Vinitaly 2024 chiude con 97 mila presenze, crescono gli operatori stranieri

Mercoledì 17 aprile si è conclusa la 56esima edizione di Vinitaly, la kermesse dedicata al vino italiano chiude le porte per l’anno 2024 con 97 mila presenze. In leggero incremento gli operatori esteri provenienti da 140 paesi a quota 30.070 (31% sul totale), di cui 1200 top buyer (+20% sul 2023) da 65 nazioni selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia.

Il prossimo appuntamento con la 57esima edizione si terrà a Veronafiere dal 6 al 9 aprile 2025.

Per il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo: “Vinitaly consolida il proprio posizionamento business e un ruolo sempre più centrale nella promozione internazionale del vino italiano. I dati della manifestazione, unitamente al riscontro positivo delle aziende, confermano gli obiettivi industriali dell’attuale governance di Veronafiere fortemente impegnata a potenziare il brand fieristico del made in Italy enologico nel mondo. Va in questa direzione il rafforzamento della collaborazione con tutti i referenti istituzionali, oggi in prima linea con Veronafiere nel sostenere l’internazionalizzazione del settore”.

La profilazione degli operatori è tra i nostri principali obiettivi strategici – commenta l’amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese -. Un risultato già centrato nella scorsa edizione, quella della svolta di Vinitaly, e proseguito quest’anno anche nei confronti della domanda domestica, in particolare quella del canale horeca attraverso iniziative di comunicazione e marketing che hanno contribuito all’incremento delle presenze italiane. In questi giorni abbiamo registrato reazioni positive da parte delle aziende, dei consorzi e delle collettive regionali. Una iniezione di fiducia in un momento complesso che ci vede impegnati a supportare il principale prodotto ambasciatore e apripista dell’agroalimentare del Belpaese nel mondo”.

Sul fronte delle presenze estere a Vinitaly 2024, gli Stati Uniti si confermano in pole position con un contingente di 3700 operatori presenti in fiera (+8% sul 2023). Seguono Germania, Uk, Cina e Canada (+6%). In aumento anche i buyer giapponesi (+15%).

Le attese per l’edizione appena trascorsa di Vinitaly erano alte, visto l’edizione dello scorso marzo per quanto riguarda il ProWein di Dϋsseldorf, non troppo entusiasmante, a causa della mancanza di importatori asiatici. Tra i produttori è emerso, nonostante il calo dei consumi per quanto riguarda il vino, una grande caparbietà e voglia di non mollare nelle sfide future che coinvolgono il settore.

Foto credits: Veronafiere-Ennevifoto

 

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