La nostra terra ci regala, tra l’altro, tanti frutti ogni anno, il primo che possiamo gustare è certamente la ciliegia, frutto diffusissimo nella nostra regione, che ne è tra i maggiori produttori. Caratteristica particolarissima è il brevissimo tempo che intercorre tra la meravigliosa fioritura di questi alberi e la maturazione del frutto.
Un tempo di circa 40 giorni, quindi davvero ridotto, la fioritura avviene tra i mesi di marzo ed aprile ed i frutti sono pronti tra la prima metà di maggio e la prima metà di giugno. Ovviamente dipende dalle diverse varietà e dall’andamento climatico.
In provincia di Bari ed esattamente a Turi, nei primi giorni di giugno si svolge la sagra della ciliegia “ferrovia” ma nell’attesa di questo evento è possibile partecipare ad una caratteristica passeggiata tra i ciliegi in fiore, un’esperienza multi-sensoriale certamente da provare almeno una volta! La passeggiata si svolge a bordo di piccoli carretti trainati da mule.
Degna di nota è sicuramente anche l’iniziativa della città di Taranto, dove in viale Magna Grecia, esattamente nei Giardini Virgilio, nel 2021 sono stati piantati 12 ciliegi giapponesi da fiore, un suggestivo angolo di Giappone nella cittadina pugliese.
E se i ciliegi nella nostra regione trovano grandi spazi essendo una coltivazione largamente chiesta dal mercato nazionale e non solo, passiamo ora ad un frutto che vede la sua maturazione durante l’ultima decade del mese di giugno, praticamente subito dopo le appena menzionate ciliegie. Stiamo parlando delle albicocche, che hanno la loro fioritura tra fine febbraio e metà marzo, regalando un contrasto davvero speciale: un delicato abito di fiori rosa e bianchi che sbocciano prima ancora che le foglie compaiano sull’albero, quindi tra i rami ancora spogli.
Allo stesso tempo, essendo ancora in periodo invernale, i fiori rischiano di subire possibili gelate tardive che influenzerebbero negativamente il futuro raccolto.
Ormai l’estate è iniziata e proprio tra fine giugno ed inizi luglio si entra nel pieno della maturazione delle pesche, ma facciamo anche stavolta un passo indietro, arrivando alla delicata e magica fioritura di questi alberi, tanto ammirati per la bellezza dei loro fiori, il loro profumo e l’aspetto leggiadro. Una vera e propria attrazione per le api e gli altri insetti impollinatori che non possono resistere a tanta meraviglia, la fioritura avviene tra fine inverno e primavera inoltrata.
Il nostro excursus tra le prime fioriture dell’anno, preludio di alcuni dei più gustosi e comuni frutti mediterranei della nostra terra, termina con un frutto diverso dagli altri perché facente parte della categoria frutta secca: la mandorla.
Caratterizzato da incantevoli fiori bianchi lievemente screziati di rosa chiaro e dal gradevolissimo profumo, il mandorlo è una pianta molto antica e diffusissima nel bacino del Mediterraneo. Certamente è uno dei primi a fiorire, possiamo infatti ammirare la sua bellezza già tra fine gennaio e la prima parte di febbraio.
La maturazione del frutto avviene invece tra fine luglio e settembre, la mandorla ha molteplici utilizzi, tra i principali quello di utilizzarla per i noti dolci della tradizione pugliese, ma ricordiamo anche il suo prezioso nettare, il conosciutissimo sciroppo di latte di mandorla, la cui produzione era già nota ai nostri nonni.
Apprezzato per il gusto fresco e gradevole da gustare soprattutto durante la stagione calda, ma non dimentichiamo che la mandorla, oltre ad essere molto rinfrescante, è molto ricca di vitamina E, dall’importante azione antiossidante.
Tra i diversi alberi da frutto, il mandorlo si distingue per la sua longevità, può resistere infatti anche 50 anni e non mancano casi di alberi plurisecolari. Ama e sopporta molto bene il clima caldo e quindi predilige certamente terreni soleggiati.
Foto credit: Louis