Roberto Rossi, l’uomo nuovo che avanza per rendere “Centovignali” un contenitore d’esperienze

I passaggi generazionali rappresentano l’inizio di un cambiamento, l’avvicendarsi di padre in figlio, spesso, costituisce un elemento che alimenta una forte emotività da parte di entrambi, che se gestita nel migliore dei modi proietta un’azienda verso un nuovo futuro. Roberto Rossi, figlio quarantenne di Vito, fondatore della cantina “Centovignali” di Sammichele di Bari, ha iniziato il suo percorso d’inserimento nell’azienda per scrivere un nuovo capitolo di questa storia, restando ancorato alle radici di questo splendido Borgo pugliese.

Roberto dopo la laurea in ingegneria ha lasciato la Puglia per realizzare le sue esperienze professionali, che in pochi anni l’hanno portato letteralmente a girare il mondo, da Milano, a Praga passando per gli Stati Uniti d’America. Il core business familiare si poggia sul settore delle costruzioni, attività che ha visto suo papà Vito da sempre impegnato, fino a quando nel 2009 ha dato sfogo a quel desiderio per troppo tempo lasciato inascoltato ed ha iniziato a dare nuova vita a quei terreni di proprietà della sua famiglia. Nella prossima primavera finalmente prenderà forma la nuova cantina e questo evento è stato lo stimolo ulteriore che ha spinto Roberto Rossi a entrare da protagonista nel progetto enoico nato dalla volontà di suo padre.

Da pochi mesi Roberto è diventato papà, un figlio ti cambia la vita e ti permette di vedere le situazioni seguendo una prospettiva differente, questo evento accompagnato dalla realizzazione della nuova cantina, unito al suo legame sempre così viscerale verso questa terra l’ha portato a voler svolgere un ruolo di primo piano per la cantina “Centovignali” per compiere quei passi, di cui l’azienda ha bisogno per attuare la propria evoluzione.

“La mia idea è quella di creare un contenitore che vada oltre l’aspetto produttivo, spingendo tanto sul turismo enogastronomico. Sammichele ha una forte caratterizzazione gastronomica basti pensare alla famosa zampina e a tutto l’indotto creato dalle macellerie, siamo collocati in terreni unici e vogliamo offrire durante la visita in cantina un’esperienza che coinvolga il nostro ospite in forma completa. Il prossimo passaggio sarà anche la realizzazione di un’area Glamping per poter ospitare chi vorrà venire a trovarci”.

Nella nuova cantina verranno realizzati i vini dell’annata 2025, “Ho deciso con mio padre di proiettare la nostra realtà verso il prossimo futuro, aprendoci alle nuove generazioni, sul mercato esistono tanti vini, dobbiamo distinguerci dagli altri creando la nostra unicità per permettere al consumatore di sceglierci”. Continua Roberto: “Ho voglia di realizzare cose differenti, ho girato tanto, anche fuori l’azienda di famiglia, ed ho capito che all’estero hanno la capacità di valorizzare le proprie cantine e di promuoverle, pur non avendo la nostra storia e le nostre tradizioni. Noi in Puglia abbiamo la cultura, il piccolo borgo e possiamo proporre un modo di vivere differente, stop alla vita frenetica per riconnettersi con l’ambiente circostante”.

Nei desideri non troppo nascosti di Roberto c’è sicuramente la voglia di lasciare l’azienda di famiglia per dedicarsi completamente al progetto della cantina, che lo vede protagonista di una serie di cambiamenti che indirizzeranno Centovignali verso una nuova direzione. Se da piccolo vedeva Sammichele come il paesino vicino alla grande città di Bari oggi ha ben compreso che essere un piccolo paese è il valore aggiunto.  “Nei nostri progetti futuri c’è tanto da fare, apriremo uno store a Sammichele, ad oggi siamo contenti per come si è conclusa questa vendemmia soprattutto per la qualità che troveremo nei vini bianchi. Un grazie particolare lo devo rivolgere al nostro enologo, Mourad Ouada, che è stata la persona determinante a guidarci in questo percorso, l’azienda con lui ha preso un altro passo”.

Per Roberto tutto riparte da Sammichele, da quel piccolo borgo pugliese ricco d’attrattiva, protagonista indiscusso della sua infanzia e delle sue domeniche trascorse in famiglia e in compagnia dei suoi nonni. I profumi, i cibi e tutto parlano di un tempo passato che deve assolutamente tornare a far battere forte il cuore di Roberto e di tutta la sua famiglia.

 

 

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