In Puglia c’è un grande dinamismo gastronomico che ritroviamo nelle nuove aperture e nelle scelte impreditoriali dell’ultimo periodo come l’inaugurazione per il prossimo 14 marzo del “Zéphyr Restaurant” a Lecce all’interno de La Fiermontina Luxury Home, con il nuovo giovane chef Antonio De Carlo.
Ha solo 28 anni e porta con sé un bagaglio di esperienze maturate nel suo Salento con puntate in strutture stellate pugliesi come “Il Pasha” di Conversano e il Magorabin dello chef Marcello Trentini di Torino, ma soprattutto un profondo rispetto per la materia prima e un’idea di cucina che punta dritto al cuore. La sua cucina si distingue per essere essenziale ma mai banale, capace di valorizzare ogni ingrediente con gusto, criterio e rispetto per le materie prime e il territorio. I suoi piatti, decisi e autentici, raccontano una storia fatta di sapori netti, senza artifici superflui. Zéphyr Restaurant, immerso in un contesto dove natura, arte e storia si fondono armoniosamente, rappresenta la cornice perfetta per il suo stile. Pochi tavoli, luci soffuse e un’atmosfera intima fanno da sfondo a un’esperienza culinaria che si preannuncia unica, capace di conquistare gli ospiti attraverso un equilibrio perfetto tra concretezza e creatività.
Cresciuto con la passione per i fornelli sin da bambino – quando preferiva giocare con le pentole anziché con i giocattoli tradizionali – Antonio De Carlo, dopo il diploma all’Istituto Alberghiero di Otranto, ha trovato nel Maestro Alfredo De Luca una guida fondamentale, che lo ha formato come professionista e lo ha ispirato nella sua filosofia culinaria.
“Testa bassa e prestazioni alte“, ripete come un mantra, una dichiarazione di umiltà e dedizione che lo accompagna in ogni creazione. La sua cucina si distingue per essere essenziale ma mai banale, capace di valorizzare ogni ingrediente con gusto, criterio e rispetto per le materie prime e il territorio. I suoi piatti, decisi e autentici, raccontano una storia fatta di semplicità ricercata e sapori netti, senza artifici superflui. Ama le spezie e le influenze orientali, elementi che regalano un tocco distintivo alle sue creazioni, ma non impone regole rigide: ogni ingrediente ha il suo spazio, se trova un senso nel piatto. Come il profumo del lime, che spesso arricchisce le sue creazioni dall’antipasto al dessert.
Pur non definendosi pastry chef, sorprende nel mondo della pasticceria con un approccio istintivo e fuori dagli schemi, capace di trasgredire le regole classiche per ottenere risultati inaspettati. La sua visione gastronomica, sempre in evoluzione, si riflette nella volontà di migliorarsi costantemente e di non cullarsi mai sugli allori.
Zéphyr Restaurant, immerso in un contesto dove natura, arte e storia si fondono armoniosamente, rappresenta la cornice perfetta per il suo stile. Pochi tavoli, luci soffuse e un’atmosfera intima fanno da sfondo a un’esperienza culinaria che si preannuncia unica, capace di conquistare gli ospiti attraverso un equilibrio perfetto tra concretezza e creatività.
E poi a fare il resto ci pensa la storia romanzesca di Antonia Fiermonte, nonna materna prematuramente scomparsa dei proprietari Fouad Giacomo e Antonia Yasmina Filali, che hanno voluto condividere la vita straordinaria, il talento e le opere di questa pittrice, violinista, protagonista dei salotti artistici parigini e musa ispiratrice di René Letourneur e Jacques Zwobada, due tra gli artisti più interessanti nel panorama della scultura europea della prima metà del ‘900. Al centro di una delle sale interne si può ammirare la scultura La liberté di Jacques Zwobada, datata 1953, tra le eleganti kenzie che separano i tavoli, mentre nell’uliveto antico, dove si cena d’estate, ci sono le Due Sorelle di Fernand Léger, l’Armonia II di René Letourneur e La Coppia di Jacques Zwobada, che sembrano dare il benvenuto.