Gli agrumi, frutti autunnali-invernali per eccellenza, sono ricchi soprattutto di Vitamina C, così importante per fortificare le nostre difese immunitarie. Tra gli agrumi, uno dei frutti più consumati sono certamente le clementine. Scopriamo alcune interessanti notizie riguardanti la coltivazione delle varietà presenti nella zona del golfo di Taranto.
La zona di produzione si estende nel territorio che comprende i comuni di Palagiano, Massafra, Ginosa, Castellaneta, Palagianello, Taranto e Statte. La varietà di clementine coltivata nella zona del golfo di Taranto è praticamente un incrocio tra il mandarino e l’arancia, caratterizzato dalla forma piuttosto sferoidale, lievemente schiacciata ai poli, con una buccia liscia o appena rugosa, di colore arancio con qualche leggera sfumatura sul verde.
Le clementine devono il loro nome ad un frate di nome Clemente, che scoprì questo frutto in Algeria. Notizie certe sulle prime introduzioni di agrumi nel territorio della provincia di Taranto risalgono al XVIII secolo. Per una vera e propria diffusione si dovrà attendere, però, il secolo scorso, grazie alla creazione di un’efficacie sistema di irrigazione che ha consentito l’ampliamento e la specializzazione di questa coltura.
Un territorio certamente favorevole grazie all’ottima esposizione a sud e la presenza della dorsale collinare della Murgia che offre un valido riparo dai venti freddi provenienti dal nord. Il territorio che si affaccia sul golfo di Taranto si presenta ideale per la coltivazione di questi agrumi, grazie ai suoi terreni solitamente pianeggianti, profondi, ben drenati e particolarmente fertili.
La zona di produzione di questi gustosi frutti è caratterizzata da un clima caldo, ben soleggiato e con bassa umidità, tutti fattori che incidono in maniera molto positiva sia sulla loro crescita che sulla loro maturazione conferendo al prodotto finale un’elevata qualità ed eccellenti caratteristiche organolettiche.
I terreni che ospitano queste coltivazioni, per le loro caratteristiche, agevolano l’irrigazione, che avviene a goccia o zampillo e si protrae quasi per l’intero anno. L’irrigazione, inoltre, per evitare che sulla pianta si formino marciumi, estremamente dannosi, viene effettuata in modo diretto, ma lontano dalla chioma.
Anche il lavoro di potatura, che viene praticato ogni anno in tarda primavera, ha il suo ruolo fondamentale e si rende necessario ad ottenere il giusto equilibrio tra funzione vegetativa e produttiva.
Generalmente, la concimazione di questi agrumi, ha, invece, cadenza triennale, a seconda dello stato di fertilità del terreno. La raccolta delle clementine viene svolta solamente a mano, utilizzando delle forbici, avendo cura di non rovinare i frutti.
La durata della raccolta è diversa a seconda delle varietà, quella denominata “Comune” ha un periodo produttivo più lungo, le altre sono perlopiù primizie.
I frutti vengono raccolti insieme ad alcune foglie e devono, ovviamente, essere asciutti, per garantire una buona conservazione e quindi durata del frutto.
Si consiglia di conservare in frigorifero le Clementine del Golfo di Taranto Igp, che in questo modo possono essere consumate anche fino ad alcune settimane dopo. Un frutto con un altissimo contenuto di Vitamina C, ma, allo stesso tempo, anche rinfrescante e diuretico.
Gli utilizzi sono molteplici: certamente gustato al naturale, ma non solo, ottimo anche per la preparazione di deliziosi succhi, sciroppi e marmellate.Sicuramente da non perdere è anche la versione sorbetto!
Non solo uso alimentare, questo frutto viene utilizzato anche nella cosmesi per la preparazione di lozioni tonificanti.