I vini selezionati per la Vigilia, Natale e Santo Stefano

Ci siamo, manca una sola settimana all’inizio delle festività natalizie e se i menu sono già stati programmati è importante pensare a un’adeguata selezione di vini da abbinare a codesti piatti. Per tale motivo abbiamo pensato di stilare una lista di vini, che siano in netta sintonia con i piatti preparati per la Vigilia, il giorno di Natale e Santo Stefano. È importante considerare che la scelta di un vino da accostare a un piatto è una decisione importante da prendere perché in questo modo riusciamo a realizzare una sintonia tra entrambi che ci permette di avere come risultato finale la loro esaltazione.

La cena della Vigilia solitamente prevede un menu orientato verso il pesce prediligendo il capitone sia nella versione con il sugo che in quella arrostita. Gli spaghetti con il sugo di capitone e il capitone arrostito potranno essere abbinati a uno spumante pugliese, prodotto nel cosiddetto distretto spumantistico di San Severo, il Metodo Classico Brut Pisan-Battèl ottenuto esclusivamente da uva di Bombino Bianco vinificata in acciaio, che dopo la presa di spuma termina la fermentazione in bottiglia e sosta sui lieviti per almeno 24 mesi. Antonio Pisante e Leonardo Battello sono i fondatori della cantina posta ai piedi del Gargano che dopo un’esperienza ventennale nel settore della vinificazione e spumantizzazione nel 2017 ripartono dalla cantina Pisan-Battèl, abbracciando un nuovo progetto rivolto alla produzione e valorizzazione dei vini spumanti con l’obiettivo di far esprimere il potenziale del territorio di San Severo. Il colore vira tra i riflessi giallo dorato e venature più verdoline. Al palato conserva i profumi tipici della crosta di pane e della piccola pasticceria che si intervallano a note più agrumate. Al palato emerge l’acidità, ritrovando in bocca una sensazione agrumata e di tostatura che si amplifica su un lungo finale.

Questa bottiglia dal costo di diciotto euro può essere l’unico vino utilizzato per lo sviluppo dell’intera cena della Vigilia, che grazie alla sua spalla acida per contrasto rende piacevole anche un menu ricco di grassi.

Il pranzo del giorno di Natale raccoglie allo stesso tavolo la famiglia impegnata per diverse ore a una hit parade di piatti tipici da gustare in sequenza, mettendo a dura prova anche la resistenza dei commensali più preparati. Si parte con un antipasto dai sapori di terra dove i salumi e i formaggi del territorio riempiono i taglieri posti al centro della tavola per poi continuare sulle note culinarie di un primo piatto al forno e come secondo un arrosto cotto al vino con contorno di patate. Ovviamente il pranzo continua sulle note più dolci come quelle delle cartellate al vincotto o al miele, dolci di mandorla e i panettoni, che nonostante sia un dessert meneghino anche in Puglia riesce ad esprimere, grazie alla creatività e professionalità dei mastri pasticceri, delle versioni ad alta intensità di gusto. La selezione di vini da presentare in abbinamento a questi piatti si può concentrare su due scelte un vino rosso da proporre a tutto pasto e un vino dolce da abbinare per concordanza alla carrellata di dolci indicati in precedenza. Per il vino rosso optiamo per: “Verso Sud” Susumaniello Igp Puglia 2020 cantina I Pastini. Qui il vitigno autoctono della provincia brindisina, il Susumaniello, è proposta in totale purezza che affina per i primi dieci mesi in acciaio e per i successivi sei mesi in botti di rovere francese. Il nome si ispira alla posizione dei vigneti collocati nella parte più a sud della Valle D’Itria. Colore rosso rubino brillante con nuances dai toni più violacei. Al naso cattura l’attenzione per il mix di profumi che ricordano le prugne mature, i frutti di bosco, le ciliegie, mescolati a sentori tostati e speziati che generano un profumo intenso e ricco. Al gusto si presenta fresco e armonico con una delicata trama tannica che si evidenzia al sorso, dall’intensità piacevole, che regala un finale persistente. Prezzo altamente democratico, si trova anche al di sotto dei dodici euro a scaffale. I numerosi dolci elencati per il pranzo di Natale devono essere abbinati per concordanza con un vino dolce ecco che proponiamo il: “Etra” Passito Igp Puglia Rosso Le Vigne di Sammarco. Uve di Aleatico al 100% per questo vino dal residuo zuccherino più pronunciato. Colore rosso granato dai riflessi granato, al naso è arricchito da note delicate di corbezzolo ed erbe alpine. Al sorso è moderatamente dolce, fresco e avvolge con un finale dalla lunga persistenza.

Il pranzo di Santo Stefano è noto per essere un pasto definito più leggero, visto che a tavola è di rito proporre brodo con tortellini o la tipica minestra verde servita sempre in brodo di cappone. A questo pasto può essere abbinato un vino bianco: “Bianco di Negroamaro” Puglia Bianco Igp Claudio Quarta Vignaiolo. Questo vino rappresenta una sfida voluta e realizzata da Claudio Quarta, che ha deciso con questa bottiglia di mostrare un’altra faccia del vitigno principe del Salento, il Negroamaro, che per questa versione viene vinificato in bianco. Massima attenzione durante la vendemmia, selezione dei migliori grappoli e viene raccolto per questo vino solo il 40% del mosto, allontanando immediatamente le bucce il mosto viene trasferito in vasche precedentemente raffreddate, per mantenere il colore bianco e l’integrità gustativa. Colore affascinante diviso tra le tonalità dorate e dei toni di oro rosa in superficie. Vino complesso per i suoi numerosi profumi note di accia e gelsomino, sorso fresco e allo stesso tempo potente, rivela un equilibrio di razza al sorso.

Foto copertina: Andrea Piacquadio

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