Dall’Honduras al Salento: il viaggio del caffè di Santa Domenica

In Salento, “Santa Duminica” è un’esclamazione che arriva quando finalmente ci si prende una pausa. Un modo per dire che è tempo di riposo, di condivisione, di gratitudine. È da qui che parte il progetto di Francesca Surano: una realtà indipendente che seleziona, trasforma e racconta prodotti naturali — primo fra tutti il caffè — sostenendo piccole realtà agricole spesso invisibili al grande mercato.

Dietro a Santa Domenica c’è un’idea semplice, ma piena di senso: mettere in tazza un caffè che racconti rispetto. Per la terra da cui nasce, per il tempo che serve a coltivarlo, per le persone che lo rendono possibile. Un’idea maturata nel tempo, costruita giorno dopo giorno, partendo da un bancone di bar dove Francesca, ancora studentessa, ha cominciato a prendere confidenza con il mondo del caffè.

Da lì in poi, il percorso è stato lungo: ha attraversato tutte le tappe della filiera — dalla preparazione alla selezione, dal controllo qualità alla formazione — fino ad arrivare nei paesi produttori, dove ha potuto toccare con mano ciò che spesso gli occhi di chi consuma non vedono.

“Ero curiosa — racconta — mi piaceva imparare, capire, andare a fondo. Così ho iniziato a studiare da autodidatta, a seguire corsi, a cercare chi ne sapeva più di me”. Tra loro anche quello che poi sarebbe diventato suo marito, con cui ha condiviso viaggi, docenze, eventi e infine un progetto. In Honduras, insieme a lui e ad altri soci, ha dato vita a Umami Area, una piccola piantagione dove si coltiva caffè specialty con un’intenzione chiara: rispettare il contesto, l’ambiente e le persone.

Francesca Surano in una piantagione di caffè

“È un po’ come per il vino: se non sei mai stato in vigna, ti manca un pezzo. Con il caffè è lo stesso. Quando vedi chi lo coltiva, come lo lavora, cosa significa davvero produrlo, cambia tutto”, sostiene Francesca. L’esperienza sul campo cambia la prospettiva e accende il desiderio di fare la propria parte. Da qui nasce l’impegno per una filiera trasparente, che tenga insieme qualità e responsabilità.

“La parola giusta è responsabilità. Significa pensare alla terra, a chi la lavora, e anche a chi poi berrà quel caffè”. È un approccio lontano dalle logiche del mercato tradizionale. Per Francesca, un caffè non può costare pochissimo senza che qualcuno, lungo la filiera, paghi il prezzo di quella scelta. Ecco perché ogni passaggio — dalla piantagione alla tazza — deve essere pensato con cura e rispetto.

Oggi, con Santa Domenica, questo approccio prende forma nel cuore del Salento, in una piccola frazione di Diso. È qui che Francesca è tornata a vivere con suo marito dopo 23 anni trascorsi lontano, portando con sé un bagaglio fatto di viaggi, lavoro ed esperienze internazionali. Un ritorno alle origini con una visione precisa: fare caffè, ma farlo bene.

Francesca Surano

Santa Domenica è una micro-realtà che lavora sul caffè dalla selezione alla tostatura, fino al racconto e alla condivisione. Una torrefazione indipendente, dove ogni chicco è tracciabile, ogni scelta è ragionata e la comunicazione è trasparente. Il cuore del progetto resta il caffè, ma Santa Domenica parla anche di cibo, di territorio, di tempo dedicato a sé e agli altri. Promuove il consumo consapevole e la riscoperta di uno stile di vita più vicino alla terra, al ritmo delle stagioni, ai valori del lavoro agricolo.

Il primo anno di attività ha già superato ogni aspettativa, segno che — anche in un territorio come il Salento — cresce la curiosità verso prodotti diversi, più autentici. “Parliamo comunque di piccole quantità — precisa — ma è il segno che qualcosa si sta muovendo”.

Nel frattempo, tra consulenze e formazione, Francesca continua a raccontare il suo modo di vivere il caffè: come un prodotto agricolo che nasce dalla terra e merita attenzione. “Non voglio dare lezioni o cambiare abitudini”, dice Francesca, “ma sono qui per chi vuole capire davvero cosa c’è dietro a una tazzina di caffè”.

E forse è proprio questo il senso di Santa Domenica: prendersi il tempo giusto per scegliere con più consapevolezza.

 

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