Valentino Russo, l’imprenditore tarantino che alleva le alghe marine per produrre concime

Lo scorso 22 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Terra a Roma si sono svolti gli Oscar Green di Coldiretti nell’ambito del primo salone della creatività Made in Italy. I vincitori di questa edizione 2022 sono giovani imprenditori, menti creative che hanno saputo coniugare la ricerca all’ambiente, la tecnologia all’agricoltura e alla sostenibilità. Tante le idee rivoluzionarie e le novità proposte dai giovani nelle campagne per garantire l’autosufficienza alimentare ed energetica al Paese di fronte alla crisi ambientale e quella economicosociale scatenata dalla guerra.

Tra i vincitori c’è anche la Puglia con le alghe del Mar Piccolo. Coldiretti, infatti, ha premiato il ricercatore e imprenditore Valentino Russo di Taranto che ha pensato di trasformare le alghe, ovvero le cosiddette lattughe di mare in concime agricolo. Un interessante progetto di conversione ecologica che ci siamo fatti raccontare.

Un’idea geniale che come tante idee geniali nasce per caso. “Ero a cena con degli amici – racconta Valentino Russo – e si parlava proprio della possibilità di produrre carta dalle alghe, idea che mi ha colpito, ma che mi ha fatto andare oltre. Mi sono messo a fare una serie di ricerche e documentandomi ho scoperto che le alghe sono degli ottimi biostimolanti”.

Ovvero? Questo significa – continua l’imprenditore – che le alghe, come molte piante marine, più di quelle terrestri hanno un corredo chimico di protezione importante e molto forte. Possiedono un vero e proprio arsenale chimico che le aiuta a sopravvivere e resistere agli stress climatici e ambientali. Da questa scoperta il passaggio successivo è stato poi capire come liberare queste molecole chimiche per poterle utilizzare “in campo”.

Il lavoro di ricerca, test, coltivazione e trasformazione è stato lungo, ma alla fine “premiato” in tutti i sensi. Ci sono voluti degli anni e come sottolinea il nostro vincitore: “il lavoro è sempre “in progress”, assistiamo sempre a nuove risposte agricole e di produzione che ci permettono di intraprendere nuove strade di ricerca e di affinamento”.

Ma vediamo nello specifico come funziona questa conversione da alga in concime e quali sono i risultati e i vantaggi soprattutto che si sono registrati.

Per contrastare lo stress climatico e ambientale, insetti, parassiti e altri fattori esterni, che le piante subiscono le alghe sono la risposta più naturale possibile. Questo comporta la riduzione, se non l’eliminazione totale, di coadiuvanti chimici e di sintesi per l’agricoltura e le stesse portano ad un miglioramento del terreno in termini di qualità e produttività.

Valentino Russo ha realizzato un impianto nel mar Piccolo, a Taranto, dove coltiva le lattughe di mare, che vengono inseminate in laboratorio, poi immesse in mare, vicino agli allevamenti di pesci e ai filari di cozze, dove assorbono l’anidride carbonica e una volta giunte a maturazione, vengono raccolte, riportate in laboratorio e trasformate in biostimolanti utilizzando un reattore chimico.

Attraverso questo complesso procedimento, l’acqua del mare è più pulita e le coltivazioni più sostenibili. Il concime che ne deriva che viene già utilizzato sul territorio ha dato i suoi risultati, registrati e promossi a pieni voti da Coldiretti.

“Dai test fatti in questi periodi abbiamo il caso di Cantina SanMarzano, che è stata mia partner agli Oscar Green Coldiretti, che utilizzando il concime da alghe nelle vigne ha aumentato la resa e aumentando i livelli di antociani negli acini, contrastando l’effetto negativo conseguenziale all’aumento delle temperature notturne in zona, che solitamente portava a un colore più spento e debole nei vini rossi”.

Dalla terra al mare, in Puglia le alghe sono al centro di questa rivoluzione green che le trasforma in “guerriere per l’ambiente” grazie alla loro capacità di assorbire l’anidride carbonica per poi essere impiegate come fertilizzanti naturali. E il progetto punta ad allargarsi: in collaborazione con Eni e Coldiretti, l’obiettivo è, infatti, quello di sviluppare una bioraffineria nel Mediterraneo per la trasformazione delle alghe in biostimolanti e, al contempo, gli scarti in bioetanolo, con assorbimento contestuale di anidride carbonica.

Una gran bella soddisfazione per Valentino Russo, per laPuglia e per la città di Taranto.

 

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