I friggitelli o cornaletti in Puglia sono i peperoni piccoli e lunghi super versatili

Nei mercati fanno la comparsa in questo periodo una tipologia di peperoni piccoli e di forma allungata che vengono chiamati solitamente friggitelli o, in alcune zone della Puglia, anche cornaletti.

Tipicamente estivi, un po’ come tutte le Solanacee, sono fonte di vitamine e sali minerali, e contengono fibre e tanta acqua. In cucina sono molto versatili perché possono essere preparati in vari modi ma anche consumati crudi per insaporire le insalate e, come sempre, il modo migliore per preservarne le qualità nutrizionali è cuocerli al vapore.

In Valle d’Itria e in altri paesi della zona si usano come accompagnamento del classico purè di fave, oppure sono ottimi anche cotti in un sugo di pomodoro con il quale condiremo la pasta, ma il modo più gustoso per cucinarli è – lo dice anche il loro nome – fritti.

Infatti questi peperoni, fritti in abbondante olio extravergine d’oliva sono una vera leccornia e uno tira l’altro fino a consumarne grandi quantità.

Personalmente preferisco, anche se non è certo il metodo più salutare, prepararli così e mangiarli tiepidi o addirittura freddi, ma il consiglio è di condirli con pomodoro fresco e abbondante basilico.

Sono facilissimi da preparare e, se non vi danno fastidio i semini al loro interno, possono essere cotti senza neppure svuotarli.

Personalmente preferisco lavarli bene sotto acqua corrente, asciugarli, togliere il picciolo e con un coltello appuntito eliminare i semini. Poi metto abbondante olio in una padella, lo porto ad alta temperatura e verso i friggitelli, togliendoli man mano che si appassiscono.

Intanto preparo un sughetto con pomodori maturi e lo insaporisco con tanto basilico.

Una volta pronto, spengo il fornello e mescolo i peperoni in questo condimento ottenendo una leccornia che, se non fosse perché è fritta e di non facilissima digestione, mangerei tutti i giorni tanto è buona.

Preparati in questo modo, vi consiglio di prendere un bel panino, una ciabattina, una rosetta o il tipo di pane che preferite, e riempirlo di peperoni con il loro sughetto, in modo che vada a “sponzare” ben bene la mollica.

“Sponzare”, licenza poetica presa dal dialetto per rendere bene l’idea dell’intingolo che andrà ad insaporire l’interno di uno dei panini più gustosi che si possano preparare, umido e profumatissimo per l’abbondante basilico.

Ma se volete stare tranquilli non mangiatelo poco prima di andare a letto, altrimenti non sarà facile digerirlo e la notte potrebbe essere un po’ movimentata!

 

Foto Credits: Sandro Romano

 

 

 

 

 

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