Il Carnevale di Sammichele di Bari tra prelibatezze e tradizione

Partiamo insieme alla scoperta di uno dei Borghi più belli d’Italia: Sammichele di Bari e lasciamoci conquistare da alcuni dei suoi prodotti più noti e dal suo Carnevale che vanta un’antica tradizione. Siamo a Sammichele di Bari per conoscere meglio alcune peculiarità di questo delizioso borgo e abbiamo incontrato gli assessori Catia Giannoccaro e Luigi Dionisio, rispettivamente Vicesindaco con delega alle attività produttive e promozione del territorio e Assessore alla Cultura.

Dottoressa Giannoccaro, cosa possiamo gustare in questo periodo a Sammichele di Bari?

“Sammichele di Bari è ormai nota per le sue prelibatezze culinarie. Anche in queste giornate invernali e di Carnevale chi si reca a Sammichele di Bari può assaggiare, presso le diverse attività enogastronomiche presenti, i suoi due prodotti tipici di eccellenza. Non a caso lo slogan che identifica Sammichele di Bari nel circuito di Borghi più Belli d’Italia, in cui siamo entrati dal primo aprile 2023, è: SAMMICHELE DI BARI “dove i sapori diventano emozioni”.

Parliamo della zampina e della focaccia a libro.

Per la zampina il Consorzio promotore ha attivato l’iter per il riconoscimento di IGP, per la focaccia a libro è stato già ottenuto il presidio Slow Food. La zampina è un prodotto a base di carne mista (bovina e ovina) e si presenta di colore rosso vivo e a forma di spirale.  E, generalmente, commercializzata sotto forma di prodotto sfuso nelle macellerie, o nei supermercati in vaschetta. La cottura viene fatta alla brace. La Sagra della Zampina ne festeggia le proprietà succulenti ed è stata istituita nel 1967 per volontà dei macellai al fine di promuovere e commercializzare questa particolare salsiccia realizzata secondo un protocollo di produzione fedele alla tradizione tramandata nel tempo. Tale prodotto dall’anno 2001 è inserito negli elenchi PAT della Regione Puglia ed è stato costituito un comitato che ha avviato il procedimento per il riconoscimento del marchio IGP di Sammichele di Bari.

La focaccia a libro è un rotolo di pasta avvolto a spirale. Esternamente è croccante ed ha un colore tendente al bruno, mentre, all’interno, è soffice e di colore bianco. Il nome potrebbe derivare dalla chiusura a libro della sfoglia che viene stesa, condita con olio extravergine, sale e origano, pochi e semplici ingredienti tipici della cucina povera di un tempo, e poi richiusa su sé stessa per formare un rotolo che viene sistemato appunto a spirale. Tale prodotto dall’anno 2005 è inserito negli elenchi PAT della Regione Puglia; nel 2022 è arrivato il riconoscimento di Presidio Slow Food.”

Per quanto riguarda i dolci, quali sono quelli più tipici di Carnevale?

“Non c’è un dolce tipico di Carnevale, ma chi arriva a Sammichele di Bari in questo periodo può gustare diverse prelibatezze nelle pasticcerie che producono: pasticceria mignon e già le gustosissime Zeppole di San Giuseppe (che in realtà sono già in produzione); dolci tipici di mandorle e, ovviamente, le immancabili chiacchiere di Carnevale.”

Dottor Dionisio, come nasce in questo borgo la tradizione legata al Carnevale?

“Le tradizioni carnascialesche sono radicate nella storia di Sammichele di Bari e Il 17 gennaio, giorno in cui si festeggia Sant’Antonio Abate, inizia il nostro Carnevale e con esso le notti magiche, nei tradizionali Festini del borgo, organizzati in locali di medie e grandi dimensioni che eccezionalmente in questo periodo dell’anno assumono l’aspetto di vere e proprie sale da ballo, tutti i giovedì, sabato e domenica, sino al martedì precedente le Ceneri. Le prime notizie documentate sul Carnevale di Sammichele, risalgono al XIX secolo e ci parlano di una ritualità non molto diversa da quella attuale: il rapporto di polizia del 4 marzo 1830 inviato all’intendente di Terra di Bari e l’art. 33 dello Statuto Patrio per la Polizia Urbana e Rurale del Comune di S. Michele dell’anno 1835. Negli statuti dei Comuni limitrofi non esisteva un articolo analogo. Se in quell’epoca si è sentito il bisogno di regolamentare in qualche modo il Carnevale di Sammichele di Bari, vuol dire che ci troviamo di fronte ad una tradizione già ben consolidata, forse nata assieme al paese stesso (1615).

I Festini, originariamente erano organizzati nelle abitazioni dei ricchi possidenti ma successivamente si diffusero anche nel resto della popolazione con un duplice intento: quello di accasare le proprie figlie e creare divertimento. Infatti, metteva ballo principalmente il padrone di casa che aveva una figlia in età da marito. Invitava a casa propria alcune famiglie tra le quali vi era il ragazzo prescelto. L’altro, era quello di potersi divertire e trascorrere delle serate serene, lontani dalla fatica dei campi.

La mascherata invece nasce per le donne, come occasione per potersi recare in questi locali ed invitare al ballo quel determinato ragazzo che a quei tempi non si avrebbe mai avuto l’opportunità di avvicinare; l’altra era quella, per alcuni contadini uomini, mascherati e quindi irriconoscibili, di deridere il “padrone” che ballava in quel festino riempiendolo di scherni. Il carnevale sammichelino ha anche la sua maschera tradizionale, l’ómene curte. Ad una persona di statura regolare viene posto sul capo un setaccio, e quindi un sacco di juta che ricopre la persona sino ai fianchi. Sempre ai fianchi viene legato trasversalmente un bastone, “le braccia” e sul quale vengono infilate le maniche di una camicia ed una giacca, con dei guanti legati all’estremità, “le mani”.Un fazzoletto colorato, la rasola e degli scarponi completano il look. Il risultato finale è quello di un contadino di piccola statura, con la testa molto grossa.”

Parliamo ora di alcuni tra gli eventi di questi ultimi giorni di Carnevale, quali sono i più significativi?

“Gli eventi di febbraio relativamente al carnevale Sammichelino sono le varie serate danzanti fino al 13 febbraio, le pentolacce nei festini nei giorni 17-18-24-25. Il giorno 10 sarà ospite Roberto Farnesi, mentre il giorno 11 ci sarà “Il Carnevale dei ragazzi” sfilata di carri allegorici. Da sottolineare è certamente l’importante partecipazione alla BIT di Milano che si è svolta nei giorni 5 e 6 febbraio, presentando tra l’altro la tradizione carnevalesca del nostro borgo.”

 

 

 

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