Settembre è il mese in cui l’uva con le sue varie tipologie fa la propria comparsa sui banchi del mercato, oggi vogliamo parlare di un particolare tipo d’uva: la Pizzutella. Questa tipologia d’uva è tipica della Puglia, riconosciuto come un prodotto agroalimentare tradizionale (PAT), caratterizzato da acini allungati e “pizzuti” (appuntiti), e conosciuta anche come “uva corna”. È un’uva da tavola apprezzata per la sua polpa croccante, il gusto dolce e zuccherino, e una buccia sottile. Esiste sia nella varietà bianca che in quella nera ed è ampiamente coltivata nella regione, con le condizioni pedo-climatiche pugliesi che la rendono ideale per la produzione di uva di alta qualità.
L’uva da tavola dal 2006 è un Prodotto agroalimentare tradizionale (PAT) e qui in Puglia trova le condizioni climatiche ideali per l’ottenimento di un prodotto di elevata qualità, con elevato accumulo di zuccheri e formazione d’aromi, molto apprezzato dai consumatori nazionali ed internazionali. Il “tendone pugliese” è la forma con cui viene prodotta l’uva da tavola, con questa forma di allevamento è previsto, inoltre, l’impianto di irrigazione artificiale che è, quasi sempre, a goccia microportata. In sequenza si eseguono numerose operazioni colturali, della durata complessiva annuale, tra cui: potatura dai tralci dell’anno precedente, sistemazione e legatura dei capi a frutto; allontanamento dei tralci potati; concimazione di fondo invernale con i tre principali macroelementi (azoto, fosforo e potassio); lavorazione del terreno; legatura e sistemazione della nuova vegetazione e delle infiorescenze (futuro grappolo); potatura verde, diradamento dei grappoli, eliminazione foglie poste in vicinanze dei grappoli (allo scopo di mantenere arieggiato il più possibile il frutto e rendere più efficace il trattamento fitosanitario); acinellatura (eliminazione dal grappolo degli acini poco sviluppati nelle prime fasi, denominati in gergo locale “corallini”); pulitura del grappolo, pochi giorni prima della raccolta allo scopo di eliminare dal grappolo gli acini marciti. La raccolta è eseguita tra luglio e dicembre, a seconda delle strategie di anticipo o posticipo di produzione.