Il brand “InMasseria”, noto per il formaggio Don Carlo, vince l’Oscar con la sua stracciatella

Vince l’Oscar agli Italian Cheese Award 2022 la stracciatella dell’Azienda Agricola Cassese, premiata come migliore formaggio italiano a pasta filata. Si è svolta lo scorso 15 ottobre al Centro Congressi Fi.Co. di Bologna la settimana edizione del più importante concorso nazionale dedicato alle migliori produzioni casearie italiane. 33 nomination per 10 categorie e una giuria di 13 esperti, che per mesi ha assaggiato e valutato i formaggi prodotti con latte italiano per decretarne i vincitori.

Un palco prestigioso, quindi, che anche nelle passate edizioni ha visto protagonista l’azienda pugliese. Con il brand inMasseria vengono infatti prodotti numerosi formaggi: a pasta molle, dura e filata, sia freschi che sapientemente stagionati.  Ma il prodotto di punta è senza dubbio il Don Carlo; esportato in tutta Europa, custodisce una storia antichissima.

Il Don Carlo è il formaggio nobile prodotto nella storica Masseria del Duca di epoca medioevale, proprietà della Società Agricola Fratelli Cassese – racconta il Responsabile Commerciale Massimo Telese. È divenuta negli anni una delle più importanti e dinamiche aziende agricole d’Italia, senza dubbio quella con le filiere produttive più diversificate. Innumerevoli sono le attività svolte nella Masseria, tra cui l’allevamento di 250 vacche frisone italiane, con annesso caseificio aziendale, la coltivazione dell’uliveto di 200 ettari in agricoltura biologica con 40.000 ulivi secolari e frantoio, centro di imbottigliamento e confezionamento, 11 ettari di vigneto da vino e la masseria didattica con oltre 7.000 visite annue”.

 UN FORMAGGIO DI ORIGINI ANTICHISSIME

La storia del Don Carlo è antica quanto quella della masseria in cui ancora oggi viene prodotto. Costruita nel XV secolo nel territorio di Crispiano, in provincia di Taranto, la Masseria Del Duca si estende su un’aera di 400 ettari, che comprende colline, macchia mediterranea, boschi e moltissimi ulivi ultracentenari.

 “Non è facile datare la nascita del Don Carlo, in quanto la sua ricetta si è tramandata di generazione in generazione, da un casaro all’altro, tra le mura della masseria sin dal ‘600, quando questa apparteneva alla famiglia del Duca de Sangro, ricco feudatario.

Quando Carlo Federico Cassese, con i suoi figli Aldo, Angelo e Anna, acquistò la Masseria del Duca, da buon intenditore, apprezzò subito le caratteristiche uniche di questo formaggio vaccino a latte crudo, stagionato nei locali antichi della masseria, e cercò in tutti i modi di valorizzarlo continuandone la produzione così come dettava l’antica tradizione: formaggio vaccino ottenuto con caglio di capretto. Formaggio che per lungo tempo è stato semplicemente chiamato formaggio, ma che da alcuni anni è il Don Carlo, in onore di quel nonno tenace e carismatico che ha fondato quell’azienda, oggi gestita dalla Società Agricola Fratelli Cassese, che ne riunisce figli e nipoti”.

CARATTERISTICHE E RICONOSCIMENTI

La pasta è dura, friabile e finemente granulosa. L’olio extra vergine di oliva, di produzione propria, con cui viene trattata la crosta per preservarne la conservazione, le dona una colorazione dorata e un aroma unico. La stagionatura varia fra i tre e i dodici mesi. Durante questo periodo il Don Carlo sviluppa il suo caratteristico sapore salato, con un gusto intenso che diventa sempre più deciso con note di un piacevole piccante. Sono queste le peculiarità che rendono unico un formaggio che si è aggiudicato numerosi riconoscimenti.

“Il Don Carlo ha vinto il primo premio agli Italian Cheese Awards 2019 come miglior formaggio italiano nella categoria formaggi semi stagionati, ripetendo il successo già conseguito nel 2015 e nel 2017. Questo importante riconoscimento si affianca al premio Tre spicchi di cacio, assegnato dalla famosa guida del Gambero Rosso nel 2012, riservata ai migliori formaggi del Bel Paese, ed alla Medaglia d’Argento del 2016 nella categoria formaggi di fattoria. Quest’ultima assegnata dalla giuria di Alma Caseus al concorso nazionale sul mondo del formaggio, svoltosi presso il Cibus, il salone internazionale dell’alimentazione di Parma”.

IL PRIMATO DEL BIOGAS AGRICOLO

 Un’azienda che colleziona, quindi, numerosi primati, non solo nel campo della produzione agricola. È, infatti, la prima azienda pugliese ad aver installato un impianto di energia rinnovabile da biogas, alimentato dagli scarti delle proprie produzioni: agricola, zootecnica, avicola, casearia, olearia e di recente anche vitivinicola. Da queste filiere si ottiene la biomassa che alimenta l’impianto, composta da liquame, letame, pollina, sansa, acqua di vegetazione e siero.

“La multifunzionalità e la presenza importante di scarti di produzione ci ha indotto circa una decina di anni fa ad un’intuizione: valorizzare gli scarti per produrre energia rinnovabile.

La Masseria del Duca è stata la prima e per ora unica azienda agricola in Puglia a dotarsi di un impianto di biogas grazie al quale, attraverso la fermentazione anaerobica dei propri scarti di lavorazione, produce energia elettrica che copre il fabbisogno aziendale e che viene ceduta alla rete a beneficio di numerose famiglie. L’intera produzione aziendale è dunque senza alcun impatto ambientale, con zero scarti e zero emissioni in atmosfera. Un contributo importante per un ambiente più pulito, non solo a parole. Oltre all’energia otteniamo anche il digestato che è un ammendante organico eccellente, idoneo per l’agricoltura biologica. Il biogas agricolo è la perfetta sintesi del concetto di economia circolare. Ridiamo alla terra ciò che la terra ci ha dato!”

 

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