“Timbabbo”, la versione gustosa e vegetariana del timballo pugliese

Vi è mai capitato di andare al ristorante e di avere nel vostro gruppo un vegetariano? Spesso accade che il cameriere vi sciorini il menù con tutti i piatti gustosi che vengono preparati e poi, nel momento in cui gli viene detto che c’è un vegetariano, risponde tranquillo e sicuro di sè: “Nessun problema, possiamo fare delle verdure grigliate!”

Ma come? Possibile che un vegetariano sia condannato a vedere gli altri gustare paste asciutte con ragù, arrosti, fritture di calamari e tante altre cose buone e sia, invece, costretto ad accontentarsi di un triste piatto di verdure grigliate o di una coppa di insalata, oppure, se è proprio fortunato, di una caprese di pomodoro e mozzarella?

Che si tratti di mera motivazione salutistica, di questione di gusto oppure di una scelta etica, ritengo che ogni ristorante debba essere in grado di offrire dei piatti totalmente vegetariani ma gustosi e che vadano al di là della solita banale proposta.

Il 31 dicembre scorso io e i miei amici abbiamo deciso di festeggiare in casa l’arrivo del nuovo anno, mettendoci d’accordo sul classico sistema “ognuno porta qualcosa”.

Qualcuno ha portato delle pizze rustiche, un altro il pan brioche, chi si è occupato del vino, il padrone di casa ha preparato Martini cocktail e Gin Tonic, qualcun altro ha portato il panettone e altri ancora i dolcetti, le cartellate e lo spumante.

A me, invece, il compito di preparare una teglia di pasta e la richiesta era orientata verso il nostro classico timballo pugliese.

Sì, proprio quello con le gustose polpettine di carne fritte, ma il pensiero è andato alla mia amica Giovanna, vegetariana per scelta etica, che non avrebbe potuto assaggiarlo. Come potevo evitare di farle la classica teglia a parte monca delle polpettine di carne?

Ho deciso, allora di stravolgere il classico timballo puntando esclusivamente sulle verdure e, alla fine, vi dirò che mi è venuta fuori una cosetta davvero deliziosa, la cui ricetta, come mio uso sempre senza dosi precise, sto per darvi.

Qualcuno potrebbe obiettare che senza le dosi non va bene. E invece no, io sono convinto che, a parte la pasticceria che deve essere necessariamente ben dosata, queste ricette devono servire da idee, da spunti per ragionare sugli equilibri, sui dosaggi, sugli abbinamenti e crearsi, così, un personale bagaglio di esperienza che permetterà a chiunque di poter modificare le preparazioni a suo piacimento o, addirittura, di crearsene di proprie.

Ecco, quindi la ricetta del mio timballo vegetariano, che, ha la pretesa di avere la stessa struttura di un timballo classico, solo che le polpettine sono di zucca, la mortadella è sostituita dalle fette di melanzane e il sugo è di funghi.

Tutto il resto è uguale, ci ho messo persino l’uovo sodo che, nel timballo di mia madre, non poteva mancare.

Questa ricetta l’ho dedicata a Giovanna e chiamata “Timbabbo”, perché il suo cognome, che non sto a svelarvi, finisce, appunto, in “abbo”.

Ingredienti:

zucca, cipolla, uova, pancarré, semi di Chia (oppure di papavero o sesamo nero), melanzane, salsa di pomodoro, funghi cardoncelli, timo, scamorza (o treccia battuta), besciamella e mezzi paccheri (o altro formato di pasta corta).

Preparazione

Cominciamo con le polpettine, frullando del pancarré con una cipolla e della zucca, aggiungiamo del sale, un uovo e dei semi di Chia, controlliamo la consistenza e, se l’impasto risulta troppo morbido, aggiungiamo del pangrattato per asciugarlo un po’.

Formiamo, quindi, delle palline e friggiamole in olio extravergine. Intanto prepariamo un soffritto con poca cipolla e aggiungiamo i cardoncelli, rosoliamoli e aggiungiamo un po’ di timo, poi aggiungiamo la salsa di pomodoro che faremo cuocere per circa un’ora e mezza, in modo che si stringa e si impregni del sapore dei funghi.

Prepariamo della besciamella (o compriamola se vogliamo evitare di farla) e tagliamo a fette le melanzane, rosolandole da ambo i lati aiutandoci con dell’olio, mentre, nel frattempo, avremo preparato delle uova sode, tagliato la scamorza e lessato i mezzi paccheri, che, una volta scolati, andranno mescolati al sugo di funghi.

A questo punto abbiamo tutto e possiamo procedere all’assemblaggio.

Mettiamo un po’ di sugo sul fondo della teglia, facciamo un primo strato di pasta e poi mettiamo le polpettine di zucca, la mozzarella, le uova sode a pezzi e le fette di melanzane. Procediamo con un secondo strato mettendo ancora pasta e tutti gli altri elementi. Copriamo con la pasta restante e finiamo con del sugo e la besciamella.

Inforniamo a 200 gradi per circa mezz’ora, finché la superficie non sarà ben gratinata e il Timbabbo sarà pronto.

Piacerà non solo ai vegetariani, statene certi!

Foto Credits: Sandro Romano

 

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