Considerato un elisir naturale di bellezza fin dai tempi di Cleopatra, il latte d’asina rappresenta una valida alternativa a quello vaccino, specie per chi soffre di intolleranza e allergia alle sue proprietà. A loro è rivolta l’attenzione dell’Azienda Agricola Lamacarvotta, che ha l’obiettivo di offrire una varietà di prodotti, sempre più ampia, a base di questo prezioso alimento. L’allevamento della razza autoctona di Martina Franca e la produzione di grani antichi sono tra le principali attività dell’azienda con sede a Laterza, città della provincia di Taranto, nata sull’orlo della seconda gravina più grande d’Europa. Ideatori del progetto sono Anna Lisa Forte e Angelo Capurso, titolari della società e coppia nella vita. Insieme condividono la passione per i cavalli, che li ha uniti nell’amore e nel lavoro.
“Ci siamo conosciuti partecipando alle fiere equine e poi ci siamo sposati. Lei è venuta a vivere nella mia masseria, abbiamo creato l’azienda e potenziato la produzione del latte di asina”.
LA STORIA E L’EREDITÀ DI PAPÀ LORENZO
Nato e cresciuto nella masseria di famiglia, Angelo eredita l’attività a cui suo padre non ha mai rinunciato, l’allevamento di asini. Anche quando i trattori sostituiscono i muli nel lavoro dei campi e la loro presenza in agricoltura non è più necessaria, papà Lorenzo va avanti ad allevarli per soddisfare un nuovo tipo di richiesta, quella del consumo di carne.
“Laterza, Santeramo, Altamura sono dei paesi in cui la carne equina è molto apprezzata. Se mio padre non avesse continuato ad allevare gli asini per questa ragione il numero di capi oggi sarebbe stato molto, ma molto, inferiore. La presenza di questa e molte altre varietà di animali nel tempo è stata garantita proprio dal consumo di carne da parte dell’uomo”.
Con il passare degli anni l’attenzione da parte del mondo della ricerca e delle università si concentra sulle proprietà e sui benefici del latte d’asina, molto simili a quello materno. Spinto da questo crescente interesse, Angelo inizia a mungere i suoi animali, cambiando ancora una volta l’obiettivo dell’allevamento.
PRODUZIONE ALIMENTARE E COSMETICA
Con l’arrivo di Anna Lisa e la nascita, nel 2010, dell’azienda agricola l’offerta si moltiplica. Il marchio La Valle degli Asini raccoglie tutte le attività e i processi legati alla produzione di latte, a cui si affianca la coltivazione di grani antichi, soprattutto la varietà Senatore Cappelli e, tra quelli teneri, la Bianchetta e la Maiorca. Oggi l’azienda copre tutte le fasi della filiera che consentono di ottenere pasta, farine e prodotti da forno, a cui presto si aggiungeranno yogurt, mousse e gelati a base di latte d’asina.
“Un potenziale molto alto è rappresentato dalla produzione di cosmetici, settore seguito da Anna Lisa. Lei si è concentrata su questo aspetto, sulla saponificazione e sulla creazione degli oli essenziali. I prodotti sono completamente naturali, hanno una percentuale di latte molto alta e a breve saranno anche certificati bio, perché siamo nella fase di conversione biologica”.
L’UNICO IMPIANTO IN ITALIA A CIRCUITO CHIUSO
In fase di riconoscimento del bollo CEE è anche l’impianto di mungitura e imbottigliamento. L’unico in Italia a non avere alcun tipo di contaminazione dall’esterno e a essere utilizzato esclusivamente per il latte d’asina. Tutte le fasi di lavorazione avvengono in maniera meccanica e continuativa: mungitura, refrigerazione a 4 gradi, pastorizzazione a 72 gradi in 15 secondi, imbottigliamento che comprende etichettatura, sciacquo, riempimento, inserimento del tappo e ritorno nella posizione iniziale.
“Questo alimento è bevuto soprattutto da bambini intolleranti e allergici, che quindi non possono entrare in contatto con altre tipologie di latte. Ecco perché puntiamo su un impianto specifico per quello d’asina, ma non essendoci un altro sistema a uso esclusivo in Italia, chiedere la certificazione è come proporre di andare sulla luna, perché le ASL non sanno come comportarsi e la normativa che regolamenta questo tipo di produzione è molto carente”.
LA FATTORIA DIDATTICA, LA PET THERAPY, IL TREKKING E IL CINEMA
Tante sono le esperienze e gli eventi collaterali che vedono gli asini protagonisti, a partire dai laboratori della fattoria didattica rivolti alle scolaresche, durante i quali si realizza il sapone e i biscotti al latte, si assiste al processo di mungitura e imbottigliamento, si crea l’orto e l’impianto di irrigazione. Nel trekking someggiato l’asino accompagna il gruppo durante le escursioni, spesso organizzate nella Gravina di Laterza, trasportando viveri, sacchi a pelo e quanto necessario per l’esplorazione.
“Collaboriamo con associazioni che operano nel sociale e propongono la pet therapy a bambini e adulti con problemi relazionali e ritardi. Vedere questi ragazzi che vengono a trovarci e che poi non vogliono più lasciare gli asinelli per noi è una grande emozione. Non è un’attività che pubblicizziamo, ma lo facciamo solo per dare benefici, anche se momentanei, a queste persone”.
Una menzione particolare va poi ai sessanta asini selezionati come attori protagonisti del film Pinocchio di Matteo Garrone. Proprio nei giorni in cui sono state girate le scene del Paese dei Balocchi è nata un’asinella chiamata Pinocchia in onore del film.
GLI OBIETTIVI E LE SODDISFAZIONI
Continuare a potenziare la produzione, accorciare la filiera a Km0 e offrire un paniere di prodotti a base di latte d’asina sempre più ampio sono gli obiettivi a cui Angelo e Anna Lisa lavorano instancabilmente.
“Riceviamo le telefonate di molte mamme disperate perché provano vari tipi di latte senza avere il giusto riscontro sul bambino. Vedere poi quelle stesse mamme contente, che ci ringraziano perché il nostro prodotto non ha creato nessun disturbo è per noi una grande soddisfazione”.