Antonio Valentini di Masseria Aura Terrae: «Il vero lusso è ritrovare il benessere dell’anima»

«Ho creato qualcosa per lasciarlo nel tempo a futura memoria». Con queste parole Antonio Valentini, imprenditore nel settore edile inizia la sua intervista. Traspare lungimiranza e voglia di fare in questa frase che prelude a una chiacchierata ricca di significato. L’uomo che dal mattone ha dribblato sull’ospitalità di lusso ci racconta qual è la sua idea di lusso, quando da testardo, così come si definisce, convinse il papà a diversificare il business di famiglia, puntando sui catering di qualità e sull’ospitalità in sinergia con la natura circostante. L’ultima creatura nata dall’abilità imprenditoriale di Valentini sorge a Polignano a Mare in masseria Aura Terrae, un ex monastero riportato all’antico splendore, dove la proprietà ha come obiettivo quello di far raggiungere ai proprio ospiti un pieno benessere interiore.

La vostra storia familiare proviene dal mondo dell’edilizia, poi nel 2008 con l’acquisizione del Relais il Santissimo di Turi iniziate una nuova avventura imprenditoriale. Come mai questa scelta?

Sono il più piccolo di quattro figli, mio padre ha realizzato l’impresa edile appena rientrato in Italia dopo gli anni vissuti in Venezuela, precisamente dal’57 al ’68. Terminati gli studi per diventare geometra non ho voluto iniziare il percorso universitario, mio fratello è già ingegnere, così iniziai subito a lavorare al fianco degli operai. Ammetto che è stata un’esperienza lavorativa davvero importante dal punto di vista formativo. Nel 2007 chiesi a papà di vendere alcuni terreni edificabili perché volevo diversificare quello che era il nostro business. All’inizio non fu d’accordo, poi la mia testardaggine mi ha spinto a insistere e alla fine dopo un anno di trattative siamo riusciti ad acquisire “Il Santissimo”. Per me il mondo dei catering e dei matrimoni era un’attività nuova. La mia famiglia, come tante pugliesi, è sempre stata molto accogliente, le porte di casa nostra erano sempre aperte e la tavola è il nostro punto di ritrovo preferito, questa mia naturale propensione alla condivisione e accoglienza mi ha spinto a investire verso questo settore.

Un bravo imprenditore deve avere quali caratteristiche?

Onestà, serietà e qualità in quello che fa, nel breve periodo si può perdere, soprattutto in termini economici, guardando lontano nel tempo sicuramente si è ripagati. La bravura di un imprenditore è anticipare gli investimenti e avere un certo tatto nella scelta dei propri collaboratori. Molti imprenditori dimenticano che le risorse umane sono una parte importante e il bene dell’azienda passa dalle loro mani. Io sono sempre dalla loro parte e amo creare una sinergia con il personale per farlo stare bene.

La realizzazione della Masseria Aura Terrae di Polignano punta verso l’ospitalità di lusso?

Qualche mese fa ho perso papà e ho dedicato la masseria Aura Terrae a lui. Prima di acquistare questa masseria avevo fatto un paio di visite, per le prime due volte avevo l’idea di fare matrimoni anche qui, alla terza visita capì che con questa struttura potevamo orientarci verso l’ospitalità. L’idea è quella di realizzare un vero concetto di ospitalità pugliese, inglobando la struttura alla natura circostante. Il lusso che intendo non lo trovi nel rubinetto d’oro, ma il vero lusso è raggiungere il benessere interiore lasciandosi trasportare dal fruscio del vento, dal mosaico di colori che si sovrappone al tramonto e al bouquet di profumi che si percepisce. Queste sono le sensazioni che ho vissuto durante le varie visite che si sono susseguite prima dell’acquisto e sono proprio queste emozioni provate che mi hanno spinto in questa direzione.  Il nucleo della masseria ha uno spazio di quasi due mila metri quadrati, era un insediamento rupestre del 1600 poi si è ampliato, per un periodo è stato un monastero. Negli ultimi anni era un centro agricolo comune, con un antico palmento per il vino, un frantoio e un forno a legna, insomma un vero e proprio centro agroalimentare.

La struttura è dotata di spazi che mirano alla condivisione?

Abbiamo cercato di fare degli interventi poco invasivi per tutelare la struttura originaria, avendo molta cura nei dettagli. L’idea di creare una complicità familiare spiega la scelta del grande tavolo centrale posto nell’area adibita per la colazione, mi piaceva poter dare valore alle relazioni sociali. Voglio far riscoprire ai nostri ospiti i sapori dei prodotti autentici provenienti dalla nostra terra.

Qual è la proposta gastronomica che offrite ai vostri clienti?

Da noi in menu non trovate il sushi, ma se un cliente lo desidera siamo pronti a realizzare i suoi desideri, ecco il lusso in cosa consiste. Abbiamo due tipologie di offerte gastronomiche, la prima, chiamata “Della Tradizione”, raccoglie i piatti simbolo della cucina pugliese, dai tubettini con le cozze alla parmigiana, mentre nel menu degustazione abbiamo dei piatti che strizzano l’occhio al gourmet, mettendo sempre la qualità della materia prima davanti a tutto. Siamo nell’agro di Polignano e puntiamo ad avere i prodotti del nostro territorio, provando a non tralasciare anche il mare, che sia locale, cercando di limitarne le mancanze dettate dal meteo avverso.

Qual è la risposta iniziale che state avendo dalla clientela?

Ho forzato la mano con i lavori che sono iniziati a novembre 2021 perchè avevo la volontà di aprire per la stagione in corso, non avendo uno storico nell’ospitalità il mercato al momento risulta frammentato, mi fa piacere ricevere costantemente richieste da parte di tour operator e ammetto che ho tante richieste di matrimoni per sposi provenienti dall’estero.

Qual è la sua visione per il futuro?

Mi auguro di andare avanti, tenendo sempre a mente che il grazie più grande lo devo a mio padre che oggi mi ha permesso di realizzare tutto questo. Il tempo a volte fa dimenticare da dove si è partiti, ma la mattina sono in cantiere con gli operai e ne sono orgoglioso. La mia dinamicità è ben conosciuta e proprio durante l’inaugurazione della Masseria alcuni ospiti mi chiesero quale sarà il mio prossimo investimento, al momento non c’è nulla di nuovo perchè il mio passo successivo avviene solo se quello precedente è completamente avviato. Non posso dire quanto tempo passerà, di certo non voglio fermarmi perchè sono un animo libero, il bello del lavoro in cantiere è quello di aprirlo e di vederlo chiudere per andare in un nuovo paese. In futuro non credo di allontanarmi dalla Puglia perché non riesco a pensare di fare un investimento e di doverlo gestire a distanza, devo sempre poterlo raggiungere in tempi brevi.

 

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