Spaccio Mortadella Jazz: la tradizione incontra il gourmet e lo champagne

Si sa: le mode, i gusti, i rapporti umani si evolvono. E così anche i luoghi.

A Conversano, piccola cittadina in provincia di Bari, la salumeria Il Pizzicagnolo di Minguccio Laruccia è stata un’istituzione per decenni, affacciandosi su uno scorcio bellissimo del centro storico, proprio sulla piazza del Comune.

Oggi ha riaperto i battenti per fare spazio ad un nuovo concept, senza tralasciare i classici della tradizione. Facciamo però un passo indietro.

 

Cinzia Siciliani era una bambina quando andava insieme al suo papà a prendere il panino con la mortadella da Il Pizzicagnolo, e quei profumi, insieme alla fragranza del pane e alla dolcezza del signor Minguccio, le sono rimasti impressi per anni.

Da grande è diventata una donna di numeri, lavorando per più di dieci anni in uno studio di consulenza fiscale, ma con una passione per il fine dining e lo champagne.

Nel 2013, un po’ per gioco, lavora alla mescita dei vini presso il giardino dello stellato Pashà di Antonello Magistà, che d’estate si trasforma in Champagnerie e raffinato cocktail bar. Inizia così quella che sarà un’amicizia di lunga durata.

Ancora un’altra tappa: qualche anno dopo, durante un viaggio a Parigi, passeggiando nel quartiere Marais (quello dei mercati alimentari più vecchi della città), si innamora delle graziose botteghe con degustazione e inizia a collegare questa passione ai suoi ricordi.

Tornata a casa, decide di rilevare i locali de Il Pizzicagnolo e iniziare a lavorare per dare forma al suo sogno.

 

Nasce così Spaccio Mortadella Jazz, una bottega gourmet con degustazione, dove è possibile accomodarsi sia all’interno (deliziosa la finestrella alla francese con due sgabelli che si affaccia sul dehor esterno che ospita circa 20 coperti), sia in una delle Segrete, tre stanze separate tra loro che conservano i pavimenti originali e si compongono di arredi essenziali ma ricercati.

 

L’offerta food ricalca al 100% i must della tradizione: a partire dal panino col misto (condito come da tradizione con i ritagli dei salumi), continuando poi con il maritozzo salato con vitello tonnato, il crostone di mortadella artigianale di Prato IGP con crema di aglio nero dolce e la ciabatta condita con mantecatura di baccalà, pomodoro secco e cappero.

Immancabile la merenda del muratore: il panino con provolone e mortadella bio del salumificio Pedrazzoli, perfettamente abbinabile ad un Cuvée 36 di Casa Caterina o al Grand Rosé di Encry.

 

E sì, perché l’influenza francese e lo spirito gourmet di Cinzia sono stati incantevolmente integrati nel progetto: la carta vini, ideata insieme ad Antonello Magistà, è composta per più del 50% da champagne, che si possono degustare anche al calice. Il tagliere di salumi e formaggi è servito sui classici fogli di carta pane, mentre i piatti del servizio sono delle raffinatissime porcellane di Limoges.

 

Spaccio è un luogo informale, un porto di mare, dove il racconto dei vini e delle eccellenze gastronomiche viene fatto nell’ottica di accogliere qualsiasi tipo di cliente, a partire dai fruitori mattutini (perlopiù vecchietti ben accontentati con i prodotti classici, il pane fresco e anche un caffè preparato con la tradizionale moka), fino a quelli serali (che includono sia giovanissimi entusiasti di immortalare sui social le fantasiose etichette dei tanti vini biodinamici naturali in carta, che intenditori di vino ben contenti di unire il sacro di un grande champagne con il profano dei panini).

Il team è giovane e appassionato e, ça va sans dire, Cinzia si emoziona raccontando la sua felicità nel vedere realizzato ciò per cui ha lasciato il tanto ambito “posto fisso”.

 

 

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