Con quasi due secoli di storia è il liquore più antico del Sud ancora in commercio. Nato a Taranto ad opera di Giuseppe Borsci nel 1840. In quel tempo, nel piccolo comune pugliese di S. Marzano di San Giuseppe, il liquorista Borsci perfezionava l’antica ricetta ereditata dai suoi avi di origine caucasica, dando vita a questo delizioso amaro.
L’etichetta che mise in commercio riportava la sua firma insieme all’aquila imperiale in memoria del periodo trascorso dalla famiglia Borsci in Albania, questo il suo marchio di fabbrica che contraddistinguono Elisir Borsci nella sua forma e che è rimasta invariata.
L’Elisir Borsci S.Marzano è sempre stato il liquore versatile, che tutti conoscono per il suo potere: trasformare ciò che è buono in ciò che è speciale, come dichiarava il suo inventore. Buono sul gelato o da usare nei e sui dolci, nel caffè, ideale per i cocktail, ottimo liscio da usare in modo eclettico a fine pasto con fantasia.
In questo suo centottantesimo anniversario occorso lo scorso anno (2020), la ricetta storica dell’Elisir Borsci S. Marzano, rimasta segreta per anni, viene riproposta con una edizione riserva molto speciale. Come ci racconta Nuccio Caffo amministratore delegato di Gruppo Caffo 1915, che ha rilevato nel 2013 il marchio dopo un lungo periodo di travagliate vicissitudini e una lunga crisi con la finalità di salvaguardare la storicità del marchio: “Abbiamo deciso di festeggiare questo importante anniversario con una edizione riserva che racchiude in sé un viaggio di sapori lungo centottanta anni. In questa veste storica Elisir Borsci esprime tutto il fascino delle sue origini”.
Come sempre si usano materie prime, erbe e spezie, selezionate e lavorate con premura dalle mani di artigiani sapienti ed esperti e con la sua base alcolica ad alta gradazione (45 gradi) si presenta come un liquore importante da meditazione, ottimo da fine pasto, da degustare a piccoli sorsi e, volendo, da accompagnare con cioccolato fondente per esaltare il rhum agricolo ingrediente principale della ricetta originale.
Tanto è vero che Borsci S.Marzano nasce come ‘Rhum di S. Marzano’ avendo come base vero rhum. Per adeguarsi alle mutate indicazioni normative diviene prima ‘Elisir di Rhum’ e successivamente, semplicemente ‘Elisir S.Marzano’.
Il rhum usato per la ricetta è rhum agricolo, ovvero ricavato esclusivamente dalla fermentazione del puro succo di canna da zucchero, anziché ottenuto dalla melassa, e quindi è un distillato più nobile dal gusto più morbido, fruttato e aromatico. Il rhum usato per Elisir Borsci riserva è invecchiato per almeno otto anni in fusti di rovere e questo gli conferisce al palato con un gusto pieno e aromatico riportandolo indietro nel tempo, alle sensazioni originali. E sempre in tema di rhum Caffo ci dice: “Senza rischio di smentita, si può affermare che Borsci, ben centottanta anni fa, ha inventato il primo ‘Spiced Rhum italiano”.
Di pregio anche il pack, distintivo e simbolico di questi 180 anni, con le scritte appositamente disegnate con caratteri calligrafici e la stampa a caldo che rende tutto ricercato e anche un po’ esotico. Bottiglia che nella sua veste vuole stupire gli specialisti, gli intenditori e gli amanti del liquore tarantino presentandosi con una bottiglia ispirata all’originale (di cui si conservano diversi esemplari all’interno del museo della Distilleria fondato dalla famiglia Caffo). Il vetro spesso, irregolare e vissuto della bottiglia è una citazione all’edizione storica, mentre l’etichetta è un capolavoro di grafica realizzato da Manolito Cortese, graphic designer che ha curato ogni aspetto iconografico. La coppia di sfingi che ritroviamo è un richiamo all’Oriente, ed è tratta dall’etichetta originale e sostituisce l’attuale aquila bicipite.
E conclude la nostra chiacchierata con una dedica sentita Nuccio Caffo: “La versione riserva di Elisir Borsci S.Marzano è certamente un riconoscimento e un omaggio alla sua lunga storia e a Giuseppe Borsci, il suo inventore, anche se ci teniamo a dedicarla in special modo al compianto Egidio Borsci. Una persona che ha dedicato tutta la sua vita alla produzione di Elisir Borsci S.Marzano. Egidio Borsci come un vero capitano, ha affrontato gli anni più difficili e le traversie con grande abnegazione e la volontà di dirigere l’azienda ad un porto sicuro, rappresentato da Gruppo Caffo 1915. Con la nostra collaborazione e la sua esperienza Elisir Borsci S.Marzano ha potuto vivere una rinascita che oggi fiorisce con questa splendida edizione”.