“I Monelli” e l’arte di raccontare il gusto, made in Puglia
Nell’era delle stories da 15 secondi, la comunicazione ben fatta non è più un optional: è il piatto forte. Soprattutto per chi lavora nel mondo dell’enogastronomia, dove sapori, profumi e valori devono farsi strada tra altri milioni di contenuti per arrivare dritti al cuore (e al feed) del pubblico e saperci restare. È qui che I Monelli hanno saputo marcare la differenza: un’agenzia di comunicazione nata 25 anni fa, con sede a Molfetta, che ha fatto della narrazione del gusto la sua specialità. Branding, strategie digitali e offline, social media management, eventi, campagne creative e coinvolgenti: con uno stile fresco e autentico, I Monelli hanno aiutato tantissimi brand del food & wine a farsi riconoscere e ricordare, a diventare, quindi, memorabili.
Hanno lavorato con realtà d’eccellenza come Pietro Zito, la cantina De Lucia, il Frantoio Raguso – che hanno accompagnato durante momenti fondamentali dello storytelling come l’arrivo del millenario “Patriarca” – ma anche Longobardi Carni, l’enologo Mourad Ouada e la Scuola del Gusto di Dok e Famila. Saper comunicare è come scegliere la giusta materia prima: fa la differenza, sempre.
E quando occorre un tocco creativo in più, I Monelli chiamano in campo i creator più amati del momento: Mandrake, Nonno Severino, Michele Monopoli, Nunzia Bellomo, Carilon, Francesco Girardi, Michele Mezzanotte. I numeri parlano chiaro: oltre un milione di visualizzazioni per Dok e Famila, oltre 100.000 per Longobardi Carni.
Il mondo è in continua evoluzione, la comunicazione anche. Una cosa, però, resta: se un brand ha bisogno di parlare, deve affidarsi a chi sa dargli la giusta voce e farla detonare. Con passione, talento, competenza, creatività e un pizzico di Puglia.
Dietro ogni progetto, una storia autentica da raccontare
Ogni cliente per I Monelli è un mondo a sé, con valori, visioni e pubblici differenti da raggiungere e conquistare. Non esistono format preconfezionati, ma percorsi su misura: si studia il DNA dell’azienda, si individua la voce giusta e si costruisce una strategia capace di farla risuonare nel tempo, restando al passo coi tempi senza dimenticare le radici che muovono ogni azienda di successo.
Il racconto della filiera di Longobardi Carni, ad esempio, è diventato un racconto identitario, fatto di visual coinvolgenti, un linguaggio diretto e narrazioni genuine ma efficaci. Per la Scuola del Gusto, invece, il focus è stato l’educazione alimentare in chiave pop, grazie a contenuti dinamici pensati per una community giovane e continuamente in crescita. Senza dimenticare il lavoro di valorizzazione del patrimonio agricolo pugliese, come nel caso dell’ulivo millenario “Il Patriarca”, trasformato in simbolo di radici, bellezza e futuro.
Questo è fare comunicazione: lasciare il segno, farlo con grazia, senza la ricerca di una viralità immediata quanto piuttosto di una visibilità continuativa, riuscendo a restare nella memoria e nelle scelte dei consumatori a lungo. E se è vero che “non possiamo non comunicare”, allora occorre farlo con stile, professionalità e una buona dose di visione. Esattamente come fanno I Monelli.