Splendido il colore di questo rosato che ha un forte legame con la natura, con la sua realtà d’incanto, ricca di significato e di tradizione. La cornice è quella della campagna che ricade tra Crispiano e Martina Franca, nel tarantino, dove la famiglia Frisino nel tempo ha attuato e ha fatto sì che si avverasse il suo sogno, nato alla vista di fulgide piante di ulivo e vigne con alle spalle due decadi di vita.
E così non posso fare a meno di incantarmi della Valle d’Itria e dei suoi prodotti, che mi vengono raccontati con quella simpatia tipica delle genti pugliesi, da Flavia e Francesco, due giovani fratelli a cui è affidato il bel destino di questa azienda variopinta. Il ricco legame che si è instaurato tra loro e la campagna deriva dalla tradizione familiare, ed è questa che li ha fatti tornare in terra natia dopo gli studi universitari ed esperienze all’estero. Dal 2018 comincia dunque l’avventura nel vino, cui segue l’acquisizione di una masseria del Seicento dove presto si potrà soggiornare.
Legàmi Rosato è parte di una linea dalle belle etichette che richiamano l’unione tra una madre e una figlia, e un’arte di vinificazione che appare fragrante e piena di grazia, diffusa in un calice di Primitivo che prende energia da un impianto che sfiora i 300 metri di altitudine, animato da suolo altamente calcareo.
Legàmi Rosato 2020 FRISINO
Primitivo 100% – € 15
Bellissima la veste rosa buccia di cipolla lucente. Il naso è ben definito e tanto raffinato, con intense note di ciliegie e granatina, pesca ed erbe fini, frutti selvatici ed anche una lieve emersione minerale. Al gusto incalza con fresca acidità e sapido sviluppo, intervallando a liete durezze e cremosa morbidezza, puri richiami fruttati. Finale armonico e appagante, che “tira” un altro sorso.
Mi sento accarezzato da questo vino, che in questo momento sulla mia tavola completa un piatto di gamberi alle erbe aromatiche.
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