Urban Farmer, un ecosistema per rendere l’agricoltura sostenibile

Dall’ambiziosa idea di rendere sostenibile il mondo dell’agricoltura nasce Urban Farmer. Il progetto lanciato da due tarantini, Andrea Guarrasi e Aren Hoxha, si rivolge agli agricoltori etici, ai consumatori consapevoli e ai proprietari di terreni incolti. Si tratta di un ecosistema che ha l’obiettivo di promuovere l’acquisto di prodotti stagionali e locali, riattivare i campi abbandonati e riutilizzare gli scarti agricoli. Ispirati dal gioco online FarmVille, che simulava la gestione di una fattoria, Andrea e Aren, amici oltre che colleghi, hanno concretizzato il desiderio di dare un’impronta positiva alla loro vita e a quella dei loro cari.

“Io e Aren da sempre volevamo fare impresa insieme, siamo complementari, io ragiono di pancia, lui molto più attento e riflessivo. Io ho avuto l’intuizione di creare un punto di incontro tra chi ha un terreno inutilizzato e chi potrebbe invece utilizzarlo, Aren voleva creare FarmVille nella vita reale. Una sera gli ho scritto dicendo che avremmo fuso le cose e che avremmo creato una piattaforma web unica, e così siamo partiti in questa avventura.”

TRE PROGETTI IN UNO

L’ecosistema di Urban Farmer comprende tre iniziative differenti che coinvolgono l’intera Puglia.

Cererly.it è la piattaforma dedicata alla mappatura dei terreni inutilizzati. Ha lo scopo di renderli nuovamente produttivi, mettendoli a disposizione di agricoltori disponibili a prendersene cura. Promuovere la prossimità e diminuire le emissioni causate dal trasporto è l’obiettivo del secondo progetto. Attraverso il sito urbanfarmer.it sarà possibile acquistare prodotti locali e di stagione, che distano al massimo 30 km dal cliente. Non solo, ma si potrà scegliere di comprare simbolicamente la pianta, seguire la crescita fino a ricevere i suoi frutti.Oltre alla consegna dell’ordine direttamente a casa, Urban Farmer offre la possibilità di vivere la ‘Farming Experience’ cioè visitare i campi, vedere il lavoro che c’è dietro, riavvicinarsi alla terra e acquistare i prodotti dal proprio coltivatore di fiducia.

 “Non ci piace far gettare nulla dei nostri farmer perciò con l’Università di Bari e il BALAB, il centro d’innovazione ed eccellenza dell’ateneo, stiamo portando avanti un terzo progetto per creare un prototipo relativo a un piccolo sistema che genera biogas e fertilizzante dagli scarti agricoli che sia piccolo ed economico (speriamo sia pronto entro la fine del 2022).”

GRANDI SODDISFAZIONI

L’impresa di Andrea e Aren è ancora nella fase embrionale. Il lancio della prima piattaforma risale allo scorso gennaio, eppure Urban Farmer raccoglie già consensi e riconoscimenti.

“A pochi mesi dalla nascita abbiamo vinto il premio social di Digithon, la più grande maratona digitale di startup italiane, siamo stati l’unica startup con più di 1100 voti, siamo accelerati dal BALAB, collaboriamo con l’Università di Bari e siamo nati sotto la stella del Cantiere delle Idee del Senatore Mario Turco, personalità molto attiva su Taranto e per Taranto.”

E GRANDI DIFFICOLTÀ

D’altra parte non mancano i ritardi e i disagi legati a una burocrazia ancora troppo lenta e poco collaborativa.

“Le difficoltà sono tante, tantissime, specie quando parti con le tue risorse. Francamente il nome startup non mi piace, c’è dietro un sistema farraginoso e che spesso non premia l’idea. A Taranto serve un centro per chi vuole fare innovazione. Ci vogliono servizi, assistenza legale e commerciale per partire e partecipare ai bandi. Tutto questo deve essere gratis, altrimenti non ci meravigliamo del perché il 98%delle startup muore dopo il primo anno.”

UN FUTURO SOSTENIBILE

Animati da grande tenacia e determinazione, Andrea e Aran aggiungono ogni giorno un nuovo tassello a un progetto destinato a portare benefici agli agricoltori, ai consumatori e all’ambiente.

 “Dopo la partenza della piattaforma della vendita dei prodotti, vorremmo avere una ‘nostra casa’ e dotarci di una piccola flotta elettrica per le consegne, speriamo qualcuno legga e ci aiuti…”

 

 

 

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