La carne podolica racchiude il sapore della Puglia grazie alle tecniche d’allevamento

IL TERRITORIO

Percorrendo la strada provinciale che collega la Terra delle Gravine alla Murgia Barese, a due chilometri dalla strada statale, è quasi impossibile non lasciarsi colpire dal paesaggio che si propone dinanzi agli occhi: infinite sfumature di verde ornate dal colore scuro dei bovini di razza Podolica con corna grigiastre e prepotenti che, libere, crescono e si nutrono della propria terra e diventano poi uno dei prodotti migliori del territorio pugliese.

IL PRODUTTORE

Bettino Siciliani, proprietario e produttore della Masseria Colombo, ci aveva visto lungo nel 1996: seguì il consiglio di un suo carissimo amico e acquistò le prime vacche Podoliche proprio nello stesso anno in cui lo stesso Siciliani si innamorò e acquistò la Masseria che si espande su una superficie per circa 650 ettari. Da quel momento non smise più di credere in quella che poi è diventata una scelta giusta sia per lui che per il territorio d’appartenenza. All’epoca Bettino fu visto come un visionario quando cominciò a ingrassare i vitelli podolici, poiché era un’attività inusuale ma il tempo gli ha dato ragione. Il successo di questo particolare tipo di carne è certificato dall’impossibilità di soddisfare le numerose richieste provenienti dal mercato, nonostante il numero di settecento esemplari di bovini di razza podolica presenti sul territorio stesso

TECNICHE DI ALLEVAMENTO

La carne Podolica racchiude i sapori della Puglia grazie alle modalità di allevamento utilizzate, che come racconta il signor Siciliani riescono a conservare le antiche tecniche di allevamento tradizionali, rispettando le moderne norme sanitarie e del benessere dell’animale.

Quali sono queste particolari tecniche utilizzate?

Innanzitutto, la vacca partorisce il vitello e, come da tradizione, crescono e pascolano insieme allo stato semi brado; pertanto, l’alimentazione avviene in parte in stalla ed in parte al pascolo. Poi raggiunti gli otto-nove mesi di età, dopo lo svezzamento, il vitello viene messo all’ingrasso, pascola allo stato brado e dunque segue un’alimentazione a base di foraggi, paglia e mangimi concentrati; ai 18 mesi viene avviato alla macellazione e sarà stato allevato e cresciuto seguendo, appunto, le antiche tecniche tradizionali, contrariamente a quanto accade con le tecniche di allevamento moderne.

DALLA PRODUZIONE ALLA VENDITA

La passione per il territorio è ciò che accomuna Bettino Siciliani a Francesco Nigro, proprietario della: “Macelleria Francesco Paolo Nigro Passione Podolica” di Villa Castelli nella provincia di Brindisi. Per lui la carne podolica è una questione seria. È una passione tramandata dal padre, infatti lui è la seconda generazione dell’attività di famiglia dice: “È una carne che deve frollare, maturare, perché essendo un animale che vive allo stato brado la sua carne si presenta nervosa”. Nigro non ha dubbi che questo sia il prodotto migliore che la sua terra possa offrire, infatti, pur vendendo altri tipi di carne nel proprio negozio continua a preferire e consigliare ai clienti quella di razza podolica.

 

 

 

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