La giornalista pugliese di origini tarantine si racconta alla vigilia di una nuova stagione su Rai 1
A settembre 2025, Slow Food pubblica “Basta una goccia”, un libro in cui Laura Donadoni racconta le storie di donne che nutrono il futuro. Tra queste manca il nome di una delle figlie di Puglia che, attraverso la televisione, sta raccontando l’Italia agli italiani. Quella donna è Monica Caradonna. Originaria di Taranto, ha saputo dare luce alle storie più belle della sua terra. Ora che Rai Uno ospita il suo talento attraverso uno dei programmi più seguiti del palinsesto, “Linea Verde Italia”, la sua capacità di affabulare si fa ancora più potente. Tratteggiando il cammino che l’ha portata fino alla ribalta televisiva si potrebbe pensare che Monica si sia montata la testa. E invece no. Una domanda dopo l’altra svela che ancora oggi il suo più grande successo resta quello di dare voce alla sua Puglia.
Chi è Monica Caradonna
Google definisce Monica Caradonna una celebrità televisiva. Quando glielo diciamo, scoppia in una risata: lei preferisce descriversi come una “secchiona imbranata”. Nonostante la notorietà, infatti, non perde mai di vista il suo metodo: studiare per essere preparata a raccontare nel modo migliore le storie che le vengono affidate. Un approccio sincero, che si riflette anche nella scelta di farsi vestire non da brand famosi ma dalla sua amica Stella, che ha la boutique a Taranto, oltre a non ricorrere alla chirurgia estetica per compiacere chi le vorrebbe cucire addosso agli standard di bellezza richiesti dal piccolo schermo. “Forse è per questo che le persone mi apprezzano perché riescono a identificarsi in me”, afferma.
Monica è una giornalista professionista che ha iniziato la sua carriera nella cronaca giudiziaria, per poi dirigendo un settimanale patinato e facendo inchieste per WeMag. La sua passione per il cibo è nata per caso, a seguito di un avvelenamento da nichel che l’ha costretta a seguire una dieta rigida. Questo evento biografico l’ha portata a interessarsi all’enogastronomia sia come narratrice di storie sia come promotrice di successi, lavorando come uffici stampa per alcuni brand del suo territorio.
Ego Festival: un gioiello nato dall’amicizia
Nel 2017 Monica ha trovato il modo di dare voce a tutto il suo amore per l’enogastronomia. Insieme con Iliaria Dontaeo ha co-fondato l’Ego Festival a Lecce, un evento che celebra il cibo e chi lo prepara, riunendo i più grandi professionisti del settore. Tutto era nato dalla voglia di dare lustro a Martino Ruggieri e agli sponsor che lo avevano sostenuto al Bocuse d’Or. Dal voler essere vicino a un amico è nato un vero e proprio movimento di consapevolezza tutto pugliese attorno alle più grandi mani e menti della cucina mondiale. “È sempre stato un momento unico, in cui persone amiche che si rispettano e che vogliono portare il proprio contributo a tavola, si sono riunite solo perché io gli avevo chiesto di farlo”, racconta Monica.
Ego ha un ruolo chiave nella carriera di Monica. Si può dire che è stato proprio questo evento nella sua edizione del 2020 a offrirle una grande occasione. In quell’anno, infatti, Ego Festival sbarcò a Taranto, riconciliandola con la sua città natale. “Oggi amo Taranto, ma ho imparato a farlo. Dopo la separazione con il mio ex marito, nel 2010, era il simbolo di una ferita. Portare Ego Festival in questa città è stata una sfida lanciata dal sindaco dell’epoca. Mi chiese perché sprecassi le mie energie al di fuori della mia città. E quel momento mi ha riconciliata con la mia casa, il mio mare, la mia città, scegliendo di mettere il mio ruolo al servizio di Taranto. È stata la mia grande vittoria”. Negli anni Ego Festival è una macchina capace anche di mettere insieme uno dei settori più frammentati, quello dei pizzaioli, creando persino un disciplinare dedicato alla Pizza Contemporanea Pugliese.
La Crisi della ristorazione: la ricetta di Monica
Forte della sua esperienza e delle sue conoscenze del settore, Monica guarda al mondo della ristorazione e alla crisi che sta attraversando con il suo sguardo fermo e fiducioso. “C’è un corto circuito nel settore: si mangia bene o male, al ristorante si deve sempre pagare, e questo avviene Bisogna scrollarsi di dosso tutto il mondo finto che i social ci hanno regalato. Dobbiamo tornare a valorizzare il territorio con un approccio sistemico, cercando di mettere a fattor comune tutte le professionalità esistenti”. E Monica, che spesso rimprovera ai suoi colleghi pugliesi di non saper fare squadra in nome della propria terra, ha insegnato a tutti come si fa sistema muovendo le tessere di un puzzle complesso e accattivante come quello che ha portato la cozza tarantina a diventare Presidio Slow Food. La sua ricetta? “Ho fiuto e faccio network”, appunto.
La Chiamata di Mamma Rai
Nel 2022 durante una cena con Angelo Mellone, dirigente Rai e amico di Monica, lui le disse che stava lavorando a un progetto televisivo che connettesse i luoghi d’Italia. Quel progetto era Camper. “Mi fece capire che in questo progetto il mio nome era già stato deciso. A settembre avevo Ego Festival con Dinner Incredible a Taranto, ma Ilaria Donateo mi disse: questo è un treno che non passa più, devi prenderlo”. Monica funzionò sin dal primo istante. “Nella prima settimana fui chiamata per fare una diretta di tre minuti, la seconda settimana raddoppiarono lo spazio”.
Passare dalla pagina del Corriere del Mezzogiorno, di cui è ancora una delle penne più amate, alla tv ha solo amplificato il suo amore per il racconto. “Di questo lavoro amo il rapporto che si crea con le persone: ormai ho tante piccole famiglie sparse per l’Italia. Ma il racconto giornalistico dell’enogastronomia è sempre lo stesso: trovo la notizia e la riporto con il sorriso, giocando con gli ospiti, che intervisto singolarmente prima di ogni puntata. La notizia è lì, nei loro racconti”.
Se settembre è il vero Capodanno dell’anno, quello di Monica Caradonna inizia con un grande fuoco d’artificio. Il 13 settembre ricomincia Linea Verde Italia. Salutata la sua compagna d’avventura Elisa Isoardi (che condurrà il people show Bar Centrale su Rai Uno) questa volta al suo fianco ci sarà Tinto. “Siamo amici da vent’anni e, anche per prepararci a questa stagione, quest’anno abbiamo trascorso le vacanze insieme. La complicità fuori dal piccolo schermo sarà una delle cifre della nostra narrazione”. Ancora una volta sarà la forza della rete umana e delle relazioni a far splendere ancora di più il suo sorriso nelle nostre case.