C’è un gesto che sa di infanzia e di casa: spalmare burro su una fetta di pane caldo. Un gesto semplice, ma carico di significato, che per Antonella Tancredi e Alessio Manca è diventato il cuore di un progetto nato da una scelta precisa: tornare al Sud, in Puglia, per costruire qualcosa che unisse tradizione e contemporaneità.
Antonella, dal Gargano, e Alessio, dal Salento, hanno portato con sé l’esperienza maturata tra Londra e Berlino e l’hanno trasformata in un sogno condiviso: creare un luogo dove l’accoglienza fosse autentica e dove il cibo diventasse un modo per raccontare storie. Così è nato Burro Café, nel centro di Ostuni, uno spazio che non è solo una caffetteria, ma un laboratorio di identità, artigianalità e incontro.

Il nome, scelto con cura, evoca quell’immagine familiare e rassicurante del pane con il burro, che qui diventa manifesto di una cucina essenziale e attenta. Il burro è infatti prodotto in casa, a partire dalla panna di un casaro locale, e viene servito in purezza o aromatizzato, protagonista su pane a lievito madre, toast dolci e salati e piatti del giorno.
Burro Café rappresenta un ponte tra passato e presente, tra Puglia e Europa, tra memoria e innovazione. L’identità del locale porta letteralmente la firma di Teo, figlio di sei anni di Antonella, che per gioco ha scarabocchiato il logo dell’insegna: un segno semplice, lasciato volutamente intatto, che rappresenta lo spirito genuino del progetto.
Nasce al piano terra di un palazzo nobiliare nel cuore di Ostuni, rimasto chiuso per quarant’anni, il sogno di Antonella e Alessio. Sotto antiche volte a stella hanno dato forma a uno spazio essenziale e luminoso, dove ogni dettaglio è pensato per lasciare parlare i prodotti. Qui il banco accoglie una selezione che mescola suggestioni europee e ingredienti locali: danish pastry, croissant, pain au chocolat, danesi salati, banana bread vegano, cookies e cinnamon rolls. E naturalmente il burro, montato ogni giorno in varianti sorprendenti, dal basilico ed erba cipollina al limone e acciughe, fino al miso e alla camomilla.
Accanto all’attenzione per le materie prime fresche e locali – grazie alle botteghe vicine, ai caseifici del posto e soprattutto alla collaborazione con la pasticceria sociale Virgola, guidata dal pastry chef Nicola Di Lena, che coinvolge donne vittime di violenza e ragazzi dello spettro autistico – Burro Café si distingue per aver portato in un contesto ancora tradizionale lo specialty coffee. In un territorio dove il caffè è spesso un rituale veloce e invariato, qui arrivano miscele selezionate, tracciabilità della filiera, metodi di estrazione alternativi: una piccola rivoluzione che avvicina Ostuni a capitali europee come Milano, Berlino o Copenhagen.
Raccontare Burro Café significa raccontare una Puglia che si trasforma, fatta di giovani e meno giovani che osano portare idee nuove, reinventando i luoghi e immaginando progetti ambiziosi come il prossimo sogno di Antonella e Alessio: aprire a Ostuni una vera bakery europea. Un segnale che il Sud Italia, con le sue sfide e le sue bellezze, può essere non solo destinazione, ma anche laboratorio d’innovazione.