Pastificio Andreola, vent’anni di storia nel nome della qualità

È da poco iniziato un nuovo anno e decidiamo di andare a conoscere un’azienda di Casalvecchio di Puglia, in provincia di Foggia. Casalvecchio è un comune vicinissimo al confine con ben due regioni, infatti nel giro di pochi chilometri si entra sia nel territorio del Molise che in quello della Campania. Questo territorio ha davvero tanto da raccontare, ricco di storia, di tradizioni, di folclore, la popolazione di Casalvecchio di Puglia è profondamente legata alla storia degli avi e tra queste strade si respira un profondo amore per la propria terra.

Una storia molto variegata, iniziamo scoprendo che questo antico borgo era già esistente in epoca medievale, ma fu raso al suolo nel XV secolo. Fu solo alcuni anni dopo, grazie ad un primo nucleo di profughi greco-albanesi, che sfuggivano all’invasione ottomana in territorio balcano, che il borgo rinacque prendendo il nome di Sanctus Petrus de Castelluccio, diventato poi Casalvecchio di Puglia. Ed è proprio questo il motivo per il quale i suoi abitanti sono arbëreshë, e tutt’ora, dopo tanti secoli, custodiscono e tramandano le tradizioni dei padri greco-albanesi. Molti qui parlano ancora il dialetto di origine straniera e ogni anno puntualmente si assiste a rievocazioni storiche davvero magnifiche.

La manifestazione più importante si tiene a fine luglio ed è denominata “Vëllazëria”, che significa Festa della Fratellanza, il più grande raduno italiano delle comunità arbëreshë, le popolazioni della penisola di origine albanese. Dopo aver conosciuto meglio questo territorio, raggiungiamo la nostra destinazione: il Pastificio Andreola, ci attende Michele Andreola, desideroso di raccontarci il sogno che ha realizzato vent’anni fa.

Signor Andreola, qual è stata la sua formazione e quali sono state le sue esperienze professionali, prima di dar vita alla sua azienda?

Mi sono diplomato perito agrario e le mie prime esperienze sono state proprio in questo ambito, ho lavorato infatti presso l’Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura di Foggia. Questo mi ha permesso di porre le basi per quella che sarebbe stata la mia occupazione attuale. Dopodichè ho seguito un corso per approfondire le tecniche di essiccazione statica della pasta. Ho voluto arricchire il mio portfolio di esperienze in altri ambiti, lavorando come responsabile ristorazione e direttore di sala e come cameriere con qualifica di maitre e chef de rang.

Quando e come nasce il Pastificio Andreola?

La nostra azienda nasce nel 2004, l’idea è stata di mia madre, Laura Celozzi, che mi ha trasmesso la passione per questo lavoro sin da quando ero piccolo.  Il nostro Pastificio si colloca sui monti Dauni, nei pressi della zona denominata “tavoliere delle Puglie”. Il comune di Casalvecchio di Puglia è stato da sempre particolarmente vocato alla produzione di cereali ed in particolar modo alla coltivazione del grano duro. Sul nostro territorio è presente un molino di eccellenza, dove, quello che la terra ci dona, viene trasformato in ottima semola di grano duro. La nostra passione nasce appunto da questo, il nostro impegno si concretizza nel trasformare la materia prima a km zero in prodotti di elevata qualità: i nostri numerosi formati di pasta sia fresca che secca.

Ci parla di alcuni dei formati di pasta che producete attualmente?

Produciamo, tra l’altro, le note orecchiette pugliesi in quattro varianti, formato classico, al grano arso, all’uovo e orecchiette mignon all’uovo, ognuno di questi sia versione fresca che secca. Altri formati sono i Cicatelli, i Cavatelli, i Paccheri, la Calamarata, i Fusilli, i Troccoli, le Foglie di Ulivo e molto altro. La pasta che produciamo è ad essiccazione lenta e a basta temperatura per preservare le caratteristiche organolettiche della materia prima.

Ci racconta di quando, nella vostra azienda, ospitate ragazzi e bambini delle scuole e con loro organizzate dei laboratori, quali sono le loro reazioni, da cosa sono incuriositi?

Quando l’azienda viene visitata dai ragazzi o dai bambini delle scuole noto da parte loro tanta curiosità per i formati regionali e soprattutto per i trafilati al bronzo. Vedono la pasta che prende forma attraverso le trafile e per loro è motivo di emozione. Mostriamo l’intero processo produttivo, a partire dalla semola, il primo ingrediente, quindi vedono come si impasta, tutto il procedimento sia della pasta fresca che di quella secca.

I vostri prodotti sono apprezzati sia a livello locale, nazionale ed anche estero? Avete ricevuto, inoltre, anche dei particolari riconoscimenti?

Il nostro, come tanti altri, è un mestiere che ripaga nel tempo ed il nostro impegno costante unito alla scelta di mettere al primo posto la qualità in ogni fase della produzione, ha dato i suoi frutti. Siamo riusciti a fornire i migliori ristoranti della Puglia, del Molise, numerosi ristoranti italiani ed altri all’estero, situati in Germania, Spagna ed Austria. Sono stati diversi i riconoscimenti ricevuti nel corso degli anni: in occasione del Festival nazionale dei primi piatti denominato “I Primi d’Italia”; dall’Associazione Cuochi Fic; abbiamo avuto, inoltre, l’onore di portare i nostri prodotti a “Casa Sanremo” nel 2022.

Per un ristoratore è fondamentale poter disporre di una pasta di qualità superiore. In questo modo il risultato finale sarà un piatto ancora più apprezzato dal cliente. Cosa può dirci a riguardo?

I ristoratori e gli chef utilizzano soprattutto la pasta fresca, aspetto fondamentale è la tenuta in cottura della pasta. Per questa peculiarità, frutto di grani selezionati e di un’attenta lavorazione artigianale, i nostri prodotti sono molto apprezzati dagli chef che ogni giorno scelgono di utilizzare i nostri formati per la preparazione dei loro piatti.

Come immagina oggi il futuro della sua azienda ed in generale del suo settore?

Credo fortemente nell’importanza di mantenere un alto livello di qualità nella nostra azienda, questo prima di tutto e poi, perchè no, magari aggiungere ulteriori formati alla nostra gamma attuale. Per il futuro del settore, spero che anche le nuove generazioni portino avanti la qualità, è dura, non appaga subito economicamente, ma, di certo, è un valore aggiunto che col tempo gratifica e permette di avere un marchio col quale essere immediatamente riconosciuti ed apprezzati.

 

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