Il nostro tour attraverso la Puglia procede e questa volta ci troviamo a Sammichele di Bari, desiderosi di conoscere il panificio Settembre. Ci attende Angela Netti, classe 1984, attualmente parte integrante della storica attività di famiglia presente a Sammichele di Bari da quasi settant’anni.
Angela parlaci di te, quando decidi di entrare nell’attività della tua famiglia?
Da alcuni anni gestisco questo panificio con la mia famiglia, ma se devo guardare al passato posso dire che inizialmente ero orientata verso altri obiettivi. Dopo essermi diplomata al liceo scientifico, infatti, ho studiato a Bari come designer ed in seguito ho anche intrapreso una mia personale attività nel settore della moda. Dopo dieci anni ho scelto di dedicarmi alla mia famiglia, sono diventata mamma di due bimbe, e successivamente ho iniziato a prendere parte attivamente all’azienda di famiglia. Attività che in realtà ha sempre fatto parte della mia vita, sin da quando ero piccola, proprio perché gestita nel corso del tempo prima da mio nonno e poi dai miei genitori.
A questo proposito ti chiedo, quando e come nasce il Panificio Settembre?
Il panificio nasce ufficialmente nel 1956 con mio nonno Peppino Settembre, che decide di avviare questa attività annessa ad un negozio di alimentari gestito da sua madre, la mia bisnonna. Faccio un ulteriore passo indietro nel tempo, inizialmente mio nonno da ragazzino lavorava come garzone e operaio di un altro panificio del paese. Inizia da allora la passione di mio nonno per la panificazione, che in un primo tempo rifornisce di pane il negozio di sua madre, ma in lui nasce il sogno di avviare un suo panificio. Da sogno a realtà, nel 1956 come dicevo, accanto al negozio di alimentari mio nonno inizia l’attività di panificatore.

Quali erano i prodotti che venivano sfornati allora in quei primi anni?
Al primo posto certamente il pane, alimento principe delle tavole di un tempo, quando, infatti, se ne consumava molto di più rispetto ad ora. A dimostrazione di questo c’era la pezzatura di pane da un chilogrammo che si vendeva, a differenza di ora che si prediligono spesso i formati più piccoli ed i panini. Oltre il pane si produceva la focaccia classica pugliese e barese e la nostra focaccia a libro, prodotto tipico di Sammichele di Bari, praticamente una sfoglia di impasto di pane condita con olio, origano e pepe, arrotolata su sè stessa, tipo pergamena e a sua volta arrotolata a girella. I panifici un tempo avevano anche un altro utilizzo importante, si infornavano infatti molti prodotti preparati dalle casalinghe.
La gamma dei vostri prodotti si è certamente ampliata, cosa producete attualmente?
Le richieste della clientela attuale sono nettamente cambiate, è sempre importante essere al passo coi tempi, in modo da assecondare il più possibile le esigenze delle famiglie di oggi. Differenza sostanziale, oltre alla pezzatura del pane, come accennavo prima, sicuramente è quella delle farine che si utilizzano, si prediligono certamente quelle meno raffinate, quindi anche integrali e ai cereali. Oltre il classico tarallo pugliese bollito e con olio e.v.o. si producono taralli con le diverse farine e semi. Naturalmente non possono mancare i prodotti legati allo specifico periodo dell’anno, ora ad esempio le chiacchiere tipiche del periodo di carnevale, a Natale i panettoni, le cartellate, i calzoncelli, come anche il calzone di cipolla. È fondamentale portare avanti le nostre tradizioni.
Quali sono i prodotti più amati dai bambini?
I nostri clienti più piccoli amano le nostre brioche che noi chiamiamo “Dormi Dormi” che si caratterizzano per la doppia lievitazione e la particolare morbidezza. I bambini le gustano con piacere farcite con cioccolato o marmellata. Apprezzano moltissimo anche la focaccia.
Sicuramente tra la vostra clientela non mancherà quella proveniente da altre regioni italiane o dall’estero, cosa scelgono principalmente?
Negli ultimi anni la Puglia è una delle mete più ambite dai turisti anche stranieri, che sicuramente vengono molto attratti soprattutto dalle piccole realtà aziendali come la nostra, sempre più rare. Amano acqistare i taralli e la focaccia. Noi abbiamo sempre un occhio attento alla scelta delle materie prime perchè riteniamo fondamentale la qualità dei prodotti che offriamo ai nostri clienti locali e non.
Tu rappresenti il futuro di questa attività storica familiare, cosa hai in programma, quanto sono importanti oggi i social media e quali eventuali modifiche pensi di apportare?
Ho scelto di continuare con questo percorso intrapreso prima dai miei nonni ed in seguito dai miei genitori, ritengo importante portare avanti l’azienda rispettando le tradizioni di un tempo, ma allo stesso tempo innovando, cercando di crescere anche a livello di comunicazione attraverso i social media. Da circa un anno anche mio marito è entrato a far parte di questa attività. Ritengo molto importante sottolineare questo aspetto, il lavoro quotidiano nel laboratorio e al banco vendita è efficiente soprattutto grazie all’impegno costante di tutti.