L’Osteria degli Spiriti, il ristorante della famiglia Merazzi di Lecce

Sono una coppia nella vita e nel lavoro. E da due decenni svolgono un ruolo di primissimo piano all’interno del panorama della ristorazione leccese. Stiamo parlando di Piero Merazzi e di Tiziana Parlangeli, che hanno alle spalle una storia significativa, sebbene differente. Piero proviene dallo stesso settore e dall’attività di famiglia; Tiziana conserva gelosamente il ricordo della nonna che sapeva fare il pane e il cacioricotta, e delle leccornie preparate dalla mamma, anche se ha fatto studi completamente diversi ed è diventata ragioniera. Sulla base di tali premesse nasce all’inizio del nuovo millennio l’Osteria degli Spiriti, grazie all’idea di creare un locale tipico ma di classe, e dove gli unici spiriti vaganti sono quelli relativi ai vini e ai distillati selezionati con competenza dal patron.

In vent’anni tuttavia molte cose sono cambiate, e molti sono stati i riconoscimenti: dalle segnalazioni delle guide più prestigiose, e dalle visite di tanti personaggi famosi, fino al premio ottenuto dal loro figlio Gianmarco come Emergente Sala del Sud. Non a caso oggi Gianmarco si occupa dell’adiacente pizzeria gourmet, mentre la mamma da cuoca autodidatta è diventata provetta chef, capace tanto di un rispettoso recupero della tradizione, quanto di misurate aperture innovative. Lo dimostra la delicata tartare di tonno con capperi, sedano, carote e perle di aceto balsamico, che funge da lieve preludio a un crescendo rossiniano, con punte d’eccellenza e soluzioni di notevole robustezza. E lo dimostrano nel complesso tutte le preparazioni a base ittica. A partire dall’imperiale crudo di gamberi e scampi; fino ai ghiotti spaghetti di pasta fresca al basilico, prezzemolo e menta, e conditi con l’astice, o con le vongole veraci e i fiori di zucca. Senza però sottovalutare la tartare di baccalà con pomodori secchi, capperi e crostini di pane, e le fascinose note aromatiche del calamaro con salsa di avocado e ravanelli.

L’alternativa è invece interamente declinata sulla tradizione salentina, tra i fritti misti, la squisita focaccia con cipolla rossa, melanzana e capperi, e le melanzane con cipolla rossa in agrodolce. Magari un attimo prima di aprire il capitolo dei primi piatti, che prevedono le corpose orecchiette con ragù bianco d’agnello e fonduta di caciocavallo; oppure la poesia delle sagne ‘ncannulate con ricotta forte, perfette per la fattura della pasta, la qualità della ricotta forte di masseria, e il gusto della salsa di pomodoro. Si chiude con un’ampia panoramica di dolci caratteristici, con la torta di ricotta, amaretti e marmellata di arance, e con il meraviglioso panettone di Tiziana, che ha trionfato in periodo natalizio. Il tutto nelle accoglienti salette che vengono ingentilite da eleganti oggetti in ceramica, comode sedie e belle tovaglie. Discorso a parte merita la suggestiva cantina con un ampio spazio per la degustazione di etichette pugliesi, nazionali ed estere, bollicine e distillati, e dove in particolari occasioni si può anche pranzare.

 

 

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