“Oppure”, la Masseria Moderna nel cuore di Polignano

Secondo il dizionario della lingua italiana Devoto-Oli oppure è una congiunzione disgiuntiva. Anzi è una forma rinforzata di congiunzione disgiuntiva. Non è quindi casuale che Giuseppe De Lucia abbia pensato di utilizzarla per dare il nome alla struttura che gestisce in agro di Polignano.

Vuole così esprimere la ferma volontà di distinguersi, di rappresentare una valida alternativa alle comuni consuetudini relative al mondo della ristorazione. Consuetudini che Giuseppe ha imparato a conoscere quando era ancora un ragazzo, tra alcune cucine stellate del Nord Italia, un prestigioso resort pugliese, e un importante chef come maestra. Il tutto fino alla recente decisione di avviare un’attività in proprio, e alla conseguente nascita di Oppure Masseria Moderna, la cui conduzione è interamente affidata a un personale giovane, motivato e appassionato.

Entriamo dunque nella bella struttura, che in realtà è un ristorante con bed & breakfast aperto tutto l’anno, e arricchito da un ampio spazio in giardino, pronto a trasformarsi in una piacevole zona bar o nel dehors estivo. Mentre all’interno le vetrate della sala da pranzo affacciate sullo stesso giardino regalano la sensazione di pranzare o cenare immersi nella natura. Per poi scendere nella preziosa nicchia della cantina scavata nella pietra, dove l’antico legno del tavolo centrale, e le tante bottiglie a vista invitano a una lieta convivialità. Anche grazie all’impeccabile presenza di Gabriele Bove, che accoglie gli ospiti e fornisce opportune indicazioni enologiche.

Oltre a servirci un delizioso aperitivo a base di bollicine e di prosciutto iberico, nonché dei nostrani panzerotti e polpette di pane. Subito prima di prendere in considerazione la singolare proposta gastronomica di Giuseppe, equamente divisa in quattro categorie, o in quattro elementi che dir si voglia: terra, acqua, aria e fuoco. Rispettivamente corrispondenti a tradizione, mare, creatività e cotture alla brace. Tra queste ultime abbiamo assaggiato un ottimo peperone con formaggio di capra e insalata allo zenzero; magari in alternativa alla soluzione innovativa del filetto d’asino con indivia alla brace, mango e melanzana affumicata, che tuttavia rivela un profondo attaccamento alle radici. Esattamente quello che trionfa nel settore terra, con preparazioni che vanno dalla focaccia cotta nel forno a legna, alla squisita bombetta con cipolla, crema di patate e vincotto; dalla pizza di carciofi, al salame d’asino; dalla parmigiana di melanzane, ai commoventi spaghetti con la salsa di pomodoro fatta in casa e il formaggio di capra. Si chiude con la piccola pasticceria accompagnata da un liquore digestivo, senza però dimenticare di consultare la carta dei caffè prima di alzarsi da tavola. L’interessante selezione di vini accosta etichette classiche ad altre poco note; e per chi soggiorna nelle tre rustiche ma confortevoli camere della masseria al mattino c’è una ricca prima colazione, tanto dolce quanto salata, e con una vasta scelta di frutta.

 

 

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