Un’ arabesque, uno chassé e in punta di piedi il sogno di Roberta Di Laura, classe 1992 parte da Taranto, sua città d’origine, per raggiungere i teatri più prestigiosi, superando anche i confini italiani. Un amore viscerale per la danza che coltiva da piccola, diventando oggi una ballerina di fama internazionale che brilla per talento, passione e determinazione nel panorama mondiale della danza rendendo onore alla Puglia nel mondo. Ed è proprio “per aver onorato l’immagine più bella della Puglia” che la Di Laura ha ricevuto, lo scorso ottobre, il suo ultimo riconoscimento “Premio Internazionale Adriatico” presso il bellissimo Teatro Angel Dal Foco nelle Marche.
Ballerina professionista, insegnante e coreografa con l’amore per la danza fin da piccola. A soli 20 anni, nel 2013, entra a far parte del Consiglio Internazionale della Danza di Parigi (CID) riconosciuto dall’UNESCO, l’organizzazione internazionale per tutte le forme di danza. Un percorso in punta di piedi ricco di successi e soddisfazioni che l’hanno portata nel 2020 sulla rivista internazionale “STARS” Illustrated Magazine New York ad essere indicata tra le personalità a livello mondiale più influenti dell’anno.
È attualmente Vice Presidente dell’associazione Universum Academy Switzerland e dal 2021 è entrata a far parte della World Artistic Dance Federation.
Di recente è stata tra i partecipanti alla prestigiosa Assemblea Generale CID svoltasi presso il Palazzo dell’UNESCO a Parigi. Nel corso dell’evento, a cui hanno preso parte le personalità più importanti del settore danza, la tarantina, che ha rappresentato con onore l’Italia e la Germania, ha presentato il suo nuovo progetto “Masterclass World
Tour” che la porterà in diverse città del mondo.
La giovane ha presentato lavori di ricerca sulla danza, molti dei quali tesi alla valorizzazione della Puglia, per i Congressi Mondiali svoltisi ad Atene, San Pietroburgo, in Canada, Florida, Ucraina, ad Avignone, Bahamas, Mosca, Varsavia, dove è stata protagonista di una mostra fotografica presso l’Università e il Museo Nazionale Etnografico di Varsavia e a Tokyo dove è stata l’unica italiana a inviare un lavoro di ricerca sulla danza e a rappresentare l’Italia all’estero. Inoltre nel corso del 50° Congresso Mondiale Danza svoltosi ad Atene è stata presentata la sua tesi di laurea “Ida Rubinstein: rivoluzione tra teatro e danza”.
L’artista pugliese si distingue per la variegata formazione professionale che l’ha vista protagonista di corsi di perfezionamento ed aggiornamento presso scuole del calibro della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, la Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma, la Scuola del Balletto di Roma. È stata inoltre allieva dei più importanti docenti delle accademie più prestigiose a livello internazionale.
Di grande spessore la sua carriera artistica che l’ha vista calcare prestigiosi palcoscenici in diversi paesi del mondo tra cui Germania, Marocco, Emirati Arabi, Inghilterra, Taiwan, Tunisia, Romania, Grecia e Spagna.
Alla straordinaria formazione artistica si aggiunge inoltre un brillante percorso di studi infatti dopo la maturità classica conseguita presso il Liceo Archita di Taranto, ha conseguito la laurea in “Arti e Scienze dello Spettacolo” presso l’Università Sapienza di Roma, un master e diversi corsi di perfezionamento universitari in Italia e all’estero.
Un’artista poliedrica, cittadina del mondo ma legata profondamente alla sua terra. Tantissimi i premi ed i riconoscimenti ricevuti proprio in Puglia ma anche a livello nazionale ed internazionale tra cui: Premio Internazionale Città di Crisalide Città di Valentino”, “Premio Nilde Iotti ”, “Premio Città di Monopoli – Giovani Eccellenti”, “Premio Fiducia Adoc Taranto”, “Premio Internazionale di Cultura Re Manfredi”, “Premio Internazionale Universum Donna”, “Premio Donne di Puglia”, “Lifetime Achievements Award, “Premio Salento Donna”, “Premio Corriere di Taranto – Donne di Taranto”, “Premio Dies Virtutis”, “Ispiring Women´s Aichyci Award“, Premio alla Carriera “Una Vita per la Danza“, “Premio Vigna D’Argento, ’Targa Talento Jonico“, “Premio Dea Ebe”.