Caseifico Nettis di Gioia del Colle, dove il latte si trasforma in treccine e treccioni al siero innesto

Una mattina d’ottobre, sembra che l’estate si intrecci con l’autunno, le temperature sono ancora molto piacevoli, ma i colori sono quelli tipici del periodo.  Immersi in questo clima particolare, decidiamo di dirigerci a Gioia del Colle per una tappa tra le bontà dei Caseificio Nettis. Ci attende Giancarlo Nettis che durante una piacevole chiacchierata ci fa dono di qualche gustosissimo assaggio dei loro prodotti. Davvero impossibile resistere.

Signor Giancarlo quando ha inizio l’attività del vostro caseificio e di cosa si occupa all’interno dell’azienda?

Nata nel 63’ dall’amore dei nostri genitori, Francesca e Martino,  per la passione e l’artigianalità il nostro Caseificio Nettis è ancora oggi simbolo di quella tradizione. Una citazione diceva: gli uomini del presente sono quelli che hanno un profondo rispetto del passato. Oggi il mio ruolo da Responsabile Organizzativo e di Organigramma mi fa riflettere sull’importanza della qualità della materia prima che impieghiamo, prettamente locale, perché grazie ad essa e alle vecchie lavorazioni, che adoperiamo, possiamo definire “un successo” il risultato di molti dei nostri prodotti.

A proposito di prodotti, quali sono quelli più apprezzati e cosa li contraddistingue?

Tra i nostri prodotti, senza dubbio i più richiesti sono Treccine e Treccioni al Siero Innesto, senza nulla togliere ai nostri pregiati Provoloni. La lavorazione di questi prodotti al palato dei nostri consumatori ha un retrogusto acidulo e questo rappresenta un valore di genuinità e digeribilità con un basso contenuto di lattosio che nel cliente finale è un valore aggiunto e quindi ricercato.

Quanto è importante la passione per il proprio lavoro?

È certamente fondamentale. Noi cerchiamo di diffondere passione e dedizione anche alle scolaresche e ai gruppi stranieri che vengono in visita presso il nostro stabilimento.

Ci può raccontare un aneddoto simpatico legato alla vostra attività?

Uno dei momenti più divertenti di cui ho memoria è stata una dolce signora che alla prova di filatura dimostrativa della pasta non è riuscita a resistere alla tentazione di continui assaggi tanto che alla fine non aveva più nulla da filare. La nostra terra e le nostre tradizioni devono essere raccontate, ci piace diffondere la nostra filosofia lavorativa. Grazie Pugliosità.

 

 

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