falegnami, ma avevano ambizioni più grandi: volevano portare cultura nella loro terra. Il fondatore della ditta
Vito chiamò via via a collaborare i suoi fratelli. Fra questi Giovanni sposò Agostina, una libraia di Milano. Da quell’incontro di vite e di idee nacque qualcosa di rivoluzionario per l’epoca: una libreria che vedeva una donna impegnata in prima linea, divisa tra casa e lavoro. Nel 1901 Giovanni
aprì anche la casa editrice, con una visione chiarissima: trasformare Bari in un centro culturale, un luogo in cui la conoscenza potesse circolare e arricchire la comunità.

Maria Laterza

Maria Laterza oggi porta avanti questa eredità con passione e tenacia. La libreria Laterza è più di uno spazio fisico: è una casa dell’incontro e del dialogo. Qui si sono incontrati presidenti della Repubblica come Ciampi e Napolitano, intellettuali del calibro di Pasolini, Edoardo De Filippo, Natalia Ginzburg, Herbert Marcuse , scrittori come Amélie Nothomb e maestri del pensiero come il sociologo e filosofo Zygmunt Bauman. Sono di
casa in libreria nomi del calibro di Luciano Canfora e Alessandro Barbero Ma anche lettori comuni che cercavano un consiglio, un libro capace di parlare loro. Maria crede nel potere trasformativo della lettura, che considera un atto di crescita personale: “Chi non legge – dice – non sa parlare, non sa scrivere, non sa neanche pensare.

Nella sua voce si percepisce un amore profondo per i libri, ma anche per le persone che li scelgono, li discutono, li condividono. I gruppi di lettura, sempre più numerosi, per lei sono una piccola rivoluzione silenziosa: gente che esce di casa per incontrarsi, confrontarsi, riscoprire la gioia della conversazione dal vivo. Tra le iniziative più importanti della Laterza ci sono le “Lezioni di Storia”, un format di successo nato per raccontare la grande Storia in modo accessibile e appassionante. La richiesta di partecipazione è stata così alta da portare l’evento nel più prestigioso teatro della città, il
Petruzzelli, trasformandolo in un tempio della conoscenza. Centinaia di persone, di tutte le età, riempiono ogni volta la platea: un segnale forte che dimostra quanto il bisogno di cultura sia vivo e sentito. Per Maria, queste lezioni non sono solo un evento, ma la prova che Bari può diventare un
luogo in cui il sapere è condiviso, collettivo, popolare.
Un cuore pugliese che guarda lontano Maria Laterza rappresenta l’anima più autentica della Puglia: concreta e visionaria allo stesso tempo, radicata nelle sue origini ma aperta al mondo; è il volto di una Puglia che non si limita a custodire le proprie radici, ma le trasforma in energia creativa. La sua storia racconta di una terra che crede nella cultura come strumento di emancipazione e di crescita collettiva. Dalla Putignano dei suoi avi alla Bari che oggi ospita festival letterari di rilievo nazionale, la sua storia è quella di una terra che non smette di credere nel potere della cultura per crescere e far crescere.

Maria Laterza con Bauman

La libreria non è solo un luogo, ma un simbolo di come la Puglia possa essere laboratorio di idee, comunità viva e ponte tra generazioni di lettori.
La libreria Laterza è ancora oggi un faro che illumina Bari e i suoi lettori, un luogo dell’anima in cui il passato e il futuro si danno appuntamento, proprio come un tempo facevano i ragazzi “all’angolo di Laterza. Ed è bello immaginare che ogni volta che qualcuno varca quella soglia per scegliere un libro, sta compiendo lo stesso gesto di Giovanni e Agostina più di un secolo fa: scommettere sul potere delle storie per cambiare il mondo. Perché la Puglia, con le sue radici forti e lo sguardo aperto all’orizzonte, continua a raccontarsi così: con la voce di chi legge.

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