Michele Clemente, con “Le rotte del Pane” ha portato il pane di Laterza sulla nave Vespucci

Un’esperienza davvero unica e certamente indimenticabile quella vissuta dal mastro panificatore di Laterza Michele Clemente che a fine ottobre ha preso parte al progetto “Le rotte del pane”. L’iniziativa ha tra i suoi obiettivi principali quello di promuovere l’eccellenza italiana nel mondo e si avvale del coordinamento della Marina Militare. Il progetto è un tour mondiale della durata di venti mesi, iniziato il primo luglio 2023, e si svolge a bordo di Nave Vespucci. Quale miglior prodotto se non il pane per promuovere nei cinque continenti valori di primaria importanza come la coesione tra i popoli, l’importanza di uno stile di vita sano, la valorizzazione del patrimonio culturale ed enogastronomico.

Michele Clemente, classe 2001, ha preso parte a questo evento in rappresentanza del progetto specifico pugliese denominato “Le rotte del pane – La Terra delle Gravine”. A Singapore, a bordo della nave Vespucci, Michele, inoltre, ha ricevuto un prezioso riconoscimento, quello di “Ambasciatore della qualità”. Appena rientrato dal suo viaggio, abbiamo avuto il piacere di incontrarlo.

Michele raccontaci quando e come nasce la passione per il lavoro di panificatore?

Prima di imbattermi nell’azienda di famiglia, ho frequentato la scuola alberghiera che ha fatto crescere in me la passione per il mio lavoro. Da due anni ho iniziato la mia attività di panificazione rubando un po’ i segreti del mestiere e mettendo in pratica quella che è la mia esperienza e il mio contributo.

Quando e come hai sentito parlare per la prima volta di questo interessante progetto?

Ho sentito parlare per la prima volta del progetto “le rotte del pane” circa un anno fa tramite Nadia Giannico, ambasciatrice del Pane di Laterza. Non è stata organizzata una conferenza stampa ufficiale, mi è stata, semplicemente, offerta una proposta di voler aderire al progetto.

Dopo che ti è stata comunicata la proposta di partecipare direttamente a questo evento mondiale, cosa hai pensato dell’opportunità che ti veniva offerta, quali sono state le tue sensazioni?

L’idea di prendere parte a questo progetto mi è stata proposta ed ho accettato ben volentieri anche perché mi entusiasmava la possibilità di portare un’eccellenza del mio territorio a bordo della nave più antica e più bella del mondo, avendo anche alle spalle una tradizione come panificatori, che viene portata avanti da tre generazioni della mia famiglia. Il fatto di essere stato coinvolto in questo progetto così prestigioso è stata una grande emozione e un grande onore per me.

In quali giorni esattamente si è svolto l’evento che ti ha visto protagonista insieme al Pane di Laterza?

L’evento del pane ha avuto luogo dal 26 al 27 ottobre. Il 27 si è svolta la presentazione. In mattinata, ho conosciuto la panettiera che era a bordo e la stessa mi ha fatto fare un tour completo della nave. In serata a conclusione della giornata abbiamo iniziato la presentazione del pane e degli altri prodotti e abbiamo cenato.

Regalaci una curiosità, un piccolo aneddoto su questa avventura davvero speciale.

Posso certamente dire che quello che mi è piaciuto di più è stato il momento in cui, subito dopo la presentazione, la gente si avvicinava incuriosita e mi chiedeva informazioni sul pane ed io ero felice di spiegare loro tutto ciò che lo riguardava. Nel complesso, anche se breve, è stata sicuramente un’esperienza molto intensa e da ripetere in futuro se ci sarà occasione.

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