«Dobbiamo ripartire dalla bellezza, dell’arte e dalla condivisione per ripristinare la pace. Questa mostra è un invito a visitare la Puglia. Siamo felici, emozionati e orgogliosi di portare negli Stati Uniti l’arte di Giuseppe De Nittis e di raccontare al mondo una storia, pugliese e italiana, che parla di cultura e bellezza – ha detto Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia – Questa mostra rappresenta un’occasione straordinaria per creare attraverso l’arte nuovi legami e per rafforzare la nostra presenza internazionale».
L’evento si svolgerà a Washington D.C. dal 12 novembre 2022 al 12 febbraio 2023 in un luogo cult degli Stati Uniti: nel 1921 The Phillips Collection è stato il primo museo americano dedicato all’arte moderna. Lo stimolo nasce dal riallestimento della Pinacoteca De Nittis di Barletta ad opera del professor Renato Miracco, storico e critico d’arte, che insieme a studiosi italiani e statunitensi ha dato vita ad una rilettura internazionale di De Nittis.
Il professor Miracco è il perno su cui si è sviluppata questa connessione tra il mondo delle istituzioni, quindi tra il pubblico e il privato per restituire il giusto riconoscimento a un uomo e un artista che per troppo tempo non ha goduto del valore che meritava.
“Giuseppe De Nittis è stata una delle figure principali del periodo impressionista ma non è stata fatta conoscere ed apprezzare abbastanza negli Stati Uniti, e non guardiamo a lui come invece facciamo per Degas e Manet– dice Dorothy Kosinski, CEO e direttrice di Vradenburg – La nostra mostra punta i riflettori sul suo ruolo influente nell’arte impressionista, che continua a coinvolgere e a deliziare il pubblico.”
“L’idea di questa monografica, la prima sul suolo americano con un catalogo in lingua inglese – ha spiegato il curatore Renato Miracco – è basata su recenti ricerche di studiosi a livello internazionale con la precisa volontà di rileggere Giuseppe De Nittis, personalità poliedrica, innovatore, ispirato da molteplici culture artistiche del momento, sconosciuto al grande pubblico, morto prematuramente, che divenne punto di riferimento per una intera generazione di pittori europei”. “Dalla Puglia De Nittis si trasferì subito con la famiglia, perdendo presto entrambi i genitori, a Napoli e poi a Parigi e Londra. Lungo il percorso ragionato di questa mostra a Washington D.C., divisa in sezioni, potremo ammirare come De Nittis affronta tutti i temi tipici della pittura dell’epoca – conclude Miracco – dalle vedute urbane alla nuova moda parigina, alle vedute del Vesuvio ed ai magici paesaggi della campagna pugliese e francese”.
Questa mostra evento del De Nittis è imponente, per l’enorme valore artistico culturale, ed anche tradotto in cifre ha ricadute importanti per la valorizzazione del turismo culturale in Puglia, regione italiana leader per arrivi nazionali e internazionali:
La mostra raccoglie 74 opere di cui 60 a firma De Nittis provenienti da 15 Istituzioni Museali come il Metropolitan di New York, a Parigi il Louvre, il Petit Palais ed il Museo della Storia Carnavalet, L’Art Institute di Chicago, Il Fine Art Museum di Boston accompagnate da 14 opere di collezione privata e da raffronti con opere di Edgar Degas, Edouard Manet, Gustave Caillebotte.
«La Puglia oggi è un brand riconosciuto in tutto il mondo e il nostro obiettivo non è incrementare la presenza turistica, visto che per quest’anno abbiamo superato i dati, già straordinari, ottenuti nel 2019, anno straordinario dal punto di vista ricettivo, per quanto riguarda il numero di presenze. Il nostro obiettivo è quello di realizzare un turismo di qualità, che punti su quattro direttrici fondamentali: enogastronomia, territorio, arte, stile di vita e benessere». Queste le parole pronunciate da Aldo Patruno, direttore del dipartimento Turismo e cultura della Regione Puglia, a conclusione della conferenza stampa di presentazione.