La Riserva di Torre Guaceto: un modello di turismo sostenibile

A pochi chilometri da Brindisi si estende un’area incontaminata, caratterizzata da una varietà di ecosistemi protetti: la riserva marina, il litorale, la zona umida, la macchia mediterranea e le zone agricole. Torre Guaceto è un posto unico dove l’uomo e la natura hanno raggiunto un perfetto accordo di convivenza. Dove turismo e pesca sono sostenibili e la comunità di Slow Food difende il territorio e la biodiversità. Dove è possibile rilassarsi sulla spiaggia, fare snorkeling, trekking e gustare i prodotti BIO della riserva, nel pieno rispetto delle specie animali protette che abitano l’area.

È considerata Area Specialmente Protetta di Importanza Mediterranea – è una delle 39 presenti nel Mediterraneo – oltre che unico Blue Park esistente in Italia.

Sotto la guida del presidente Rocky Malatesta, il Consorzio di Gestione, costituito dai Comuni di Brindisi, Carovigno e WWF Italia, dal 2000 si dedica alla tutela e al miglioramento continuo del sito.

“Torre Guaceto è un ecosistema perfetto, Riserva Naturale dello Stato e Area Marina Protetta, quindi zona soggetta a tutela sia a terra, sia a mare. In Italia ci sono solo due parchi costituiti da una riserva marina e una terrestre adiacenti l’una all’altra, gestite da un unico ente; Torre Guaceto è tra queste. Abbiamo un’importante prateria di posidonia, presente solo negli ambienti salubri, un coralligeno da ammirare, la lecceta, la macchia mediterranea al più alto stadio di evoluzione. Ospitiamo e proteggiamo specie vulnerabili come il fratino, il cavaliere d’Italia, le tartarughe marine. Torre Guaceto è la casa della flora e della fauna e noi siamo i suoi fieri custodi. Reputo che sia un faro per la Puglia e per l’intero territorio nazionale.” 

OLTRE IL TURISMO SOSTENIBILE

 L’intera area rappresenta un modello di turismo sostenibile che potrebbe fare scuola. Dopo aver ottenuto il riconoscimento CETS, il Consorzio punta alla certificazione degli operatori sociali, che hanno abbracciato la causa della sostenibilità ambientale, energetica e sociale.

“Torre Guaceto è una meta turistica sostenibile certificata CETS (Carta europea del turismo sostenibile). Il riconoscimento è stato assegnato all’Area Marina Protetta nel 2016. Nell’ambito della CETS il Consorzio collabora con gli stakeholders del posto per un aumento dei livelli di sostenibilità e una sempre più efficace promozione del territorio. La certificazione ha messo quindi nero su bianco la qualità della nostra governance. Non solo, siamo promotori del progetto Tetide, la rete delle aree protette pugliesi, con la quale puntiamo a migliorarci e a migliorare l’intero sistema, attraverso lo scambio di competenze con gli altri enti parco e ad aumentare l’attrattività turistica sostenibile dell’intera regione.” 

 SENSIBILIZZARE E FORMARE

 Tra le priorità del Consorzio rientrano le attività di formazione dedicate agli operatori del settore, oltre che le campagne volte a sensibilizzare turisti, avventori, ma soprattutto la comunità locale. Fondamentale per questo è il sostegno dei soci, delle autorità e delle associazioni del territorio.

“Da noi si fanno esperienze guidate tutto l’anno, puntiamo molto sul turismo sportivo organizzando eventi dedicati, sull’esperenzialità e qui cito il nostro concerto all’alba della Torre Aragonese, i Mercati della Terra e del Mare. Entriamo nelle scuole per fare educazione ambientale, investiamo tanto sulla sensibilizzazione anche attraverso gli eventi di pulizia spiagge di comunità, l’avvicinamento alla fauna marina e terrestre con le aperture programmate dei nostri due centri recupero, quello dedicato alle tartarughe marine e quello ideato per gli animali selvatici.”

 MODELLO DI PESCA SOSTENIBILE

 L’Area Marina ha ottenuto, tra tantissimi riconoscimenti, anche quello da parte di Slow Food per aver ideato un modello di pesca sostenibile da tutelare e tramandare. Il successo del modello è tale da essere esportato anche oltre i confini europei.

“Quando è nato il Consorzio a Torre Guaceto pescava chiunque, con l’impiego di esplosivi che distruggevano gli habitat e decimavano la fauna ittica. Appena istituito, l’ente ha imposto il fermo pesca per 5 anni, poi ha ideato il modello di pesca sostenibile. Da noi possono pescare solo gli artigiani professionali dei comuni di pertinenza, Carovigno e Brindisi, una volta a settimana, previa nostra autorizzazione e con reti a maglia larga che non catturino i pesci giovani. Così abbiamo ripopolato il mare pugliese e i pescatori che, inizialmente combattevano l’AMP, ora sono i nostri più grandi alleati e primi firmatari per la richiesta di ampliamento.”

 IL POMODORO FIASCHETTO SLOW FOOD

 Una buona parte del terreno agricolo della Riserva è destinato alla coltivazione del pomodoro Fiaschetto. Dopo un lungo periodo di abbandono a favore delle colture intensive, il Fiaschetto ha ritrovato il suo prestigio, tanto da ricevere il riconoscimento di Presidio Slow Food.

“Alla nascita del Consorzio di Gestione, la percentuale di agricoltura biologica nell’area era pari a zero. Per questo motivo, l’ente ha messo a punto un sistema premiante affinché i coltivatori si convertissero alla pratica sostenibile. È nato così sia il progetto Oro del Parco, che prevede l’assegnazione di un marchio a chi produce all’interno dei terreni agricoli della Riserva utilizzando il metodo biologico, sia il progetto per la riscoperta del pomodoro Fiaschetto di Torre Guaceto. Siamo una grande squadra di terra e di mare.”

IL FUTURO DI TORRE GUACETO E DELLA PUGLIA

 Dall’ampliamento dell’Area Marina e della Riserva, alla realizzazione di un’area polifunzionale esterna, fino all’organizzazione del servizio di dog sitting in collaborazione con le associazioni animaliste locali; sono questi alcuni dei progetti in cantiere che renderanno Torre Guaceto sempre più accogliente e pronta a soddisfare le esigenze di un nuovo turismo, quello del futuro.

“La Puglia sta godendo di una lunga scia di benevolenza nazionale ed internazionale che l’ha resa una tra le regioni più appetibili d’Europa e del Mediterraneo. Un mix di autenticità, di prodotti turistici integrati, di beni culturali di rilievo, quasi mille chilometri di costa e un paniere enogastronomico speciale ne fanno una destinazione sempre sull’onda. Le agenzie regionali Apulia Film Commission e Pugliapromozione hanno fatto un lavoro enorme in questi anni, la Regione Puglia ha investito moltissimo in Cultura e Turismo come una priorità economico sociale. Ma la vera differenza l’hanno fatta migliaia di piccoli e grandi imprenditori che hanno saputo spesso riconvertire la propria attività puntando sulla qualità dell’offerta e dei servizi turistici. Ed è proprio su questo che adesso, post pandemia covid, occorre ridisegnare uno scenario di proposte che punti ad alzare l’asticella della qualità dei prodotti e delle reti di servizi. Tanti voli provengono dall’estero e il turismo straniero è molto esigente, attento alla sostenibilità ambientale, alla gradevolezza dell’accoglienza, al rapporto costo/qualità del servizio, che deve sempre essere congruo. Formazione, autenticità e sostenibilità, sono le tre icone del turismo del futuro.”

Foto Credits: Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Giuseppe Lanotte

 

 

 

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