Marzia Varvaglione: “Poco brusio e molta sostanza in questo Vinitaly”

Essere la più giovane e la prima donna a ricevere la nomina come presidente del Comité Européen des Entreprises Vins (CEEV) di certo non spaventa Marzia Varvaglione, che rappresenta con il fratello Angelo e la sorella Francesca la quarta generazione della cantina Varvaglione 1921 a Leporano (Taranto), che oggi esporta 5 milioni di bottiglie in 70 Paesi. Marzia è abituata ad affrontare le sfide, dentro e fuori dal campo, lo spirito di squadra e la competitività sono prerogative acquisite con il basket, che ha sempre giocato a livelli agonistici, questo l’ha resa una donna forte e pronta a giocare anche le partite più difficili.

La sua nomina è la tangibile testimonianza che il mondo del vino è pronto ad aprirsi alle nuove generazioni, “Questa nomina porta una ventata di freschezza”, ha commentato Lamberto Frescobaldi, presidente di Unione Italiana Vini (UIV), dopo la ratifica avvenuta dall’Assemblea generale dei soci. “Siamo certi che Marzia saprà guidare il settore in un momento cruciale per il vino europeo. È motivo di grande orgoglio vedere alla presidenza del CEEV non solo la prima donna, ma anche la persona più giovane di sempre a ricoprire questo ruolo. È un segnale chiaro: il nostro comparto ha bisogno di energia, dinamismo e una visione proiettata al futuro”.

Dialogo e gioco di squadra sono gli elementi necessari perché tutto possa andare nel modo giusto, sia nell’azienda di famiglia che nei molteplici ruoli che Marzia è chiamata a ricoprire, a Vinitaly appena concluso le impressioni della giovane produttrice sono nettamente positive per una fiera nata sotto il peso dei dazi voluti dal presidente americano, Donald Trump.

“Dal punto di vista aziendale siamo soddisfatti, posso confermare che chi lavora con noi rende Varvaglione un’ottima squadra, il nostro stand per i quattro giorni di Vinitaly è sempre stato pieno – continua la Varvaglione- mai come quest’anno abbiamo avuto operatori selezionati e interessati, poco brusio e molta sostanza, nonostante i venti contrari che soffiavano da oltreoceano. Abbiamo registrato un ritorno degli operatori provenienti dall’Asia e questo per noi è stato un valore aggiunto”. Il Vinitaly 2025 ottiene un plauso per la qualità degli operatori presenti, la selezione degli oltre tre mila buyer internazionali presenti in fiera e per l’organizzazione generale della manifestazione più importante del vino italiano.

Parlando della sua recente nomina come presidente del Comité Européen des Entreprises Vins (CEEV) Marzia afferma: “A me le sfide piacciono, questa è una sfida dura e i temi da dover affrontare sono tanti e si presentano in un momento complicato, ma sono pronta a rappresentare tredici Stati membri dell’Unione europea e venticinque associazioni di settore, bisogna essere celeri nel dare le risposte che gli addetti al settore si aspettano”. Per il momento la sospensione di 90 giorni dall’applicazione dei dazi voluti da Trump fa tirare un sospiro di sollievo anche a Marzia Varvaglione, che si ritiene soddisfatta delle strategie adottate dall’Europa.

Marzia è tra i produttori under 40 pronti da subito a realizzare qual cambiamento che il mondo del vino aspetta, usando sempre dialogo e gioco di squadra. Marzia non è solo una giovane imprenditrice è anche e soprattutto la mamma della piccola Carlotta, “Mia figlia viene prima di ogni cosa” Dice fiera la Varvaglione. “Sono giovane ed ho ancora le energie dalla mia parte, con una figlia tutto è da realizzare in itinere, Carlotta e il mio lavoro si intersecano, le trasferte resteranno e quando Carlotta dorme dovrò studiare, alla fine il tempo cerco di sottrarlo solo a me stessa, salvaguardando sempre la mia piccolina”.

 

 

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