Il cambiamento climatico modifica l’agricoltura: cresce la produzione di avocado in Puglia

Adeguarsi al cambiamento è la strategia migliore da adottare in tempo di crisi, anche quando la crisi in questione è quella climatica. Gli effetti del surriscaldamento sono ormai noti a tutti, oltre a limitarli, è necessario adattarsi per farne di necessità virtù. L’esempio arriva da molti imprenditori agricoli del sud Italia che hanno avviato coltivazioni di frutta tropicale con buoni risultati.
A dimostrarlo arrivano i dati che registrano un’impennata nella produzione made in Italy di avocado, mango, melograni, banane, lime, bacche di aronia e di goji.
Un fenomeno destinato a modificare i comportamenti di consumo dei prossimi anni. Secondo un rapporto di Ocse e FAO l’avocado diventerà il frutto più venduto al mondo con una produzione che triplicherà entro il 2030.

L’AVOCADO PROTAGONISTA DI IDENTITÀ GOLOSE

Originariamente coltivato nel Centro America, dal Brasile al Messico, dalla Colombia al Cile, l’avocado si è adattato perfettamente al clima del sud Italia, tanto da diventare protagonista del piatto realizzato dallo chef Carlo Cracco, simbolo del congresso di Identità Golose 2023. Una testimonianza della rivoluzione in atto che coinvolge la cucina italiana e la sua agricoltura.

«Il cambiamento climatico non si può negare. – Ha spiegato lo chef Cracco sul palco di Identità Golose – La conseguenza evidente è che in Italia oggi si coltivano più kiwi che in Nuova Zelanda e che gli avocado crescono in Sicilia. Se cambiano le temperature cambiano le tradizioni, e dobbiamo essere pronti ad accogliere questo cambiamento. Come è sempre stato e come è sempre successo in cucina».

LA PRODUZIONE DI AVOCADO IN PUGLIA

Queste nuove coltivazioni sono, ormai, molto diffuse anche in Puglia, come dimostrano i dati presentati da Coldiretti Puglia nel corso del Tropical Fruit Congress di Macfrut 2022, la fiera specializzata nel settore che si tiene a Rimini. Sono centomila le piante di avocado, ottomila di mango e altrettante di lime coltivate in Salento, mentre sono trentaduemila quelle di avocado piantumate a Castellaneta.
Si tratta di un’offerta che non è ancora in grado di soddisfare la domanda in continuo aumento. Secondo un sondaggio Coldiretti-Ixè, oltre il 61% di consumatori acquisterebbero banane, manghi, avocado made in Italy. Mentre il 71% sarebbe disposto a pagare di più per avere la garanzia dell’origine nazionale.

A CASTELLANETA RACCOLTI MILLE CHILI DI AVOCADO

Già nota per essere il primo produttore italiano di melagrane, la Masseria Fruttirossi di Castellaneta, in provincia di Taranto, ha da poco raccolto più di mille chilogrammi di avocado.

«Da sempre coltiviamo e trasformiamo quei “super frutti’ che, rientrando nei cosiddetti ‘super food’ dalle elevate caratteristiche nutraceutiche, sono in grado di soddisfare un consumatore sempre più attento a una alimentazione sana e alla propria salute. – Afferma Dario De Lisi, Sales Manager Lome Super Fruit – Dopo la melagrana la scelta non poteva che cadere sull’avocado, individuando come principale cultivar la “Hass”, la più pregiata e ricca di proprietà benefiche».
La produzione non soddisfa ancora il quantitativo richiesto dalla grande distribuzione, motivo per cui una parte è stata venduta tramite e-commerce e la restante spedita in omaggio ai clienti per condividere il successo. I risultati in termini di adattabilità e robustezza sono positivi anche grazie alle misure di prevenzione adottate per fronteggiare il caldo eccessivo, attenuato con le reti ombreggianti, e le gelate tardive, risolte grazie a un impianto antibrina.

«Alla coltivazione dell’avocato abbiamo dedicato 40 ettari con circa 32.000 piante la cui piantumazione è iniziata nel 2019; – dichiara Davide De Lisi, Product Manager Lome Super Fruit –stimando che ogni ettaro può produrre più di 200 quintali di avocado, quando tutte le piante saranno in produzione – entro 2/3 anni – il raccolto dovrebbe essere di circa 9.000 quintali. La gestione agronomica è stata messa a punto adattando le tecniche di coltivazione peruviane alle favorevoli condizioni pedoclimatiche di questa zona della Puglia».

Foto Credits: Masseria Fruttirossi

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