Il Senatore Cappelli, il grano orgoglio di Puglia

Grano duro tra i più antichi coltivati in Italia, “Il Senatore Cappelli” è una varietà di grano tra le più diffuse ed amate nel nostro Paese, frutto di una ricerca effettuata per la prima volta in provincia di Foggia. Scoperta nel 1915, questa varietà è nata dalle sperimentazioni messe in atto dall’agronomo Nazareno Strampelli su un terreno di proprietà del marchese Raffaele Cappelli. Questa varietà di grano, che negli anni seguenti divenne un successo tra gli agricoltori italiani, prese il nome di Senatore Cappelli.

Nato dall’incrocio tra una varietà di grano tunisina, il Jenah Rhetifah, insieme ad altre varietà di frumento, il grano duro Senatore Cappelli, nel periodo tra gli anni ‘30 e ‘40 venne definito “razza eletta”. Per i decenni successivi si conferma come coltivazione presente soprattutto nei campi di Puglia e Basilicata.

Il genetista cercava in quel periodo storico, attraverso le sue ricerche, di andare incontro alla necessità primaria di sfamare il popolo italiano garantendo la maggior resa possibile dai raccolti dei grani. Una varietà che si diffuse tanto per le sue peculiarità e soprattutto per la resa per ettaro, molto più elevata rispetto ad altre colture.

In seguito alle varie sperimentazioni, Strampelli arrivò a selezionare esattamente questa varietà di grano duro autunnale che presentava ottimi risultati nel processo di pastificazione. Un grano tanto amato il Senatore Cappelli, perché, tra l’altro, è rimasto autentico, come l’originario, non avendo mai subito modificazioni da quando è stato scoperto.

Un bagaglio nutrizionale inalterato, ricco di elementi, tra i quali lipidi, amminoacidi, vitamine, minerali, elevato apporto proteico, un livello di glutine molto basso e, da non sottovalutare, un’elevata digeribilità.

Una pianta che si presenta molto alta rispetto alla media, raggiunge infatti 1,80 metri circa. Soprattutto negli ultimi decenni, la produzione di questa cultivar monograno è aumentata tantissimo. Numeri quindi elevatissimi grazie ad una qualità eccellente, davvero un orgoglio per la Puglia.

È un frumento molto duro e questo consente di avere un risultato finale nel piatto particolarmente apprezzato perché la pasta ottenuta resta sempre al dente, un grano, inoltre, molto richiesto anche dal mercato del biologico.

Per le sue caratteristiche, infatti, può essere coltivato solo in modo naturale, senza, quindi, utilizzare concimazioni e diserbanti che danneggerebbero le piante, facendole piegare e spezzare.

Le piante presentano anche radici particolarmente profonde che danno alla pianta una speciale resistenza alle erbe infestanti e la capacità, inoltre, di trarre il nutrimento dagli strati più profondi del terreno che sono più ricchi di sostanze nutritive.

È importante ricordare alcune tra le particolarità e i vantaggi dei grani lavorati a pietra come il grano duro Senatore Cappelli. Attraverso questo procedimento le farine ottenute sono meno raffinate e conservano in questo modo tutta la loro ricchezza nutrizionale.

I grani antichi, inoltre, sono lavorati solitamente con metodi artigianali e quindi meno industriali e questo permette di tenere traccia dell’intera filiera e di tutelare la biodiversità.

In ultimo ma non per ultimo, questi grani, soprattutto se in versione integrale o semi-integrale, racchiudono un profumo intenso ed un sapore ricco che si perde, il più delle volte, per mezzo delle lavorazioni industriali nei comuni grani moderni.

 

Foto credit: Giuseppe Russo

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