I Prodotti Agroalimentari Tradizionali, un tesoro gastronomico da tutelare

Su iniziativa della Sen. Anna Maria Fallucchi, si è tenuta lunedì 30 giugno presso la Sala “Caduti di Nassiriya” del Senato della Repubblica, la conferenza stampa dal titolo “Prodotti Agroalimentari Tradizionali – Strumento per la valorizzazione della cultura e promozione del territorio”.

Un momento istituzionale di grande rilievo, che segna un passo importante nel percorso di riconoscimento e valorizzazione dei PAT – Prodotti Agroalimentari Tradizionali, patrimonio culturale ed economico del nostro Paese. Cooking Solution, promotrice dell’iniziativa, esprime profonda gratitudine alla Consigliera regionale Tonia Spina, da subito attivamente impegnata nella realizzazione dell’evento, e alla Senatrice, che ha accolto e promosso con convinzione la proposta, rendendo possibile questo significativo appuntamento in uno dei luoghi simbolo delle nostre istituzioni.

Cosa sono i PAT? La denominazione completa è Prodotti Agroalimentari Tradizionali, ovvero tutte quelle produzioni gastronomiche, preparazioni degli alimenti o metodologie di lavorazione che permettono ad una pietanza di contraddistinguersi da almeno 25 anni. Grande valore assumono la territorialità e la tradizione, due elementi imprescindibili per i PAT. La loro istituzione, grazie alle sollecitazioni comunitarie, è disciplinata dalla normativa statale del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per valorizzare il patrimonio gastronomico di ogni stato appartenente alla Unione Europea.

Istituire i PAT è stata una necessità derivante dal bisogno di proteggere e tutelare le produzioni locali, troppo esigue per essere configurate tramite altre qualificazioni come DOC o DOP, ma ugualmente meritevoli di una normativa adatta al loro mantenimento e al loro sviluppo. La ragione della nascita dei prodotti agro-alimentari tradizionali italiani è da ricercare nella conformazione del territorio e nella forte presenza della tradizione in tutto il settore agricolo, dell’allevamento e gastronomico. Molte produzioni sono localizzate e ristrette a tal punto da essere considerate di nicchia, per cui per permettere di concorrere nel panorama internazionale si è scelto di conferire loro una protezione maggiore.

Il Decreto Interministeriale del 9 aprile 2008, emanato dai Ministeri delle Politiche Agricole e dei Beni Culturali, ha riconosciuto i prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT) come parte del patrimonio culturale italiano. Questo decreto ha ufficialmente identificato i PAT come espressione della cultura e delle tradizioni locali, valorizzandone il legame con il territorio e la storia.

L’incontro è stato introdotto dalla Sen. Anna Maria Fallucchi, componente della Commissione Attività Produttive del Senato che ha sottolineato l’importanza del ruolo delle istituzioni nel difendere e promuovere iniziative di promozione e valorizzazione della cultura delle tradizioni che vedono i produttori principali protagonisti.

Sono seguiti gli interventi del Sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano, dell’Assessore alla cultura e turismo di Canosa di Puglia Cristina Saccinto, di Vincenzo Patruno, Presidente FedAgriPesca Puglia, Tonia Massaro, Vicepresidente Confcommercio Bari-BAT e componente di giunta della Camera di Commercio di Bari, Mauro De Ruvo, Presidente dell’Associazione “Cicoriella Puntarelle Molfettese”, Andrea Ferrante Presidente dell’Associazione Assolocali Bisceglie, dei rappresentanti istituzionali e dei produttori agricoli.

Le conclusioni sono state affidate alla consigliera Regionale Tonia Spina che ha evidenziato la necessità di fare rete per costruire un percorso condiviso di iniziative a sostegno del patrimonio enogastronomico di ogni comunità. A coordinare la conferenza stampa Barbara Politi, conduttrice TV e giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno. Giuseppe Frizzale, Responsabile “Ricostruiamo il territorio” di Cooking Solution, ha dichiarato:

“Essere presenti al Senato è stato il segno tangibile di un importante lavoro di squadra, realizzato assieme a Confcommercio Bisceglie, Proloco Bisceglie, Assolocali, Antonia Sinesi e a tutti i soci Cooking Solution, con i quali abbiamo condiviso momenti significativi come la BIT di Milano, Evolio Expo e BTM di Bari. Si è respirato un grande entusiasmo e una reale volontà di costruire una rete solida e condivisa. L’incontro ha rappresentato un importante momento di confronto, arricchito dagli interventi di personalità politiche, rappresentanti di associazioni, professionisti e produttori.

Tra i PAT presenti c’erano:

– la focaccia e il sospiro di Bisceglie,

– la sfigghiet, il pane a prosciutto e gli ubriachelli di Canosa di Puglia,

– il Pane di Altamura D.O.P.,

– le cicorie puntarelle di Molfetta, pronte a ricevere l’IGP,

– i carciofini di Trinitapoli.

Il nostro lavoro, dopo aver ottenuto il riconoscimento PAT per la focaccia di Bisceglie “u cucùe”, non si è fermato. Infatti, abbiamo già presentato la richiesta di riconoscimento PAT per il “pane Meniske” e stiamo lavorando per acquisire altre documentazioni. Durante la conferenza abbiamo presentato il progetto “RiCostruiAmo il territorio” e illustrato le prossime iniziative, sulle quali chiediamo la massima partecipazione di tutto l’ecosistema coinvolto. Non poteva esserci cornice più significativa di uno dei luoghi simbolo delle nostre istituzioni.

Nel ringraziare la Senatrice Fallucchi per l’attenzione verso il progetto, abbiamo accolto con grande piacere e condivisione la proposta di organizzare un importante evento in Puglia, volto a dare maggiore visibilità ai P.A.T. (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) e a coinvolgere tutti coloro che credono nelle potenzialità di un territorio ricco di storia, cultura e tradizioni. Un grazie particolare alla Consigliera Regionale Tonia Spina per la piena disponibilità e il supporto offerto nel seguirci. Tra le proposte presentate vi è quella di realizzare un docufilm dedicato ai Prodotti Agroalimentari Tradizionali, con l’obiettivo di dare la massima visibilità ai territori attraverso le loro eccellenze Enogastronomiche, invitiamo tutti a partecipare attivamente e a fare rete, per valorizzare insieme le nostre radici e il nostro patrimonio”.

 

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