I cinque vini pugliesi da non perdere per questa estate consigliati dai migliori esperti

L’estate è il periodo dell’anno in cui si ha bisogno di leggerezza e voglia di rilassarsi, davanti a un calice di buon vino, servito alla giusta temperatura, in riva al mare, a casa, o a cena con gli amici. Vini bianchi, rosati, effervescenti bollicine o rossi strutturati? Quali sono le tipologie più consumate in questi caldi giorni d’estate, lo abbiamo chiesto a cinque esperti del settore, cinque abili comunicatori che hanno fatto della propria passione una professione di successo.

Simona Geri, l’elegante influencer toscana nel mezzo del cammin della sua vita ha imboccato la strada del vino, riuscendo a comunicarlo con semplicità e schiettezza. Ama le bollicine e la sua scelta non ha tradito le aspettative, infatti, punta sullo Spumante Metodo classico Rosé Dosaggio Zero “Simona Natale” Gianfranco Fino Salento Igt. Negroamaro al 100% che definisce: “Una bottiglia meravigliosa”. Nato come gesto d’amore di Gianfranco nei confronti dell’adorata moglie, Simona, questa bollicina come prima cosa soddisfa la passione comune della coppia per gli spumanti e poi evidenzia anche in questa tipologia la maniacale dedizione verso il raggiungimento della perfezione. Gianfranco e Simona da poco hanno inaugurato la loro cantina e quindi se siete di passaggio a Manduria prenotate una visita da loro, ne rimarrete soddisfatti.

Adua Villa, chioma ammaliante rosso irlandese abbinata alla sorprendente capacità comunicativa che la rende una delle professioniste del settore più richieste. Su Instagram la conosciamo con il nome di @globetrottergourmet e sceglie per il suo assaggio di mezza estate Hype Primitivo Rosè Rosa del Golfo, la nuova punta di diamante in edizione super limitata di primitivo vinificato in rosato. La  cantina con Hype sorprende realizzando una bottiglia dal colore rosa cipria, prodotto come un rosé provenzale ma da uve Primitivo in Salento. Vendemmiato a mano, matura in solo acciaio e vetro, fresco e con qualche grado in meno rispetto al normale servizio è perfetto da bere in solitaria sotto l’ombrellone.

Chiara Giannotti è nata in una famiglia di produttori di vino con una lunga tradizione alle spalle. Laureata in lettere moderne ha lavorato per quindici anni nella cantina di famiglia, Fazi Battaglia e Fassati. Ha saputo realizzare da sola qualcosa che fosse davvero suo e dal 2015 ha creato vino.tv una web tv nata per il mondo dei social, oggi punto di riferimento per gli amanti del settore. Chiara riesce a raccontare il vino sempre con entusiasmo e con un sorriso contagioso, come etichetta consiglia: Idea Rosa di Primitivo IGP Varvaglione 1921. È un vino dal duplice aspetto: perfetto per i fini intenditori, è in grado di catturare anche il palato dei più giovani grazie alla sua moderna freschezza. Il carattere raffinato ma versatile di questo rosè non deve stupire perché nasce dall’esperienza centenaria della cantina Varvaglione 1921, che dagli anni venti produce vino di chiara matrice pugliese nel cuore della provincia di Taranto.

Giulia Sattin, tono delicato e gentilezza innata, lavora nel mondo del vino siglando collaborazioni con importanti cantine italiane, da meno di due anni incastra la sua professione perfettamente con il ruolo di mamma. La sua bottiglia da provare è: Askos rosato, un vino prodotto da uve Susumaniello coltivate nella provincia di Brindisi, zona d’elezione per la produzione di questo antico vitigno prodotto dalla cantina Masseria Li Veli. Raccolta manuale verso metà settembre, affinamento in acciaio e poi in bottiglia prima di raggiungere gli scaffali. Colore rosa tenue, cristallo e brillante e presenta al naso note eleganti, persistenti e aromatiche di fragola e mirtillo rosso. È leggero in bocca con ondate di sapore lungo dal finale sapido con un tocco di acidità.

Francesco Saverio Russo è conosciuto al popolo di Instagram con il nome di @italianwinelover con umiltà e sete di conoscenza a bordo della sua auto continua a percorrere chilometri, da nord a sud della Penisola, alla scoperta delle grandi e soprattutto delle piccole realtà enoiche del nostro Paese. La sua scelta si concentra su: Mjère Salento rosato Igp di Michele Calò, un vino ottenuto da Negroamaro per il 90% mentre per la restante parte da Malvasia Nera Leccese. Coltivate col sistema tradizionale ad alberello nella zona più tipica del Salento e precisamente nei comuni di Tuglie, Sannicola, Alezio. Nel calice si presenta rosa corallo intenso, brillante. Al naso intriga per i suoi profumi: bouquet di fiori freschi, ciliegia e frutti rossi. Al sorso regala una delicata morbidezza che ben si bilancia alla sapidità.

Le scelte dei nostri esperti si sono concentrate tutte su vini rosati provenienti dalla zona del Salento, quindi tocca segnare le etichette suggerite, rifornire le cantine e prepararsi agli assaggi.

Foto Credits: Solod_Sha

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