Dalle bacche di mirto nasce un liquore dal gusto aromatico

Nel periodo da novembre a gennaio il mirto, tipica pianta della macchia mediterranea, produce le sue bacche scure, profumate e tanniche. Pianta sacra a Venere, poiché si riteneva che la dea, nata dal mare, si fosse rifugiata in un bosco di mirti, è un’aromatica che, grazie ai suoi tannini, resine e oli essenziali, vanta proprietà officinali, balsamiche, astringenti, antinfiammatorie e antisettiche.

Chiamato anche mortella, in Puglia le sue foglie si utilizzano soprattutto per fare le olive alla calce, mentre in Sardegna è largamente usato nella cottura degli arrosti, in particolare del famoso “purcheddu”. Le sue bacche si usano, invece, nella preparazione del liquore di mirto.

Ma questo aromatico liquore è tipico anche di una zona della Puglia, quella del lago di Lesina, dove Bosco Isola, la lingua di terra che divide la laguna dal mar Adriatico, è particolarmente ricca di questo arbusto. Non c’è famiglia lesinese, infatti, che non prepari, con la ricetta tramandata di generazione in generazione, questo aromatico liquore.

Proprio pochi giorni fa, in una limpida giornata di sole, il cuoco lesinese Nazario Biscotti mi ha portato a fare un bellissimo giro sul lago in cui abbiamo potuto godere della vista di fenicotteri rosa, cormorani, folaghe, garzette e gabbiani, poi abbiamo ormeggiato il catamarano a Bosco Isola e attrezzati di rastrello e ombrello abbiamo raccolto le bacche di mirto.

Perché rastrello e ombrello? Perché con il rastrello si tirano via le bacche senza rovinare la pianta e l’ombrello aperto le raccoglie. Con questo sistema si riesce in breve tempo a ottenere abbastanza frutti da portare a casa per la preparazione del liquore.

E Nazario Biscotti mi ha regalato la sua ricetta, ecco gli ingredienti per ottenere circa due litri di liquore:

gr. 800 di bacche di mirto mature

1 litro di alcool per liquori

1 litro di acqua

gr. 350 di zucchero

 

Preparazione

 Lavare bene le bacche di mirto ed eliminare le foglie. Metterle in infusione nell’alcool e coprire il contenitore in modo da non fargli prendere luce.

Poi, dopo almeno 40 giorni, in un giorno di luna crescente, spremere le bacche di mirto utilizzando un torchietto.

Preparare uno sciroppo sciogliendo 1 litro di acqua con 350 gr, di zucchero semolato e unirlo al liquido ottenuto dalla torchiatura delle bacche con l’alcool.

A questo punto il liquore è pronto per essere bevuto, ottimo digestivo di fine pasto o semplicemente da gustare in compagnia di amici, tra una chiacchiera e l’altra.

Foto Credits: Sandro Romano

 

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