Arcadia, l’azienda che produce mandorle biologiche punta su un’agricoltura differente

Durante la vita capita un momento in cui ci si ferma soli a pensare al proprio presente e alla prospettiva sul futuro, cercando soluzioni fattibili per rendere concreti quelli che in testa apparivano solo come desideri. Maria Pia Pedone e Gianni Ferrandino sono marito e moglie e genitori di quattro figli, tutti maschi dai 7 anni ai 3 mesi, che con studi universitari e lavori normali alle spalle hanno deciso di far compiere alla propria famiglia una virata verso un’esistenza che li avvicinasse alla natura, riconsiderando il mondo agricolo come una nuova opportunità di sviluppo e di crescita umana e professionale. Cinque anni fa nasce “Arcadia” un’azienda agricola collocata nell’agro di Manfredonia impegnata nella coltivazione delle tre tipologie di mandorle biologiche più importanti: La Filippo Cea, La Genco e la Fra Giulio.

Maria Pia come mai avete deciso di investire in questa attività?

In me è nato il desiderio di ritornare alla terra, visto che provengo da una famiglia che negli anni si è sempre impegnata in questo settore, sono laureata in lingua e mio marito in lettere e sono mamma di quattro figli. Il mio desiderio era quello di promuovere un lavoro etico e biologico per dimostrare che ci potesse essere un’agricoltura differente. Spesso la mia terra è associata all’idea del caporalato e noi volevamo creare lavoro nel nostro distretto, quello della provincia di Foggia, rispettando tutti dalla natura al consumatore finale, nessuno escluso. I terreni su cui oggi nasce la nostra azienda appartengono alla mia famiglia e siamo nell’agro di Manfredonia alle spalle dell’aeroporto.

Come siete partiti?

Abbiamo iniziato piantando i primi cinque ettari suddivisi fra la tipologia Filippo Cea e la Genco, la Fra Giulio è arrivata successivamente e fa parte di un progetto che io definisco romanitico, proprio per le sue caratteristiche, forma più grande con una resa produttiva decisamente minore. Nel nostro viaggiare sempre controcorrente ne abbiamo messo a dimora un ettaro. Dall’alberello della mandorla, alla lavorazione e infine alla commercializzazione è tutto sotto il nostro controllo. Con noi si è aggiunto anche mio cognato che ha abbandonato la sua professione di imbianchino per abbracciare la nostra filosofia aziendale e di vita. Abbiamo due ragazzi che lavorano con noi in campagna e due ragazze nel laboratorio per la trasformazione del prodotto. Per la raccolta, che è il momento in cui necessitiamo di maggior personale, ci avvaliamo dell’ausilio di persone che sappiamo hanno bisogno di lavorare, rispettando sempre la loro dignità di uomini e di lavoratori.

Il nome  a cosa si riferisce?

Arcadia è una parola che nel corso della storia della letteratura è stata elevata a topos letterario e percepito come un mondo idilliaco, dove natura e uomo convivono perfettamente.

Da dove nasce questo tuo desiderio di cambiare vita?

Il desiderio di poter vivere con i miei figli in campagna è un sogno che nutrivo da tempo, sicuramente perchè la vicinanza alla terra è qualcosa che ho vissuto da piccola e che volevo trasmettere loro. Ho vissuto tanti anni a Firenze e mi sono serviti per amare ancora di più la Puglia per la sua immensa biodiversità e per la qualità dei prodotti. Sono cresciuta in quello che definiscono il “granaio d’Italia” e sono sempre stata abituata a consumare pasta e olio che provenissero dalla nostra azienda, il costo della vita è aumentato ma l’attenzione verso la qualità non deve subire cali. La scelta della produzione in biologico non segue mode, ma è una mia idea da sempre.

Dove si possono trovare i vostri prodotti?

In Italia siamo presenti un pò a macchia di leopardo, ci sono clienti che hanno creduto in noi e hanno fidelizzato con i prodotti. Stiamo facendo le prove per il packaging compostabile e se dovesse andare tutto bene dalla prossima produzione lo adotteremo.

Quali sono i vostri progetti futuri?

Farci conoscere di più dal mercato italiano e da quello europeo, aumentando anche l’offerta dei nostri prodotti come: il latte di mandorla e le creme spalmabili anche per limitarne lo spreco. Ovviamente procederemo a piccoli passi perchè se mi guardo indietro mi sembra di aver corso tanto in questi ultimi anni. Noi abbiamo un contatto diretto con i nostri clienti e vorremmo mantenerlo, essendo sempre chiari e trasparenti perchè dietro ogni prodotto ci siamo noi. Per il futuro mi auguro di contribuire a far rinascere il desiderio di natura, diventando sempre più un’azienda virtuosa.

Se chiudessi gli occhi e ti dico Puglia qual è l’immagine o il profumo che percepisci?

Più di tutto i campi di grano, il vento,  il mare e l’odore dell’erba appena tagliata.

 

 

 

 

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