“Orto dalla Luna”, la piccola rivoluzione dell’agricoltura poetica e sostenibile

È la poesia la vera, piccola rivoluzione di Orto dalla Luna, azienda pugliese che coltiva ortaggi e progetti con una filosofia ben precisa: diffondere la agri-cultura e far conoscere tutte le proprietà benefiche del vivere a contatto con la natura.

“Il tuo canto, pastore, è più dolce di quel ruscello che scivola tra le rocce.”, dice il poeta greco Teocrito in uno dei suoi Idilli dedicati alla vita campestre. Sarà, poi, Virgilio nelle Bucoliche a creare il mito di un’Arcadia di poeti della natura, dove la natura stessa è contemplazione rasserenante oppure empatica compagna del sofferente.

La storia di Orto dalla Luna non è ambientata nella regione del Peloponneso ma nella sub-regione pugliese delle Murge. Inizia nella primavera del 2021, quando prende forma l’idea della cassetta poetica: un contenitore in legno con ortaggi di stagione, senza imballaggi di plastica, con un bouquet di erbe aromatiche e fiori di campo e corredata da un bigliettino con frasi di scrittori più o meno famosi. Gli accostamenti cromatici e la plasticità originale di alcune varietà rendono la cassetta una piccola opera d’arte.

Per realizzare questa idea, Giovanni Sisto (founder di Orto dalla Luna) lascia il lavoro come buyer di ortofrutta per la grande distribuzione e decide di reinventarsi contadino: sogna un orto naturale, lunare, un orto in delivery e a km 0, come quello di suo nonno, e vuole valorizzare le verdure campestri e le antiche coltivazioni in disuso della tradizione pugliese.

Alcune di queste piante sono talmente identificative del territorio e così antiche da non avere nemmeno un nome conosciuto in italiano.

Colcidd’ (ribattezzato “cavolo riccio”), per esempio, è una verdura che evoca il sapore di un cavolo ma si presenta come cime di rapa senza infiorescenza. Ha foglie su uno stelo sottile e tubolare, che le rende adatte ad essere arrotolate sulla forchetta insieme agli spaghetti nella classica ricetta con aglio e alici soffritti in olio evo. Poi ci sono i pomodori “spaziali, una varietà che resiste naturalmente all’attacco di funghi e parassiti senza l’uso di pesticidi. Così dolci da poter essere consumati anche senza condimento, sono stati scelti come protagonisti di masterclass dedicate, in collaborazione con diversi chef. Pomodori e peperoni scuri sono stati selezionati per l’alto contenuto di antocianine, che sono potenti antiossidanti naturali. Tutto questo è possibile grazie ad un costante lavoro di ricerca.

Sabino Radicci, giovane agronomo dell’azienda Grow Superfood, studia semi e poi cibi che per i loro specifici nutrienti sono ritenuti dei veri toccasana per la salute. I pomodori spaziali sono una sua creazione precedente al 2021. Inizialmente, Sabino aveva proposto a Giovanni di inserirli nell’offerta di Orto dalla Luna. Giovanni ha rilanciato chiedendogli, invece, di piantarli nella sua terra, a Borgo delle Tufare. Così la cassetta poetica, che era nel progetto originario, è diventata una mistery box con varietà assolutamente inedite. Chi la riceve (di solito i clienti sono abbonati residenti nelle zone limitrofe) non sa esattamente cosa conterrà ma sa che dovrà essere pronto ad una sfida ai fornelli tra innovazione e tradizione.

Orto dalla luna tutela la biodiversità anche attraverso la selezione delle nuove varietà di ortaggi con migliori caratteristiche nutrizionali, piante che siano perfettamente in armonia con l’ambiente pedoclimatico in cui vengono coltivate. Una forma mentis che, alla lunga, riduce l’impatto ambientale ed è lontanissima dal concetto di coltura intensiva.

L’azienda agricola è assoggettata al sistema di controllo produzione biologica e guarda, ora, ad un nuovo ambizioso obiettivo: l’orto sociale. Tra ulivi e cespugli di rosmarino, all’ombra di un’antica masseria fortificata, i clienti, in un giorno dedicato, possono accede direttamente all’orto, scegliendo personalmente cosa mettere nella loro cassetta della spesa. Qui, oltre ad entrare con piedi e mani nella terra, si può sperimentare una forma di socialità un po’ più diretta di quella a cui si è normalmente abituati. Senza disdegnare i social network, di cui Orto dalla Luna si serve in maniera eccellente per promuoversi, si può tornare a conoscersi guardandosi negli occhi e parlando del tempo e delle stagioni.

Nei prossimi mesi, grazie anche alla collaborazione con associazioni e Istituzioni, Giovanni concretizzerà ulteriori progetti che partono proprio dalle virtù terapeutiche dell’orto. È stato dimostrato, infatti, che le coltivazioni all’aria aperta aiutano ad eliminare lo stress e sono l’ideale per chi deve fare un esercizio fisico moderato. A livello più avanzato, e con la guida di educatori specializzati, possono aiutare i disabili e le persone con dipendenze patologiche, oltre a favorire l’invecchiamento attivo.

 

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