Nella società della performance, dove l’ozio è considerato l’anticamera dell’insuccesso e tutto si muove in modo frenetico, un profilo Instagram ci ricorda il valore della lentezza.
I panni stesi al sole, la pennichella su una barchetta in mezzo al mare, una coppia che si abbraccia guardando il tramonto, il lavoro all’uncinetto di un’anziana sull’uscio di casa, le chiacchiere dei vecchietti su una panchina diventano protagoniste di Vita Lenta, un progetto, nato in Puglia, che raccoglie momenti di vita quotidiana provenienti, ormai, da ogni parte del mondo, rubati dall’obiettivo di uno smartphone. Di recente il profilo @vita____lenta, che tra i seguaci annovera molti nomi noti, tra cui Chiara Ferragni, Damiano David dei Maneskin, Stefano De Martino, ha raggiunto 400 mila followers. «I numeri non contano e non devono essere mai il punto di partenza o di arrivo – afferma Gianvito Fanelli, curatore e fondatore del progetto – ma fanno piacere, soprattutto quando si legano a valori positivi. Grazie a questi numeri ho l’opportunità di raccontare una visione alternativa».
Una visione che Gianvito, designer pugliese dalle mille passioni, ha fatto propria, decidendo di abbandonare i ritmi frenetici di Milano per ritornare alla lentezza del suo paese in provincia di Bari, Conversano.
CHI È GIANVITO FANELLI
Designer specializzato in branding, content e service, è autore della newsletter d’ispirazione e informazione sul mondo contemporaneo “La colazione dei campioni”. Communication manager di LOI, showroom di famiglia, attualmente lavora in remoto come consulente per il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Scrive di cibo pugliese per passione, ha iniziato qualche anno fa parlando di panzerotti sulla rivista Munchies di VICE. Oggi collabora con Alfredo, magazine di Rollingstone, dove continua a scrivere di Puglia, «un po’ per patriottismo – afferma – un po’ perché penso che la mia terra abbia molto da raccontare».
VITA LENTA NASCE A CONVERSANO
L’ispirazione arriva, per caso, durante le vacanze estive del 2018, che, come ogni pugliese fuorisede, Gianvito trascorre nel suo paese d’origine. Passeggiando per il centro storico di Conversano la sua attenzione viene rapita da semplici scene di vita quotidiana a cui non aveva dato peso fino a quel momento. «Spinto dal contrasto tra la mia vita milanese e quella estiva trascorsa in Puglia – racconta Gianvito – inizio a riprendere quei momenti e a pubblicarli nelle stories del mio profilo Instagram, scrivendo in maniera didascalica vita lenta. Non volevo creare un brand, ma semplicemente descrivere la sensazione che suscitava in me quello che vedevo. Quasi subito ricevo diversi commenti da persone del posto, entusiaste del punto di vista che stavo condividendo. Anche loro trovavano una novità in quelle scene che avevano sempre sotto gli occhi, ma che non notavano più». In quello stesso anno un viaggio ad Alicudi, in Sicilia, offre numerosi momenti di lentezza da riprendere e condividere. L’archivio cresce, il dominio vitalenta.it viene registrato, ma senza un’idea precisa, fino all’arrivo del lockdown.
«Ad aprile 2020 – continua Gianvito – capisco che è arrivato il momento di condividere in maniera più strutturata i video che avevo archiviato negli ultimi due anni, quindi creo l’account @vita____lenta. La cosa parte in sordina. Oltre ai miei contenuti pubblico quelli realizzati dagli amici. Iniziano ad arrivare i primi tag e il profilo cresce, fino a esplodere quando condivido il video di @skino.ex, che ritrae un tizio mentre fuma una sigaretta su una barca a Marechiaro, nel Golfo di Napoli. Il video diventa virale, viene più volte rubato dal profilo e utilizzato da pagine molto seguite. In quel momento capisco che Vita Lenta può diventare qualcosa di grosso, ma non credevo così tanto. Pubblico sempre più contenuti dall’estero, spesso video provenienti da paesi sconosciuti che devono essere googlati per capire dove sono. Il profilo è stato più volte taggato e condiviso da Damiano David, Giorgia Soleri, Elodie, Valentina Ferragni, ma questo a me interessa relativamente. Ciò che conta è che arrivi il messaggio che voglio trasmettere, che va oltre la bellezza estetica del video, e leggendo i commenti, sempre molto positivi, credo che il messaggio sia arrivato».
IL PARADOSSO DELLA VITA LENTA
Oggi Vita Lenta è un laboratorio di imprenditoria, che vanta diverse collaborazioni con altri brand con cui condivide gli stessi valori, a partire dai poster realizzati con il collettivo di artisti Santo Manifesto, fino alla linea di abbigliamento made in Puglia creata con LC23, marchio di abbigliamento di Gioia del Colle, e il grafico artigiano, Loris Lillo, in arte Lillo Letters.
«Vivo il paradosso della vita lenta – conclude Gianvito – perché da quando la pagina è esplosa la mia vita non è sempre così lenta. Cerco di aggiungere canali e fare progetti nuovi perché mi piace, senza strafare, perché sarebbe un tradimento ai valori della pagina e sarebbe difficile starci dietro.
Il fatto di non dipendere economicamente da questo progetto mi permette di prendere decisioni a volte svantaggiose, anche nella scelta dei video da pubblicare, preferendo non sempre quelli che funzionano meglio, ma ciò che rappresenta meglio il concetto che voglio esprimere, ovvero cercare di rallentare, anche e soprattutto sul lavoro».